Amatrice e Bagan: due terremoti – 424

24 agosto 2016:

terremoto nell’Italia centrale; grado 6 della scala Mercalli, epicentro a 4 km di profondita` (il che significa estensione ristretta), 130 morti, centinaia di dispersi (anzi, aggiorniamo i morti a 247, il giorno dopo, purtroppo, e o conto non è finito…).

terremoto nel Myanmar centrale: grado 6,8 della scala Mercalli, epicentro a 25 km di profondita` (il che significa estensione piu` ampia); morti: nessuno; anzi, dopo qualche aggiornamento, 4.

forse qualche danno a qualcuna delle 1.200 pagode medievali di Bagan (delle 4.000 originarie), investite dal terremoto.

. . .

e adesso e` sgradevole dirlo, ma tutta questa pieta` diventa stucchevole.

ognuno ha il terremoto che si merita.

un terremoto del sesto grado in un paese normale, che fa prevenzione antisismica perche` sa di essere esposto ai terremoti, non uccide nessuno.

nella scala Mercalli un terremoto di sesto grado viene descritto cosi`:

Scossa molto forte, percepita da tutti con spavento e fuga all’esterno. Barcollare di persone. Rottura di vetrine, piatti, vetrerie. Caduta dagli scaffali di soprammobili e libri e di quadri dalle pareti. Screpolature di intonaci deboli. Suono di campanelle, stormire di alberi e cespugli.

insomma, in condizioni normali un sesto grado Mercalli non uccide.

. . .

nel 2004 nella zona delle montagne del medio lago di Garda in cui vivo adesso ci fu un terremoto con epicentro nel lago di gradi 5,4 della scala Mercalli: qualche danno, ma nessuna vittima.

(ma io allora ero in Germania e non vissi direttamente questa esperienza).

vero che la scala Mercalli e la scala Richter hanno una impostazione di tipo logaritmico, e non direttamente proporzionale,

e dunque la potenza del terremoto cresce rapidamente nel passaggio da un grado all’altro.

scalarichter-magnitudo

per esempio, un terremoto tra il quinto e il sesto grado produce una energia pari alla bomba atomica di Hiroshima, che era di circa 15 chilotoni, cioe` di 15.000 tonnellate di tritolo.

un terremoto di settimo grado produce una energia di 20 megatoni, cioe` di oltre 1.000 volte piu` potente.

il terremoto che distrusse parte del Friuli nel 1976 e fece quasi 1.000 vittime era di grado 6,4.

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se la prevenzione sismica non si fa, e lo si ripete ad ogni terremoto senza fare nulla, i terremoti uccidono.

e chi elegge sindaci e amministrazioni provinciali e regionali che non fanno nulla, scusate tanto, si merita che il terremoto quando arriva uccida…

magari anche chi la prevenzione anti-sismica l’avrebbe voluta, purtroppo,

e muore innocente perche` in minoranza.

del resto, per fare un esempio, per rilanciare i consumi, come tanto si sospira, sarebbe stato piu` intelligente che Renzi facesse un grande piano nazionale di prevenzione antisisimica e di recupero degli edifici insicuri.

piuttosto che che buttare al vento 80 euro al mese per i redditi medio-bassi.

ma certo in questo modo molti non sarebbero corsi a cambiare la macchina e non ci avrebbe guadagnato Marchionne, ma qualcun altro…

. . .

vivo in una zona sismica, abito in una vecchia casa per niente sicura, ma ora che ho presentato un progetto per sistemarla, il progetto e` stato vagliato da una commissione apposita per valutare la sua efficienza antisismica.

spese in piu` e fastidi in piu`, che ho anche raccontato anche in qualche post, ma almeno la prevenzione si fa.

poi magari qui e` stata solo questione di fortuna, perche` l’epicentro era nel lago.

e la prevenzione non elimina il rischio di morire sotto le macerie per qualche terremoto terribilmente distruttivo.

ma per favore smettiamo di strapparci i capelli se un terremoto potente, ma gestibile, provoca delle morti che sarebbero state evitabili.

magari affidandosi di piu` a valutazioni razionali del rischio che a scongiuri, fatalismo e un pizzico di superstizione per Padre Pio.

. . .

ma allora il Myanmar e` piu` avanti dell’Italia nella prevenzione sismica, se terremoti piu` forti lasciano il paese indenne?

non saprei; certo nessuno dica, per favore, che li` i danni non ci sono perche` la gente vive nelle capanne.

io ci sono stato a Bagan, e non e` vero.

torna buono riguardarsi, tra i molti dedicati a Bagan, questo video per niente turistico del mio viaggio in Myanmar del 2012:

e` un corteo di matrimonio, ma documenta anche la situazione urbanistica del centro della citta`:

povera, ma non primitiva.

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(interessati per caso a dare un’occhiata a qualche altro aspetto della favolosa Bagan attraverso i miei video del 2012?

il modo piu` semplice per arrivarci e` usare questo link e poi scegliere nel lungo elenco che si apre…

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e il link? ah gia`…

https://bortocal.wordpress.com/?s=+Bagan&submit=Cerca)


29 risposte a "Amatrice e Bagan: due terremoti – 424"

        1. Anche con altri? A questo punto il gelosamente divento io….😈😅

          Bene, ecco che ho risolto il problema delle faccine sull’Android tedesco, ma non quello delle password dei blog dimenticati.

