Firenze, Milano: stili di vita – 29.

d’accordo, sei morta malamente, ma perche’ io dovrei interessarmi al tuo stile di vita?

sei andata di notte in un locale ambiguo, gia’ chiuso per spaccio di droga.

hai trovato un clandestino: un pusher, si dice, con l’aria di dire la cosa piu’ naturale del mondo.

clandestino e spacciatore, il massimo: libero tra di noi come uccel di bosco, come in effetti e’ naturale in Italia.

te lo sei portato a casa alle 4 di mattina; ma a te andava bene, sono affari tuoi, se avevi voglia di farti una scopata con lui, magari dopo esserti fatta di qualcosa, oppure esserti soltanto sbronzata.

poi gli hai detto di andarsene perche’ doveva venire il tuo fidanzato.

era un scusa come un’altra e sono volati spintoni e pugni.

probabilmente era fatto anche lui…

cranio fratturato e poi strangolata: situazione uscita fuori controllo.

furto del cellulare, comunque (bisogna essere proprio idioti).

ok: straniera tu (americana), straniero lui (senegalese).

straniero un poco anche io.

stili di vita: ognuno ha i suoi.

parliamo d’altro, adesso? oppure ne vogliamo fare un caso?

femminicidio? immigrati assassini? c’e’ qualcos’altro in repertorio? forse l’islam anche questa volta?

ma no, certo: un blogger maschilista…

. . .

di questa notizia dobbiamo occuparci invece molto meno.

eppure riguarda stili di vita pericolosi anche loro, ma di ambienti ben diversi.

Milano, mica Firenze.

una parrocchia, mica un bar equivoco.

un ragazzino di 15 anni, mica una bella donna.

un prete salesiano e un educatore di un centro giovanile parrocchiale, mica un clandestino.

un rapporto sessuale che non era consenziente, anzi due.

prima l’educatore, andato a casa del ragazzo malato.

poi il prete, al quale il ragazzo si era confessato, e ci ha provato anche lui.

due colpevoli? no, tre, se le denunce saranno confermate.

il terzo e’ il superiore di entrambi, che ha saputo la cosa, ancora mesi fa, li ha messi alle strette, ha avuto le loro ammissioni e li ha sospesi dall’incarico.

ma non ha fatto nessuna denuncia, a quanto e’ dato di sapere…

che storia noiosa, questa…


9 risposte a "Firenze, Milano: stili di vita – 29."

    1. grazie del like.

      ti informo che purtroppo ho appena letto un articolo sul Fatto che definisce questo ammazzamento un caso inequivoco di femminicidio (l’autore, oltretutto, e’ maschio).

      penso che introdurro’ una pagina nel mio blog dove riprendere la bella abitudine sessantottina dei Quaderni Piacentini: una rubrica degli articoli, dei libri, dei post DA NON LEGGERE.

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      1. Tocchi un argomento che dovrebbe essere controverso, invece gode di un indignato consenso globale affiorato nei media sulla scia di una “ricerca” Onu. L’Italia era citata fra i cattivi in quanto a cattivo trattamento delle donne, dalla (tutto nello stesso calderone) subalternità nel lavoro alle violenze domestiche e alle molestie.
        Se isoli un argomento lo illumini e quello che sta a fianco entra nel cono d’ombra.
        Non so come la pensi, perchè sei sempre capace di sorprendere, ma io trovo che il problema sia la violenza nei rapporti interpersonali, indipendentemente dall’esser maschio o femmina, se mai c’è un modo diverso di gestire la violenza, e non è necessario soffermarsi a spiegare.
        Per il bisogno che ho di bilanciare quello che mi sembra troppo enfatizzato, mi sono minimamente interessata alla violenza che subiscono gli uomini e proprio nella famiglia che sarebbe, secondo i giornali, il ring dove il bruto spadroneggia.
        Non è un granchè l’articolo di cui metto il link, per questo l’ho pubblicato in un blog a latocui dò poca importanza, ma è tanto per dire che, se crei un neologismo, femminicidio, poi lo devi usare tralasciando tante altre forme di violenza verso creature meno … interessanti come gli anziani o le persone con disagio mentale, i senzatetto ecc. Degli uomoni poi… figuriamoci. I media creano una realtà “menù del giorno”, e quello il pubblico mastica e trangugia.
        http://mcc43.overblog.com/-l-uomo-picchiato-%C3%A8-tab%C3%B9-parlarne

