chi crede nei santi, crede anche nella favola che ci siano esseri umani del tutto positivi, privi di ombre.
storia lunga, che nasce da Babbo Natale.
. . .
se esistono i santi, allora ci sono esseri umani eroicamente buoni, pochissimi, e da venerare.
e gli altri, la massa, no.
perche’ essere buoni e’ eccezionale.
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sono i santi che autorizzano la massa a non preoccuparsi di esserlo nella propria vita.
di buono, per la gente comune, basta quel poco di superstizione che serve per venerare i santi, in attesa del miracolo.
I santi, per quello che mi è stato insegnato al catechismo, sono solo degli esempi di vita da cui prendere ispirazione per la propria vita. Ma la maggior parte delle persone religiose fa dei santi degli idoli di massa e quindi si aspetta solo miracoli e grazie esaudite, non capendo invece il messaggio della loro esistenza. La massa non è che proietta sul santo la propria bontà non realizzata ma proietta solo desideri non realizzati e i santi sono un pò come quei padroni del marketing che tramite la realizzazione dei bisogni, indotti, fanno schivi dovunque.
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il mio catechismo e’ cosi’ lontano nel tempo che non me lo ricordo piu’ molto bene – anche perche’ non l’ho rinfrescato molto da sessant’anni in qua… 🙂
confusamente mi pare che si parlasse dei santi come di mediatori fra l’uomo e dio.
i mediatori bisogna andare a cercarseli, comunque…
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