          Posterò sul vecchio blog, l’unico dove riesco ad accedere…

          E spero di riuscire a ritrovare gli occhiali x poter tornare a casa!!!!😂

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  1. Ti do perfettamente ragione
    Penso x esempio al campanile che è crollato uccidendo una famigliola con due bambini piccoli. Per quanto antico era stato messo in sicurezza?
    Noi abbiamo in Italia l’abitudine di cercare i colpevoli dico meglio i responsabili sempre altrove !
    Tu sai per esempio quante case a Roma non hanno l’impianto elettrico a norma oppure utilizzano in appartamento bombole a gas per il riscaldamento?
    E quelle belle casette abusive costruite in punti dove costruire non sarebbe permesso?
    I morti ci sono il dolore rimane come rimarrà per anni il disagio di molti e tuttavia “speriamo che noi ce la caviamo”
    Sherabientot

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    1. cara Shera,

      dopo una vita quasi intera passata a dire queste cose in tutti i modi possibili (mica ci sono soltanto i 10 anni del blog), non senti anche tu un senso di frustrazione nel ritrovarci sempre allo stesso punto?

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    1. mamma mia, e poi quella destabilizzata e poco lucida saresti tu! 🙂

      grazie della segnalazione, ho corretto quell’errore e qualche altra svista, ortografica, ma non solo: non avevo messo il link alla fine, che pure citavo nel testo).

      non dovrei scrivere post quando sono stanco per un pomeriggio di disboscamenti… 🙂

      si aggiunge che ho il pessimo vizio di rileggere il post soltanto al primo segno di attenzione pubblica che riceve.

      ma forse dovrei smettere semplicemente, perche` la mia distrazione cronica si sta aggravando e non e` troppo compatibile col mestiere di blogger, ahhha.

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      1. O la là… La stanchezza suggerisce quest’ultima considerazione rinuciataria. Siamo incapaci di indifferenza e facciamo errori per troppa passione… perdoniamo noi stessi 🙂
        Credo che lo meritiamo…

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          1. ho smesso di preoccuparmi quando, vedendo anche altri svampiti come me, ho capito che è una conseguenza dello stare molto in rete, soprattutto come ci stiamo noi che cerchiamo notizie. La mente si riempie di stimoli che a volte si accavallano… Un male della modernità

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            1. be’, grazie di questa interpretazione tranquillizzante 🙂

              la piglio per scientificamente provata perche` in fondo mi fa comodo… 🙂

              la devo anche raccontare alla pentola che ho lasciato sul fuoco acceso a ora di pranzo coi gnocchetti tirolesi che bollivano, per andarmene bellamente a sonnecchiare… 😦

              mein Gott!!!!

              tutte le mie radici tirolesi in fumo!!! 🙂 🙂 🙂

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              1. ihhh ihhh le pentole! Io ho una batteria di acciaio marezzato in nero combusto, che non vien più via. Il lato positivo? Mi sono data al crudismo ogni volta che è possibile!!

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        1. in cerca di complimenti? ho capito cosi`, col mio inglese approssimativo…

          e il commento sembra rivolto a me, vero?

          potrei anche dire: perche` no? non fa affatto male qualche complimento qualche volta.

          pero`, sinceramente, non era il mio scopo.

          sto soltanto segnalando una certa crisi di fiducia nel blog come strumento e nel mio modo di servirmene.

          i complimenti tamponerebbero la crisi, ma non credo la risolverebbero.

          devo capire meglio che senso ha questo bisogno di scrivere che comincia a non soddisfarmi piu` del tutto.

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          1. Il blog ‘deve’ servire a noi come nostro punto di riferimento, giocoso o serio(so) ma senza pensare che debba avere riscontri altri.
            Quando poi il blog è serio e circostanziato è necessariamente impegnativo ed allora molti, e mi ci metto anch’io non sono presenti per tanti fattori contingenti uno tra tutti quello del bisogno di fare altro.
            Già una volta ne parlammo.
            Fishing for compliment è una formula americana che vuol dire proprio quello e sai benissimo di non averne bisogno.

            Guarda me ad esempio credi che i relativamente molti commenti determinino un valore aggiunto? No, te lo assicuro anche perchè per me è un di più che non vuole essere sciocco, e credo di riuscirci, ma neppure impegnativo.
            Sunque sai di avere tutto la mia stima, i complimenti non ti servono: se poi ti sei rotto è un0altra storia.
            Sherappiccicosadalcaldomannevitaunabbraccio

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            1. sei sempre straordinaria, Shera, e io sto passando un’estate cosi` fresca che accetterei – per un momento solo! – anche un abbraccio appiccicoso, giusto per ricordarmi com’e`… 😉

              io sono contento della tua stima, e` la mia che per me stesso che vacilla.

              mi sembra di essere diventato un po’ troppo pasticcione; leggo dei blog molto documentati e piu` seri; mi ricordo che un tempo avevo anche io la mentalita` dello studioso e scrivevo giudizi meno azzardati.

              insomma, forse passera`: forse sento soltanto il peso di decisioni personali molto impegnative e anche rischiose che sto prendendo e che mi tolgono concentrazione.

              tu hai definito bene la formula felice del tuo blog, che un poco ti invidio, perche` non e` sciocco e non e` serioso.

              neppure io vorrei essere serioso, salvo qualche volta in cui e` necessario proprio.

              pero` non ho certo la tua leggerezza di tocco.

              e giocoso forse non riusciro` mai ad esserlo del tutto.

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