nazislamisti: i conti che non tornano della guerra al terrore – 375

non possiamo continuare a pensare che l’Occidente nella sua dichiarata guerra al terrore stia facendo semplicemente una sequela di errori idioti.

quando si legge che uno degli assassini di padre Hamel era in liberta` vigilata per quattro ore al giorno, col braccialetto elettronico, come si puo` pensare che semplicemente viviamo in una societa` di dementi?

io non ci casco piu`.

. . .

i fatti mi stanno convincendo che il terrore dei pazzi e dei fanatici e` utilizzato da strateghi sapienti che sanno come gestire l’opinione pubblica di quelle bestie manipolabili mentalmente che sono gli uomini comuni…

una decina d’anni fa scrivevo nel mio blog che nel 2001 era cominciata la quarta guerra mondiale: quella contro il nazismo islamista.

(la terza guerra mondiale, non riconosciuta, fu la guerra fredda durata quarant’anni, dal 1947 al 1989, giocata anche come guerra aperta su tre fronti principali: Corea, Vietnam e Afghanistan, e su infiniti fronti minori, a cominciare dalla Palestina, guerreggiata oppure no, altrimenti affidata alla CIA e al KGB).

sembrava un’idea bizzarra, ma oggi e` un ‘idea comune.

siamo in guerra, lo ripetono tutti oggi.

e soprattutto quelli che hanno costruito questa nuova guerra mondiale, sul nostro versante,

a partire dalla invasione dell’Afghanistan nell’ottobre 2001,

(che non e` ancora finita)

e poi con la seconda guerra del golfo contro l’Iraq del 2003,

(che non e` ancora finita)

con la guerra di Libia del 2011,

(che non e` ancora finita)

e l’appoggio militare alla rivolta contro Assad in Siria

(che continua tuttora, e si e` trasformato in guerra al Califfato,

che era stato inventato per combattere Assad).

. . .

ripetono che siamo in guerra, ma inspiegabilmente non ne traggono la minima conseguenza.

sembrano le democrazie occidentali di fronte a Hitler nel 1938:

eppure Hitler in quel momento era molto meno pericoloso concretamente.

pensate alle espulsioni dei sospetti terroristi.

avete mai visto in una qualunque guerra della storia che l’esercito cattura dei soldati del nemico e li rimette in liberta` prima che la guerra sia finita, perche` possano continuare a combattere, magari su qualche altro fronte?

come mai siamo in guerra, ma non esistono i campi di prigionia dove concentrare i nemici catturati fino alla fine del conflitto?

e come mai non vengono fermati e richiusi anche i sospetti fiancheggiatori?

se siamo in guerra, le garanzie costituzionali normali non devono essere sospese?

io dico perfino che in guerra sarebbe normale che tornasse la pena di morte…

situazione eccezionale e disumana, effetti eccezionali e disumani…

. . .

ma pensate all’enfasi sulle imprese dei nemici, per quanto militarmente insignificanti, se considerate in se stesse.

a fronte delle decine di migliaia di vittime dei nostri bombardamenti contro i civili e sulle citta` e ai 4 milioni di profughi siriani, che cosa sono, cinicamente parlando, le poche decine di morti fatti da poveri adolescenti problematici tra noi in qualche discoteca?

ma, in ogni guerra combattuta, anche nelle opinioni pubbliche e` fondamentale dare la convinzione di vincere, non quella di perdere.

in ogni guerra la propaganda esalta le vittorie anche inesistenti dei nostri, non quelle effettivamente inesistenti dei nemici.

eppure sembra che il sistema dei media sia impegnatissimo a sostenere propagandisticamente i nazisti islamisti che ci hanno dichiarato e ci stanno facendo la guerra, presentandoli ogni giorno come invincibili.

ogni loro mediocre ammazzamento diventa una specie di catastrofe cosmica.

strano, perche`, se siamo in guerra, dovrebbe essere normale che qualcuno muoia ammazzato.

ma forse si fa conto sul fatto che della guerra in casa propria l’Occidente ha perso la memoria, visto che e` abituato da decenni a farla soltanto in casa d’altri?

in ogni guerra l’informazione viene messa sotto controllo, perche` e` un’arma come un’altra.

come mai questo non succede nella quarta guerra mondiale contro il nazi-islamismo?

. . .

e infine pensate al ruolo fondamentale che ha internet nella gestione di questa guerra.

possibile che proprio attraverso il controllo capillare che internet esercita su di noi non si riescano ad individuare i simpatizzanti e a metterli in campi di concentramento?

ho usato la parola provocatoriamente: so bene di avere provocato un sussulto.

ma chiamateli pure campi di prigionia, la sostanza non cambia.

i simpatizzanti vanno fermati e rinchiusi, fino a guerra finita.

poi torneranno fuori…

invece si preferisce lasciarli andare in giro a spaventarci.

come se la guerra non fosse poi vera, come se fosse una guerra per finta.

