ed ora il premio Nobel per la pace a Trump, per favore – 527

no, non e` una battuta provocatoria: il rischio di una guerra con la Russia o la Cina e` diminuito con l’elezione di Trump contro la Clinton guerrafondaia.

Avremo buoni rapporti con tutte le Nazioni che avranno voglia di avere buoni rapporti con noi. (…)

Avremo un rapporto equo e giusto con tutti i popoli, cercheremo terreni comuni, evitando le ostilità.

cosi` dice Trump nel discorso di commento alla vittoria, ed e tornato due volte sul concetto.

sara` anche semplice retorica, ma non avremmo sentito queste parole dalla Clinton.

una nuova America, molto piu` isolazionista che lanciata a controllare il mondo in nome del politically correct democratico;

ma comunque una nuova America meno aggressiva militarmente.

. . .

e se il premio nobel per la pace l’Accademia di Stoccolma l’ha dato otto anni fa ad Obama sulla fiducia (che poi Obama ha ampiamente tradito), allora lo dia anche a Trump.

glielo dia magari sulla sfiducia, per provare a legargli le mani, se ce ne fosse bisogno.

anche se Obama non si e` sentito troppo legato da quel premio, a quel che pare…

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credo che si debba prendere atto che la vittoria di Trump e` una sconfitta straordinaria del mondo dei media, e probabilmente una svolta epocale, almeno su questo piano.

credo anche che dovrebbe portare alla chiusura per legge di tutti gli istituti di sondaggi. 😉

o non sanno farli o li fanno falsi, evidentemente.

in ogni caso sono soltanto sondaggi acchiappa-citrulli, truffe alla Vanna Marchi.

. . .

francamente mi suscita una reazione che sta a meta` tra l’ilarita` e il disgusto vedere tutti i soloni che fino ad oggi ci hanno dato un quadro del tutto falso della realta` di questa campagna elettorale americana tornare impavidi a pontificare,

come se la realta` non li avesse appena presi a ceffoni in faccia

(per non dirla in francese: a coprirli di merda).

con che faccia i direttori, gli editorialisti, i giornalisti che ci hanno ammorbato per mesi con gli isterismi anti-Trump (come se avessimo dovuto votarlo noi) sono ancora alla loro scrivania?

o compaiono dietro lo schermo a spiegarci ancora una volta quello che non abbiamo capito, diffondendo notizie false?

e lasciatemi qualche risatina marginale sul nostro Renzi,

appena corso a farsi appoggiare da Obama,

Obama che ha fatto campagna elettorale anti-Trump da presidente in carica,

una cosa mai vista,

e che esce disfatto nella sua figura morale dagli ultimi mesi di questa sua presidenza sempre piu` sgangherata.

. . .

Mi dispiace di avervi fatto attendere, avevo alcune situazioni complicate.

Ho appena ricevuto una telefonata dal segretario Clinton, la quale ci ha fatto gli auguri per la nostra vittoria.

Una vittoria che riguarda tutti noi.

Ho combattuto duramente, ho presentato alla Clinton i miei complimenti perché si è impegnata, tutti noi le dobbiamo conto per il servizio che ha reso al nostro Paese.

Ora lavoriamo perché l’America possa superare le nostre divisioni, tutte le componenti della nostra Nazione devono essere unite.

È il momento per essere uniti, prometto che sarò il presidente di tutti gli americani.

La nostra non è stata una campagna, ma un movimento straordinario di milioni di uomini e donne seri, che vogliono un futuro migliore per sé e le loro famiglie.

Ogni razza, religione, estrazione sociale: vogliono che il governo operi al favore del popolo e così sarà.

Lavorando insieme ricostruiremo la Nazione e il sogno americano.

Ho dedicato tutta la mia vita guardando alla potenzialità non sfruttata di questo Paese straordinario, ogni singolo americano avrà la possibilità di realizzarsi appieno.

Non ci saranno più uomini e donne dimenticate, risolveremo i problemi delle nostre città: ospedali scuole, strade, ricostruiremo le infrastrutture.

Milioni potranno lavorare grazie a questo impegno.

Infine ci occuperemo dei nostri reduci di guerra, ho avuto l’onore di conoscerne molti.

Intendiamo sfruttare la creatività dei nostri talenti, avremo l’economia più forte al mondo, avremo buoni rapporti con tutte le Nazioni che avranno voglia di avere buoni rapporti con noi.

