la mia Aleppo, distrutta da Obama – 579

l’altroieri  l’ambasciatore di Siria alle Nazioni Unite nella riunione del Consiglio di Sicurezza sulla catastrofe di Aleppo ha dichiarato che 12 ufficiali dei servizi segreti di sei paesi diversi sono stati fermati assieme a terroristi jihadisti in un covo dove erano rimasti circondati dall’avanzata delle forze di Assad:

sei sauditi, uno del Qatar, un americano, un israeliano, un turco, un marocchino, un giordano.

inviati dai loro rispettivi paesi a coordinare le operazioni dei jihadisti.

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semplice propaganda? 

non sono state esibite prove, pero` sono stati fatti i loro nomi.

e della loro sala operativa da dove dirigevano la resistenza dei loro tagliagole e` stato dato l’indirizzo esatto:

lo scantinato di un edificio nel Suq al-Luz, in via Al-Sharad di Aleppo Est.

io qui metto le foto di un altro suq di Aleppo, come `e oggi e com’era quando ho visitato la citta`, 13 anni fa.

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del resto non risulta che finora siano arrivate smentite.

non serve smentire le notizie, basta occultarle.

anche quando sono sconvolgenti, anzi soprattutto quando lo sono.

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finora si sapeva soltanto che Obama riforniva di armi i ribelli jihadisti  e ha stabilito sul terreno della Siria l’alleanza con la locale Al Khaida, in funzione anti-russa.

un ritorno alle origini, all’alleanza con Bin Laden nell’Afganistan degli anni Ottanta, che aveva permesso di distruggere l’URSS.

oggi ristabilita, dopo l’11 settembre e l’uccisione di Bin Laden (vera? oppure simulata?) sempre in funzione anti-russa.

non si sapeva che anche consiglieri militari americani erano presenti nel teatro delle operazioni.

ma ancora piu` interessante e` prendere atto della complessa rete di alleanze non dichiarate che questa scoperta descrive.

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secondo l’ambasciatore siriano il rallentamento all’ONU nei giorni scorsi della risoluzione per una tregua umanitaria ad Aleppo era un espediente per provare a far fuggire gli agenti.

tutto purtroppo concorre a far considerare attendibile questa notizia.

a fine settembre sia il Telegraph che il Los Angeles Times avevano parlato vagamente della parziale distruzione in un attacco missilistico russo di un centro di comando occidentale dietro le linee dei terroristi di Al Qaeda.

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questa ultima scoperta, assieme all’accertata origine americana dei lugubri filmati delle esecuzioni degli islamisti sul teatro siriano e libico, disegna il quadro di una propaganda giunta a punti di mistificazione inauditi.

gli americani si sono serviti in questi anni degli islamisti per giustificare le loro varie guerre di aggressione nel mondo islamico contro regimi certamente impresentabili e inaccettabili dal punto di vista dei diritti umani, ma comunque espressione del potere degli stati sovrani.

e` Obama il protagonista di questa stagione, indegnamente fornito di un premio Nobel per la pace preventivo, allo scopo di predisporre favorevolmente l’opinione pubblica mondiale alle sue guerre di aggressione che hanno destabilizzato il mondo.

la sua stagione, fortunosamente e fortunatamente tramontata, comincia ad assumere un lugubre aspetto vagamente hitleriano.

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siamo nel tramonto impazzito dell’impero americano:

diventa difficile la ricerca della verita`.

quando la menzogna sistematica si da` il nome di democrazia, che nome deve darsi la ricerca della verita`?

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l’ho gia` raccontato altre volte: sono stato ad Aleppo nell’agosto del 2003, nel corso di un viaggio per mare e per terra dall’Italia ai confini siriani con Israele e ritorno.

fui fermato dalla polizia del regime di Assad, ad Aleppo, mentre mi riposavo nei giardini della citta` su una panchina, e mi chiesero conto della mia presenza li`:

come straniero che viaggiava da solo ero per questo stesso motivo gia` sospetto.

c’erano allarmi aerei in corso: aerei americani sorvolavano gia` allora a intermittenza la citta` con intenzioni ostili.

e arrivavo da Homs, dove poco tempo prima l’esercito di Assad aveva represso una protesta contro il governo facendo decine di morti.

avevo sentito dalla viva voce di qualche siriano la loro insofferenza per il regime.

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per questo sono stato favorevole alle proteste della primavera araba di cinque anni fa.

ricordo le discussioni con l’amica di blog maria carla (mcc43) finite in una pubblicazione virtuale su scribd, della quale ho quasi perso le tracce.

e sapevo del resto che gli emigrati siriani in Europa condividevano la speranza di una Siria piu` libera e giusta.

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poveri noi illusi.

incapaci di capire subito che il discorso di Obama all’universita` del Cairo era il preannuncio di una guerra di conquista, che oggi si chiude con una nuova sconfitta americana.

e col necessario cambio di regime che segue ogni sconfitta,

anche quelle tenute cosi` bene nascoste all’opinione pubblica che nemmeno ce ne accorgiamo.

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oggi, nel ricordo di quel paese stupendo e di quel popolo meraviglioso, ho chiuso il mio cuore ad ogni dolore,

dopo le distruzioni di Malula, di Palmira, di Aleppo.

ecco la prova sonante di tanti errori di valutazione, di tanta cieca incapacita` di analisi, di tanto condizionamento da parte della propaganda in una mente che credeva di avere sufficienti facolta` critiche.

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mai e` stato cosi` difficile per me continuare a scrivere un blog.

continuo soltanto perche` questi errori segnano la strada di una chiarificazione progressiva.

vorrei che potesse essere utile anche ad altri.


4 risposte a "la mia Aleppo, distrutta da Obama – 579"

  1. questo post, pubblicato automaticamente anche sulla mia pagina facebook, ha avuto un commento anche li` da Maria Serina:

    Tanto per camboare oncolpiamo l.ameroca e putin e assad sono santi.

    trovo questo commento penoso per il livello culturale che esprime e trovo spaventoso che a mandarmelo sia un’attivista del Partito Democratico.

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    1. la mia risposta a Maria Serina:

      wow, che osservazione acuta e profonda.
      e provare a entrare nel merito delle cose dette nel post?
      provare a riflettere che la presenza di ufficiali delle proprie forze armate in un paese terzo e` assolutamente illegittima dal punto di vista del diritto internazionale, che chi la compie e` un criminale di guerra e che fare guerra ad altri paesi senza neppure dichiararla era appunto il comportamento di Hitler?
      – ma non mi aspetto risposta, su Facebook ci si dedica al tifo sportivo, non alla discussione seria.

      Non mi pare di avere il piacere di conoscerLa personalmente, peraltro, e non ricordo come Lei sia arrivata nella mia lista di amici.
      vedo ora dalla Sua pagina che Lei si e` spesa per il SI` al referendum costituzionale.
      sono veramente costernato, ma non accetto tra i miei amici persone che abbiano fatto propaganda per quella indegna parodia di riforma costituzionale che il popolo ha fortunatamente affossato.
      credo che abbiate bisogno di vergognarvi almeno per un po’.
      ma su questo mi sono espresso chiaramente sul mio blog rivendicando il diritto ad una sana intolleranza.
      mi perdoni se La cancello dalla lista dei miei amici., chi si e` speso per il SI` non e` mio amico,

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    1. grazie, Raimondo. sono contento che tu mi giudichi illuminate, quando io ne dubito; quanto al risultare sconvolgente, non sarebbe una mia vocazione. ma e` questo quel che passa il convento, e occorre almeno avere il coraggio di non tacere.

      Piace a 1 persona

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