. . .

quindi i conti non tornano.

i nostri leader non vogliono affatto vincerla, questa guerra.

vogliono tenerla in caldo, lasciarla vivacchiare (credono), senza che diventi una guerra vera…

la paura di questa guerra e` usata in modo spregiudicato per rafforzare il loro potere.

se non avessimo paura degli islamisti, come potremmo sopportarli?

pensate a Renzi e al suo referendum sulla riforma idiota della Costituzione che ha fatto approvare al parlamento…

puo` sperare di vincerlo se non crescera` la paura di restare senza governo?

senza di noi sarebbe il caos, ci dicono tutti i giorni.

ed ogni morto per mano nazi-islamista e` un si` in piu` nelle cabine elettorali al potere di chi non li combatte.

. . .

questo e` il loro calcolo.

ma per quanto potra` funzionare?

a me pare che il loro tempo volga al termine…

il regno dei terrorizzatori che usano i terroristi e` finito.

non dico che i popoli abbiano le idee chiare, questo no: la confusione e` massima anche nelle loro menti.

e tuttavia la ribellione avanza nelle forme piu` strane, anche nelle piu` disgustose, ma avanza.

l’idea che i governanti giochino sporco sta diventando universale.

. . .

le tecniche del terrorismo psicologico, quindi, si allargano, da parte di chi gestisce il potere come una forma di terrore.

il terrore deve allargarsi ad ogni avversario politico.

un esempio?

Trump, il manipolatore consapevole dell’opinione pubblica, non e` diverso dal Reagan del 1979, e neppure dal nostro casereccio Cavaliere che ci ha governato per vent’anni, prima di finire al tappeto:

altrettanto grottesco, e Reagan era soltanto un attore di filmacci di serie B.

ancora piu` squalificato di Trump.

lo stesso scandalo angosciato accolse la sua irresistibile ascesa alla presidenza alla fine degli anni Settanta.

come era possibile che la presidenza americana cadesse cosi` in basso?

gli stessi ambienti politically correct urlavano il loro orrore perbenista.

e come si stracciavano le vesti…

. . .

Reagan ha certamente rovinato il mondo col suo liberismo selvaggio.

ma ha fatto la storia ed era meno imperialista del Clinton venuto dopo di lui.

e Clinton appoggiava lo stesso mondo della finanza a cui Reagan aveva dato totale liberta` di azione.

e fu Clinton, non Reagan, che aboli` la legislazione controlla-finanza voluta da Roosevelt e pose le basi della grande crisi del 2008.

Reagan non fu poi la fine del mondo, anche se ne ha posto le premesse, assieme a Clinton.

ma una Clinton oggi sarebbe certamente peggio persino del marito.

. . .

questo per dire che con la brexit (o se preferite, col brexit) e` iniziato lo sfaldamento del politically correct.

lo sfaldamento dell’ipocrisia di stato.

la fine dei democratici a parole, nei fatti servi di Wall Street e delle banche.

la fine degli Obama e dei Clinton, per intenderci.

o meglio, la fine di questo modo per i politici di essere servi della finanza.

. . .

si cambia cavallo, niente di catastrofico e neppure di irreversibile, almeno per il momento.

badate: da questa svolta non mi aspetto nulla di autentico ne` di sostanziale.

ci illudono soltanto che chi dichiara la guerra per finta sara` sostituito da qualcuno che la fara` davvero.

non credo neppure a questo,

ma certamente la guerra fatta per finta e` intollerabile.


11 risposte a "nazislamisti: i conti che non tornano della guerra al terrore – 375"

  1. @ Raphael Pallavicini

    non conoscevo Rischio Calcolato, anche se forse me ne avevi gia` parlato…

    non dico che in generale mi piaccia, ma l’articolo di Bottarelli di ieri su questo argomento e` molto stimolante, in effetti, e per niente lontano da queste mie considerazioni…

    “Sembra quasi che in atto ci sia un enorme esperimento psico-sociale, più che un’ondata terroristica in pieno stile”.
    http://www.rischiocalcolato.it/2016/07/uscito-poco-galera-braccialetto-elettronico-jihadista-comma-22.html

    non credo che i burattinai abbiano interesse a farci scoprire il loro sporco gioco e del resto solo alcune menti isolate, o quasi, per il momento ci si stanno avvicinando, e non sono pericolose.

    faccio ancora una ipotesi, a fin di bene, e per tenermi aperte tutte le interpretazioni.

    per il momento si sta giocando alla guerra finta perche` hanno calcolato che fare la guerra vera sarebbe molto piu` costoso.

    te ne butto li` ancora un’altra, che devo sintetizzare in maniera brutale:

    le ineguaglianze sociali e la concentrazione della ricchezza mondiale hanno superato negli ultimi anni le percentiuali gia` altissime che si erano raggiunte alla vigilia della prima, un secolo fa.

    l’analisi storica dice che quando le cose vanno in questo modo si creano le premesse di una rivoluzione sociale inevitabile.

    un secolo fa gli iper-plutocrati si inventarono la guerra mondiale per evitarla.

    fu un disastro: ne segui` una radicale redistribuzione della ricchezza comunque, nacque il comunismo, venne la grande crisi e servi` un’altra guerra mondiale a rilanciare l’economia; il comunsimo fu eliminato con enormi difficolta` soltanto settant’anni dopo.

    per sessant’anni il mondo fu democratico davvero come non lo era mai stato e le concentrazioni della ricchezza furono drasticamente ridimensionate, prima di riprendersi dall’inizio degli anni Ottanta a partire da Reagan e dalla Thatcher.

    ora lo sanno quanto e` rischioso fare una guerra mondiale vera.

    quindi si sono inventati almeno una guerra mondiale virtuale, solo apparente, per provare a incassarne i vantaggi senza pagarne il salatissimo pegno…

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  2. Più di un commentatore tedesco invoca la riapertura dei campi di concentramento perché essendo diventati musei sono perfettamente conservati e, quindi, pronti all’uso.

