il senso morale di Blu, femmina alfa – 319

Blu e` la gatta dei vicini che mi ha adottato, come gia` sapete, o miei sparuti ma tosti lettori e soprattutto lettrici abituali.

ora che loro sono in vacanza ha trasferito a casa mia anche i suoi quattro micetti di un mese.

questo mi ha permesso qualche osservazione sul senso morale dei gatti, anzi delle gatte.

spieghero` dopo meglio il perche` della distinzione.

. . .

Blu e` una femmina alfa, chiaramente.

chissa` perche` siamo abituati a pensare che solo i maschi possano essere alfa.

la voce maschio alfa (etologia) su wikipedia italiano, di livello assolutamente penoso, da` la definizione diffusa nel linguaggio corrente.

eccola, un po’ rimaneggiata da me, per migliorarla almeno linguisticamente.

Negli animali sociali, alfa designa l’individuo che in una comunità occupa il rango sociale più alto: generalmente è colui che ha accesso prioritario e a volte esclusivo all’accoppiamento con femmine fertili e recettive.

In italiano ci si riferisce ad essi anteponendo spesso il sesso dell’individuo stesso: maschio alfa, femmina alfa.

In tal modo li si distingue all’interno di un gruppo da esemplari che invece ricoprono un ruolo gregario:

infatti in molte specie gli animali appartenenti allo stesso gruppo esibiscono compiacenza e atteggiamenti di sottomissione e rispetto rispetto agli individui alfa.

(non ho potuto togliere la incoerenza radicale della definizione che e` usabile soltanto per individui alfa di sesso maschile, mentre si dice subito dopo che anche le femmine possono essere alfa).

. . .

qui devo divagare un attimo, perche` esistono anche i link alfa, nella realta` virtuale.

e sono quelli ai quali google conferisce una posizione di preminenza.

in questo caso il primo link offerto a chi cerca maschio alfa in italiano e` questo, altrettanto ridicolo:

Innanzitutto voglio rassicurarti sul fatto che tutti possono diventare maschio alfa, basta che conoscano i propri limiti e cambino i propri comportamenti, improntandoli a un rapporto con le donne schietto, sincero, ma comunque forte, da una posizione di forza.

diventare-maschio-alfa

. . .

questa frase e questa immagine meriterebbero un post a parte.

mi accontento – lo so che sembrero bizzarro, per usare un eufemismo – di citare Toto`, che in questa celebre battuta parla pur sempre, in fondo, di maschi alfa:

Signori si nasce, e io modestamente lo nacqui.

anzi, la battuta spiega, meglio di un trattato filosofico, come mai nella specie umana esistono da sempre dei leader di gruppo, a cui si consente di accumulare ricchezza in maniera sproporzionata.

fino alla moderna degenerazione degli iper-plutocrati,

dove la concentrazione della ricchezza possibile diventa mostruosa, grazie al progresso scientifico.

e l’altra celebre battuta di Toto` non dice la stessa cosa?

Siamo uomini o caporali?

dove i caporali sono gli uomini alfa…

. . .

insomma, come animali, l’esistenza negli esseri umani di maschi, ma anche di femmine alfa, ci spiega l’ineliminabile ineguaglianza sociale.

e permette di comprendere come soltanto altri alfa trovino la diseguaglianza inaccettabile per principio.

mentre per i gregari diventa inaccettabile soltanto quando mette concretamente a rischio la loro esistenza…

. . .

ora, per tornare al tema e per quanto riguarda Blu, lei e` indiscutibilmente alfa.

anche se i gatti non sono poi animali molto sociali.

e non ha neppure letto il libro “Come diventare femmina alfa in 10 step”, di Claudia Nahum, in arte Baby K, nata a Singapore nel 1983 e diventata famosa nel settore dell’hip hop.

la definisco femmina alfa perche` e` di una arroganza indescrivibile (Blu, non Baby K):

una perfetta capitalista delle crocchette per gatti,

che accumulerebbe soltanto per se`

e dalle quali esclude rabbiosamente qualunque altro co-specifico,

ringhiando come quasi soltanto un cane saprebbe fare.

. . .

non le serve altro: non deve quasi mai usare zampate.

il ringhio basta a tenere lontani i gregari:

e` in fondo il suo modo di esercitare un controllo sui media in uso nel mondo felino.

tanto e` vero che, se voglio che non muoia di fame Red, il lunatico maschio d’angora dal pelo rosso, che ad ogni giusta stagione si accoppia occasionalmente con lei, devo di forza prenderla per la collottola e chiuderla altrove, per consentirgli di sgranocchiare qualcosa.

in questo mi comporto come un sindacalista per felini dell’Ottocento, in effetti.

ma se lei appena riesce a liberarsi, gli si avventa contro e lo caccia furiosamente, per buttarsi sul cibo con una avidita` inesauribile, che e` davvero alfa…

. . .

chiudo, dopo avere divagato anche troppo.

questo atteggiamento della mia gatta alfa cessa pero` in maniera quasi magica di fronte ai suoi quattro gattini.

basta che uno di loro si avvicini alla ciotola che una specie di paralisi le cala addosso come un’ombra.

impossibilitata a mangiare, Blu si ritrae lasciando spazio ai figli.

tanto e` vero che adesso, se non voglio che muoia di fame lei, devo fare l’operazione contraria

e darle il cibo in un luogo dove loro non possano arrivare.

. . .

dunque, esiste un senso morale dei gatti, anzi delle gatte.

e ci permette di capire le radici biologiche della moralita`.

senza buttarla troppo sul difficile, l’unica legge morale naturale qui e` quella del mantenimento della specie.

e senza questa legge morale naturale inconsapevole, del resto, le specie non riuscirebbero a mantenersi.

. . .

pero`, attenzione: questa legge morale nei gatti e` soltanto femminile.

perche` i maschi dei gatti, come e` noto, uccidono i piccoli neonati appena possono.

non credo che lo facciano consapevolmente, ma in qualche oscuro modo sanno che, se ci riescono, la femmina ridiventa fertile e torna in calore;

se invece allatta non e` disponbile all’accoppiamento.

. . .

ma tutti i maschi dei gatti si comportano cosi`, cioe` uccidono i neonati?

io credo di no: credo che questo comportamento sia soltanto dei felini che sono maschi alfa.

del resto solo loro si accoppiano

e quindi solo loro hanno ragione di uccidere i neonati, per potere continuare ad accoppiarsi…

nel sesso cercano il loro piacere, infatti, non la riproduzione.

. . .

attenzione ai maschi alfa, dunque: sono maschi assassini.

nella coppia eros e thanatos, desiderio e morte, che guida la vita, loro sono il lato mortale,

la gioia selvaggia e acre della distruzione.

. . .

e qui chiudo la mia parabola, perche` chi ha orecchie per intendere, intende.


2 risposte a "il senso morale di Blu, femmina alfa – 319"

    1. dici che ammazzano i gattini neonati per gelosia della madre?

      non so se ho capito bene…

      potrebbe essere che questo istinto assassino a loro si presenti come gelosia, in effetti.

      quanto a gelosia tra maschi adulti, tra i gatti non mi risulta: li ho visti anche fare sesso di gruppo in fila per una femmina sola…

      "Mi piace"

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