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        1. mi sono preso del tempo, ma credo deludero’ la tua aspettativa di qualche idea strana.

          sono d’accordo con te che il punto principale in Italia sia la violenza nei rapporti interpersonali, che riguarda ogni tipo di rapporto sociale, dai piu’ elementari e semplicemente interpersonali, a quelli sociali anche piu’ modesti (le famose riunioni di condominio fantozziane), fino alla relazione fra il cittadino e lo stato, la violenza addirittura omicida dei comportamenti della polizia, l’uso della stampa come gogna, ecc. ecc.

          nessun dubbio che vivere in Italia e’ particolarmente penoso, oltre che molto lontano dagli standard civili del resto d’Europa: e’ sempre una sorpresa trasferirsi in un qualunque altro paese europeo avanzato e scoprire ogni volta come la cortesia rivesta le relazioni sociali (senza nascondere diseguaglianze e ingiustizie neppure li’, ma gestendole in modi molto meno stressanti); pr non dire dell’autentico rispetto per le scelte di vita originali, in Italia sempre messe alla gogna dal conformismo cattolico di massa.

          pero’, detto questo, il cattivo trattamento delle donne e’ effettivamente un tratto distintivo della nostra vita sociale, magari accompagnato ad una idealizzazione forzata e ipocrita della figura femminile; come dei paesi islamici dice la propaganda, e cioe’ che per loro solo la donna velata merita rispetto, cosi’ effettivamente in Italia solo la donna sottomessa all’uomo completamente e’ veramente rispettata, entro certi limiti.

          non credo che il cosiddetto femminicidio abbia poi molto a che fare con questa situazione; ha secondo me cause piu’ complesse, anche se poi una qualche relazione c’e’, ovviamente, ma alquanto indiretta.

          molto piu’ diretta e’ la fragilita’ psicologica che affligge chi viene tormentato da questi rapporti sociali violenti in ogni ambito e tende a rivalersi su chi appare piu’ debole.

          avviene anche con le donne, ma mi pare il meccanismo psicologico fondamentale che spiega la catena di reazioni violente che avviene in ogni campo: chi e’ vessato si sfoga su chi puo’ vessare a sua volta – anziche’ opporsi alla vessazione primaria, occorre aggiungere.

          credo che sia il residuo non diro’ del fascismo storico, ma di quel fascismo profondo della nostra cultura che spiega anche il fascismo storico, che lo ha preparato e che gli e’ sopravvissuto.

          – quanto al tuo secondo blog, che sorpresona! mi sembra straordinariamente ben fatto e mi fa anche un poco vergognare del mio, cosi’ ruspante e un poco buzzurro…

          comunque dammi tempo per leggerlo, e non oggi, che vorrei dedicare fra poco a una bella passeggiata montana.

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          1. Spero che la passeggiata sia andata bene..
            Grazie dei complimenti a Intemperie, il blog in … tuta da ginnastica, dove butto alla veloce talvolta dei malumori o delle curiosità.
            Concordo pienamente sulla diffusa violenza immateriale, ma talvolta letale in quanto può spingere addirittura delle persone a rinunciare alla vita.

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            1. purtroppo mi accorgo che 4 ore di camminata con salite non eccessive stanno diventando una piccola prova, ma forse e’ soltanto mancanza di allenamento.

              la giornata era comunque stupenda e riuscire a vedere in direzioni opposte due piccoli frammenti di Lago d’Idro e Lago di Garda, pur senza avere scalato chissa’ quali vette, e’ stata una buona ricompensa.

              il tuo blog dici che lo scrivi alla veloce? come faccio io qui, per dire…? 🙂

              mi sento un po’ ingannato (piacevolmente, s’intende).

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              1. direi di sì: senza allenamento 4 ore di cammino producono un bel pò di acido lattico nelle gambe.
                Intemperie, sì, scritto alla veloce, ma nel mio caso veloce equivale a sfiorare i problemi in superficie. Non sono mica Bortocal io! 🙂

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                1. in tutta sincerita’ a me sembrano piu’ superficiali, o almeno meno approfonditi, i miei post scritti alla veloce, rispetto ai tuoi!

                  effetti prospettici?

                  effettivamente doveva trattarsi di acido lattico (al quale non ero molto abituato), perche’ poi in un paio d’ore tutti gli indolenzimenti diffusi legati alla passeggiata sono scomparsi… 🙂

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