elezioni comunali, citta` metropolitane e referendum: a futura memoria – 269

da una mail mia di oggi, ore 17:49:

“in questo momento sono molto piu` curioso di vedere come finiscono le amministrative che del referendum.

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se le cose andassero particolarmente bene (cioe` male per Renzi), al referendum si potrebbe anche non arrivare.

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sogno ad occhi aperti, lo so.

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ma non e` forse crollato di colpo in questi giorni un argine dell’Arno, nel comune renzista di Firenze?

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non era una bella metafora, se non proprio un bell’auspicio?

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ma la campagna politica da fare in queste settimane era questa:

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se vuoi far fallire la deforma-Costituzione, comincia col votare no contro i candidati renzini nel tuo comune…

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tra l’altro era un modo molto efficace per capitalizzare per il referendum i risultati certamente mediocri di Renzi qui.

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siccome non posso credere che gli strateghi anti-Renzi siano cosi` stupidi,

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sono sempre piu` convinto che siano complici”.

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ma poi, quanti sanno che a Torino, Milano, Bologna, Roma, Napoli, votando il sindaco del comune capoluogo si vota automaticamente anche il sindaco delle citta` metropolitane omonime?

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si chiamano citta` metropolitane, ma in sostanza sono le vecchie province delle 10 citta` italiane prescelte per l’esperimento di una gestione dall’alto.

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nelle province il presidente era eletto da tutti gli abitanti delle province.

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nelle citta` metropolitane, invece, lo scelgono soltanto gli abitanti del capoluogo!

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e gli altri non contano.

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molto democratico, vero?

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e` la democrazia secondo Renzi.

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del resto neppure il consiglio metropolitano viene eletto dai cittadini.

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lo nominano i sindaci.

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tutto questo non e` semplicemente meraviglioso?

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un Partito che si definisce Democratico, ma si libera della democrazia come di un fardello inutile.

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per la verita` non e` poi cosi` meraviglioso che i cittadini non contino piu` nulla nella scelta degli amministratori.

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infatti i comuni di Milano, Torino e Roma hanno messo nei loro statuti, visto che potevano farlo, che sindaco metropolitano e consigli devono comunque essere eletti dai cittadini, cioe` da tutti i cittadini che fanno parte della citta` metropolitana, non solo da quelli del capoluogo.

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la cosa al governo e` piaciuta cosi` poco che non ha fatto la legge elettorale necessaria per permettere ai cittadini comunque di scegliere

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e cosi` ha bloccato le elezioni democratiche previste dagli statuti dei comuni capoluogo.

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il governo non vuole che i cittadini votino ne` nelle citta` metropolitane ne` nelle province.

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che vengono ribattezzate enti territoriali vasti e tolte dalla costituzione perche` i loro dirigenti possano essere nominati dai sindaci.

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cosi` come il Senato sara` nominato dalle Regioni.

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capisco chi si astiene da queste buffonate.

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ma forse votare in ogni occasione NO al renzismo e` meglio.