nessuno di noi, credo, ha mai avuto l’occasione di entrare in una moschea durante la preghiera del venerdi` e di sentire la predica di un imam.
quindi questo potrebbe essere considerato uno scoop giornalistico.
ma invece non ha proprio niente di speciale, a parte la voglia di ascoltare…
infatti Ahmed El Balazi, l’imam di Vobarno, in Val Sabbia, non troppo lontano da dove abito adesso, ha scritto la sua predica
e dopo averla recitata ai fedeli l’ha anche mandata ad un quotidiano online della valle.
e io da li` la ricopio.
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Cari fratelli,
oggi vogliamo parlare della religione islamica, la vera religione di cui abbiamo studiato, la religione con cui siamo nati e cresciuti, la religione che ha voluto Dio per il Suo creato, e ha mandato il suo messaggero Mohammed (pace su di lui) come misericordia per tutto il creato.
Dobbiamo sapere che questa religione non appartiene soltanto agli arabi, ma ci sono tanti altri musulmani italiani, francesi, tedeschi, inglesi, cinesi, indiani, americani e in tutto il resto del mondo.
Ma perche` oggi parliamo di questo? perche` a noi fa molto male sentir dire questa frase: “terrorismo islamico”.
Invece dobbiamo sapere che il “terrorismo” non ha religione. E la religione islamica non ha niente a che fare con esso, non ha nessuna colpa: questo l’abbiamo detto sempre e lo ripeteremo sempre.
Infatti questa e` la religione che ci ordina di adorare un solo Dio, Colui che ha creato questo mondo, il Dio di tutti i profeti, il Dio di Adamo, Noe`, Abramo, Mose`, Gesu`, Mohammed e tutti gli altri (pace e benedizione siano su di loro).
Questa e` la religione che ci ordina di essere giusti nei confronti di noi stessi e con gli altri.
Questa e` la religione che ci ordina di essere buoni e generosi con i nostri genitori, le nostre mogli, i nostri figli, i parenti, gli amici, i vicini, con tutta la societa` e l’ambiente in cui viviamo.
Il profeta Mohammed (pace e benedizione su di lui) ci ha insegnato che il migliore della gente e` il migliore per la gente, ovvero quello che puo` essere utile per la gente.
Un altro insegnamento del profeta dice: Il vero musulmano e quello che la gente si salva dalla sua lingua e dalla sua mano, intendendo che non fa del male ne` con la lingua ne` con la mano a nessuno.
E disse di nuovo: Il vero credente e` quello di cui la gente si sente al sicuro con lui.
Purtroppo ci sono anche dei musulmani che si comportano male, che vogliono danneggiare la religione e gli altri musulmani che non hanno nessuna colpa; e questo non ci deve portare a giudicare la religione senza conoscerla veramente.
Durante il Ramadan di quest’anno questi criminali hanno bombardato la citta` del profeta Mohammed a Medina e la settimana scorsa hanno ucciso 14 imam in Libia: quindi che tipi di musulmani sono questi?
Dobbiamo capire che questo terrorismo non ha religione perche` danneggia tutti quanti, ma che anzi giocano sulla paura e rendono le persone nemici gli uni degli altri.
Facciamoci una semplice domanda: se questi musulmani fossero dei veri musulmani, perche` i musulmani stessi li combattono in tutto il mondo? in Libia, in Iraq, in Tunisia e nel resto del mondo islamico.
Cari fratelli,
dobbiamo capire invece che questa religione e` giusta con noi stessi e con gli altri: essa e` un sistema completo.
La religione costituisce un rapporto tra noi e il nostro Signore, e tra la gente stessa.
Una volta il profeta Mohammed (pace su di lui) ha chiesto ai suoi compagni: Sapete chi e` l’uomo fallito? I compagni risposero: Quello che ha perso tutti i suoi soldi, i suoi beni. Il profeta rispose: No, e` quello che arrivera` al giorno del Giudizio con tante preghiere, tanti digiuni, tanta carita` e tante altre opere buone, ma ha parlato male delle persone, ha insultato, ha ingannato, ha frodato, ha rubato, ha ucciso, ha fatto del male. In quel giorno Dio prendera` tutto quello che ha fatto di bene e lo trasformera` in ricompense che invece dara` alle vittime e a tutta la gente offesa. E quando finisce tutte le ricompense che deve, andra` all’inferno. Questo e` quindi l’uomo fallito.
Allora con che faccia questi criminali fanno del male agli altri evocando il nome di Dio, come possono pensare di ritrovare ricompense in tutto il male che fanno?
Questi sono tra quei falliti di cui parlava il Profeta.
Condanniamo tutti questi attacchi terroristici in Germania, in Francia e in qualsiasi altra parte del mondo e pregheremo sempre Dio che finiscano e che ci guidi sulla retta via.
Non dobbiamo lasciare che vincano questi criminali, ma collaboriamo insieme per un mondo di fratellanza e solidarieta` condivisa.
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eppure proprio da Vobarno il 14 settembre 2013 parti` per la Siria Anas E-Abboubi, di origine marocchina, ma di cittadinanza italiana, nome di battaglia «Abu Rawaha Al-Itali», cioè «l’italiano»:
uno dei due italiani compresi nella lista dei 122 aspiranti kamikaze o per meglio dire aspiranti “martiri di Maometto”
fu registrato a settembre 2013 nelle milizie ad Aleppo come «studente», consegnando la carta d’identità italiana firmata dal sindaco di Vobarno.
probabilmente e` morto.
ultimo messaggio alla madre l’ 11 gennaio 2014:
«Siamo davanti al nemico, mica siamo venuti qui per scherzare».