Nessun sogno è irraggiungibile, l’America si accontenterà solo del meglio.

Dobbiamo riprendere in mano il nostro destino, avere coraggio e ambizione.

Sogneremo cose meravigliose, le potremo realizzare.

Avremo un rapporto equo e giusto con tutti i popoli, cercheremo terreni comuni, evitando le ostilità.

Voglio ringraziare i miei genitori, che mi guardano da lassù, ho imparato molto da loro.

Sono stati genitori meravigliosi.

Voglio ringraziare Marianne ed Elizabeth, le mie sorelle che sono qui da qualche parte, sono molto timide.

Mio fratello Robert, eccolo lì.

Anche Fred, il compianto fratello che non ho più.

E poi Melania e le donne, Ivanka, Eric, Tiffany, Barbara: vi amo e vi ringrazio soprattutto per aver sostenuto questa fase politica così lunga, impegnativa.

Un grazie a Rudy Giuliani, l’ex sindaco.

Il governatore Chris Christie, straordinario.

E vorrei citare un grand’uomo, amico e avversario, il dottor Ben Carson.

ecco il republicano Ben Carson, giusto per contestualizzare il riferimento.

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ho riportato l’intero discorso di Trump, sapendo benissimo che si tratta di pura retorica politica.

e tuttavia e` importante che gli accenti della sua retorica sono questi e non altri.

e` giusto temere alcune scelte che Trump ha anticipato (sul clima o sugli immigrati, ad esempio), e da gennaio questo blog sara` pronto a criticarlo.

ma non a farlo passare come il nuovo Hitler o come uno squilibrato, come ha fatto in questi mesi una stampa “di sinistra” oramai ampiamente venduta.

. . .

piuttosto Trump faccia molta attenzione nelle prossime settimane:

perche` un conto e` essere eletti presidente,

un conto diverso e` diventarlo davvero

ed arrivarci vivo.

. . .

spero di non sbagliarmi, ovviamente, ad essere ancora ottimista in un momento in cui regna tanta disperazione…

ho appena ricevuto via whatsapp questa foto, infatti…

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20 risposte a "ed ora il premio Nobel per la pace a Trump, per favore – 527"

  1. ah whatsappi anche tuuu 🙂
    Per prendere a riferimento Forest Gump (x assonanze) mi sento un po’ stanchina ma ho molto apprezzato il tuo riferimento al Nobel dato e da prenotare.
    E solo per la cronaca io nn sono tra quelli che si strappano i capelli perchè ecc..ecc…
    sheramipiacel’edeadellametempsicosioltreoceanica

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    1. bene, sono molto contento di avere il tuo consenso; non era da dare per scontato, e ovviamente so benissimo di rischiare in certi ambienti quel poco di reputazione che mi resta assumendo posizioni che li` appaiono controcorrente.

      ti segnalo anche questo post che ho appena letto: https://mauropoggi.wordpress.com/2016/11/10/strana-gente-la-gente/

      io dico che e` molto stupido protestare contro le parole, anche se gravi, di un presidente eletto comunque secondo le regole, e che si e` fatto campagna elettorale da solo, spendendo oltretutto molto meno della sua avversaria e senza essere sostenuto dalla finanza.

      qua e la` nei blog non dichiaratamente di destra si leggono fortunatamente riflessioni critiche che si distaccano dai condizionamenti di massa.

      ah, whatsapp e` insostituibile e praticamente indispensabile; credo non sia lontano il momento nel quale lo metteranno a pagamento dopo avercene reso dipendenti ben bene… ;(

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  2. Retorica, ma dignitosa. Forse lui stesso scoprirà, una volta seduto nell’Ovale, che il Presidente conta per il 40 % sulle decisioni, e che lo deve impegnare soprattutto per creare consenso alle decisioni del 60%. Ma i presidenti americani hanno in mano il sentimento della gente, al di là dei loro errori o malefatte o personali sregolatezze a volte riescono a plasmarlo, vedi JFK.

    Sentivo stamattina a Mix24 – una delle poche trasmissioni ove ancora abita l’intelletto, forse perchè radiofonica – che la conduzione della campagna di Trump verrà studiata come modello innovativo.
    La sua grande intuizione è stata,spender poco in spot e ospitate, in favore di un … sussurro all’orecchio individuale direi io, con l’uso pluriquotidiano di Twitter. Ha creato un contatto, personale, illusoriamente fin che si vuole, con il potenziale elettore.