    Siamo solo agli inizi, bortocal, di quella che potrebbe trasformarsi in una involuzione della democrazia come la conosciamo.

    E teniamo sempre d’occhio lo zar, visto che sta costruendo un asse che da Mosca porta fino a Damasco, passando per Istanbul e Atene

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    1. sono un democratico, o almeno spero, (senza partito), ma non sono un feticista della democrazia, caro francesco.

      non credo che la democrazia sia un valore assoluto.

      il mio consenso deve meritarselo sul campo e domostrarmi che e` in grado di darmi una vita migliore.

      sono contro Erdogan e anche contro Putin, per quanto riguarda il loro autoritarismo.

      tuttavia questi due personaggi autoritari (ed Erdogan e` sicuramente un dittatore in pectore) sono al potere attraverso elezioni non diro` libere, ma non troppo diverse dalle nostre.

      la democrazia come la conosciamo ha fatto il suo tempo, indubbiamente.

      mi sto guardando intorno alla ricerca del male minore.

      quella della riapetura dei campi di concentramento in Germania mi sembra una battutaccia, e basta.

      non so da dove viene la tua informazione, e mi piacerebbe saperne di piu`.

      tuttavia o la democrazia e` in grado di assumere decisioni dure adeguate alla crisi dei tempi – e quindi anche riaprire campi di prigionia per i combattenti nazi-islamisti e i loro simpatizzanti, da chiamare tranquillamente campi di concentramento, se vogliamo evitare le ipocrisie – o lo faranno gli anti-democratici, e sara` peggio.

      l’ho scritto anche qui sopra, senza peli sulla lingua.

      preferisco una democrazia per il momento un poco autoritaria che un autoritarismo senza democrazia.

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      1. Per quello che mi riguarda sono d’accordo.
        La democrazia sarà anche una cosa bella, ma quando cancella qualsiasi limite in nome della libertà assoluta diventa un pericolo.

        Basta solo considerare una cosa: in un commento precedente ho affermato che se togli la stampa al terrorismo non ne rimane granché.
        Bene, ti chiedo: è davvero così liberticida sanzionare penalmente il giornale che continua a dare indirettamente manforte ai terroristi continuando a (quasi) esaltarne ogni più piccolo aspetto in nome di qualche copia venduta in più o di qualche click in più?

        Oppure: è davvero così liberticida obbligare i media online (fatto quotidiano in testa) a moderare i commenti degli utenti impedendo, così, di alimentare buona parte del clima di odio in cui viviamo?

        O ancora: è davvero così liberticida sanzionare direttamente l’Ordine dei Giornalisti se qualche suo membro diffonde informazioni false, decontestualizzate o costruite in modo da attirare lettori? Oggi appellarsi all’OdG è una perdita di tempo. Non arriverebbero né scuse né rettifiche. Ma se l’OdG fosse ritenuto responsabile, secondo me, eserciterebbe le sue funzioni con più solerzia.

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        1. anch’io sono assolutamente d’accordo con te.

          la democrazia non e` l’anarchia individualistica.

          anzi, questa, a ben guardare, e` un nemico pericoloso della democrazia intesa correttamente.

          la moderazione dei commenti, in particolare, credo che sia un obbligo morale e dovrebbe esserlo anche giuridicamente, di chiunque ne ospita.

          per avere sostenuto coerentemente questa tesi per anni e avere sempre moderato i commenti da me, non immagini quante volte mi sono sentito dare del fascista.

          e in particolare proprio anche dai fascisti veri, che volevano servirsi del mio blog per insultare e diffamare a piacimento…

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          1. sto provando a capire perché le persone diventino bestie in rete.
            L’unica conclusione a cui sono giunto è questa: lo fanno perché possono.

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            1. un’altra delle leggi di Murphy? 🙂

              in questo caso bisognerebbe impedirglielo: basterebbero multe salatissime.

              ma i lanciatori di reti dovrebbero accettare di guadagnare molto meno…, questo e` il problema.

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  3. Incredibile: tu, io e gente come quelli di Rischio Calcolato che arrivano alle stesse conclusioni.
    Saranno le abili mani dei burattinai che ci menano dove vogliono loro oppure siamo noi che iniziamo a vedere i fili?
    Mi auguro che sia la seconda, anche se potrebbero essere vere entrambe le ipotesi.
    Forse hanno raggiunto il loro scopo – la destabilizzazione dell’Europa – quindi anche se i loro giochi venissero scoperti ora la frittata è fatta…. 😦

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