    A me non coinvolta nelle elezioni, poterne leggere le tempestive reazioni ha suggerito una sensazione di persona reale, da cui posso aspettarmi, visto il suo ruolo, molto male, ma chissà anche qualcosa che migliora i problemi esistenti. Quanto sottolinei circa il possibile calo di tensioni con la Russia lo penso anche io, e forse mette il conflitto Siria verso una qualche soluzione.
    Mi sento di dire che non invidio lui, persona, per il compito che ha davanti, mentre se si fosse trattato di H.C. starei solo pensando ai guai in arrivo. E’ importante tornare a vedere un leader come “persona” dopo tanti simboli, o burattini. Vedremo, vedremo…

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    1. ecco che integri, precisi, arricchisci, ma su una linea comune, mi pare.

      credo che Trump abbia mentito ai suoi elettori, forse persino in buonafede; questo discorso improvvisato e a braccio ne mostra gia` il segno.

      un conto e` parlare da candidato, un conto da presidente; da candidato devi dividere, per chiamare a raccolta i tuoi, ma da presidente devi poi unire.

      non si governa un paese spaccandolo in due: non l’ha capita Berlusconi, che per questo a governato in modo discontinuo e perfino inefficace, non l’ha capita Renzi.

      Trump mi sembra piu` furbo.

      e poi l’esperienza storica dice che e` piu` facile che sia un presidente di destra a fare delle aperture che uno piu` a sinistra; in fondo la pace con l’Algeria, sessant’anni fa in Francia, la fece il generale De Gaulle, portato al potere da un colpo di stato, e non ci era riuscita la sinistra democratica…

      insomma, tutto consiglia, per il momento, di osservare il personaggio e di stare a vedere che cosa fara` davvero: per protestare c’e` tempo.

      le manifestazioni di queste ore sono un triste segno di intolleranza “democratica”.

      e poi ha diritto di protestare contro l’esito delle elezioni e di non riconoscerlo soltanto chi le ha contestate prima che si svolgessero e non vi ha partecipato.

      partecipare a delle elezioni e poi manifestare contro il risultato e` il massimo del ridicolo e dell’incoerente…

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      1. Linea completamente comune, anche sulle manifestazioni, addirittura sotto casa sua, visto che sta alla Trump Tower. Mi appare come una rabbia impotente, il grido Trump dimettiti anche se non ancora insediato è proprio infantile. Mai come stavolta hanno avuto peso le star star, anche quelle il cui supporto non è poi così lusinghiero per i Dem come Madonna, e sono stati grossolani, mai politici, spesso veramente volgari. Quei due partiti sono decisamente in crisi, una crisi rivelata dalla personalità di Trump, che astutamente definisce il suo seguito un “movimento”. Non so se era a braccio il discorso perchè non ha avuto una sola sbavatura, e se non erro ha evitato di nominare Obama. Un modo per dirgli: hai fatto malissimo a entrare in campagna elettorale. Ho visto una foto dell’incontro che hanno definito positivamente ma che a me sembra indicare una tenace avversione.
        La sua comunicazione è stata criticata e derisa con aggettivi terribili, eppure… Ti passo questo articolo che la analizza, è di George Lakoff che forse ti ho già nominato altre volte… scusa ma io lo ammiro enormemente 🙂 http://www.repubblica.it/esteri/2016/07/21/news/george_lakoff_carisma_e_battute_la_formula_trump_parla_direttamente_al_nostro_cervello_-144553118/
        Credo che dialogheremo ancora parecchio su questo presidente noi due..
        Se dovessi dargli un consiglio, gli direi di tenere a freno gli uomini del suo staff. L’esperto del M.O. Jason Greenblatt ha rilasciato una intervista all’esercito israeliano assicurando che… in pratica Trump non ha niente contro gli insediamenti. Spero non sia così, ad ogni modo fuori dalla campagna elettorale queste affermazioni sono fuori tempo .

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          1. esagerata 🙂 ho trovato una ripetizione sola e quell’acca innocente e mancante; ho ripulito il testo del tuo commento, peraltro lucidissimo, ma anche da docente non tenevo mai in alcun conto queste sviste del tutto occasionali. figurati come dovrei giudicare me stesso, altrimenti! 🙂

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        1. veramente molto interessante l’articolo di Lakoff; grazie di avermelo segnalato, non lo avevo visto.

          certamente non credo sia un caso che Trump appaia per qualche verso la riedizione aggiornata e in grande di Berlusconi e che entrambi si siano formati nella stessa maniera, nel mondo dei media.

          credo che i media abbiano cambiato i modi di comunicare profondi a livello di massa, e che chi opera professionalmente nel settore sia stato il primo ad averlo capito.

          spero che arrivino altri studi e riflessioni su questo fenomeno.

          intanto ho letto che Trump, il furbone, ha gia` rimosso dal suo sito la promessa di espellere 11 milioni di clandestini dagli USA…

          e qui la dico grossa: sono anche convinto che la maggior parte dei suoi elettori non gliene vorra` per questo.

          sono convinto che i razzisti della porta accanto che votano Trump, o Salvini da noi, non vogliano davvero cacciare gli immigrati: vogliono soltanto sentirselo dire.

          in altre parole valutano un candidato dai sentimenti e non dai programmi: votandolo vogliono essere rassicurati, e non esercitare un potere per suo tramite.

          lo dico anche a me stesso, che tendo a valutare le candidature politiche per i programmi e non per l’aspetto psicologico della figura inconscia che il candidato realizza…

          Trump si e` presentato come un padre alla fine rassicurante…

          (e Renzi? e` insuperabilmente il ragazzotto pasticcione, presuntuoso e ignorante, dotato soltamto di una parlantina sciolta per nascondere le marachelle: non rassicura nessuno, e questo e` il limite insuperabile che lo condanna alla impopolarita`).

          insomma, Trump sara` molto libero da certi aspetti del suo programma e alla fine potra` semplicemente fare una tradizionale politica sociale di destra; credo invece che il neo-isolazionismo in politica estera sara` un punto fermo del suo programma, e se fossi in Israele non sarei tranquillo.

          (profezie di Nostradamus “su Trumpo” a parte…, ahah)

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          1. Credo le stesse cose per il futuro, penso anche che tutti i Neri , i Democratici, i Musulmani che lo hanno votato percepiscono la differenza fra una campagna elettorale e un potere esercitato.
            Questa tua frase “Trump si e` presentato come un padre …” mi ha fatto sobbalzare: è ciò che mi si rigira nella mente e che esige di essere esplorato. Alludevo a questo quando avevo scritto “Credo che dialogheremo ancora parecchio su questo presidente noi due..” Il caso ha voluto che in questi giorni in cima alla pila dei libri da leggere vi fosse “Il complesso di Telemaco” di Massimo Recalcati e sempre è portata di mano Senex et Puer di James Hillman…
            Devo prendermi un po’ di tempo per lasciar chiarire questa suggestione circa Trump_archetipo [ 😉 ] ma sono molto contenta di questa sintonia, contenta in un giorno di tristezza per la morte di Leonard Cohen. Esistono persone mai incontrate che ci sono più vicine, e necessarie perfino, di tante conoscenze effettive.
            Buona giornata, Mauro

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              1. Recalcati:, ho letto il tuo commento e a un certo punto hai usato la parola inconsistente. Stamattina ho affrontato il suo libro e lo trovo inconsistente.
                Diciamo così, io penso al sacco di farina e lui alle pagnotte, perché – se quando parla del padre non riesce a evitare l’aggettivo “padrone” – significa che non parla del “Padre”, ma di una certa visione che è letteraria oppure cinematografica travasata nelle conversazioni banali.
                Il Padre è normativo sicuro, ma normativo non significa padrone, se non in una delle molte possibili incarnazioni dell’Archetipo.
                Continuerò una lettura veloce perché detesto interrompere i libri, però ho poche speranze che il suo discorso riprenda il volo.

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                1. ovviamente manca una negazione : “non significa padrone, se…. ”
                  non è un lapsus 🙂 , è un selezionare per cancellare che è stato troppo esteso
                  che frana sto diventando 😉

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    1. il paragone con Berlusconi e` certamente azzeccato 🙂

      Berlusconi ha determinato il declino dell’Italia; Trump con politiche simili determinera` quello dell’America?

      e` altamente probabile, ma si vedra`.

      in ogni caso nessuno dei due e` stato un Hitler, difficile che un miliardario ci riesca…

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