1. tutte le informazioni accumulate nel corso degli ultimi due anni ha superato l’ordine dei Zettabyte (1021 byte), segnando un record per l’umana civiltà.
2. le persone che comprano i feltrini per i mobili rappresentano i clienti migliori per gli istituti di credito, perché più attenti e propensi a colmare i propri debiti nei tempi giusti.
mi sono chiesto come mai non compero i feltrini, eheh
che poi gli algoritmi che analizzano i big data riescano a stabilire che una donna e` incinta senza vederla non mi meraviglia piu` di tanto.
tuttavia direi che i big data non sono interessati ne` al contenuto del libro ne` alla copertina (con i risvolti o senza…), ma al peso del volume, alla qualita` della carta o altri dati simili.
che cosa si potrebbe dedurre, ad esempio, di chi acquista libri stampati soltanto in carta riciclata? 😉
a quello della carta riciclata gli mandi pubblicità di oli pressati a freddo, di auto che non inquinano, di creme rigorosamente non testate sugli animali…. 🙂
Forte quella dei feltrini ! io li compro ma non l’avevo mai comunicato in rete….sto sotto copertura.
Ma il Grande Fratello si evolve come un polipo.
parzialmente a nostra insaputa 😛
diciamo che molto di quello che facciamo su internet è tracciato specialmente su certi siti, 2 su tutti: facebook e google.
vi ricordate la legge uscita mi pare un paio di anni fa per cui è obbligatorio per i siti informate il navigatore dell’utilizzo dei cookies?
ecco quei messaggini che adesso compaiono quasi ovunque ti “informano” che sei tracciato, in diversi modi e per diversi scopi.
certo i cookies si possono comunque disabilitare così come altre peculiarità dei browser come la geolocalizzazione ad esempio.
il top è l’utente connesso con uno user ben identificato (vedi associazione pure al numero telefonico o alla carta di credito): ad esempio con apple sei praticamente costretto ad essere loggato con il tuo id personale per qualsiasi cosa tu voglia fare con i loro dispositivi (pc, smartphone, tablet), ti lascio immaginare tutte le informazioni che accumulano sui loro utenti.
negli ultimi anni poi con le app sui cellulari, connessione dati, gps e altre amenità “smart” si arriva all’incredibile.
ad esempio con diverse tecniche possono tracciare i tuoi movimenti all’interno di un supermercato, vedere quanto tempo ti soffermi in certi reparti o davanti a determinati scaffali e dedurre il tuo interesse per le merci presenti in quei posti, o il disinteresse per altre categorie merceologiche.
con l’integrazione dei sensori nei dispositivi mobili si può fare di tutto 🙂
grrrr… sorvegliati speciali.
se si disabilitano i cookies o non si accettano non riesci più a navigare. la maggior parte ormai non chiede nemmeno di accettarli, dà per scontato:che se si continua la navigazione nel sito i cookies sono accettati.
commento ricevuto da ines paccanelli:
Sarebbe già un’ottima cosa se potessero leggere l’indice.
"Mi piace""Mi piace"
Qualche volta ci sentiamo un’edizione di lusso, invece gli altri ci vedono come… un paperback 🙂
"Mi piace""Mi piace"
be’, giusto per tirarmi fuori: i tascabili non hanno i risvolti… 🙂 🙂 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
…e non vede bene nemmeno quella, a volte 🙄
"Mi piace"Piace a 2 people
be, ci sara` qualcuno che arriva anche a sbirciare dentro i risvolti di copertina? 😉
"Mi piace""Mi piace"
probabilmente sè stessi 😛
"Mi piace"Piace a 1 persona
Siam letti a nostra insaputa… http://www.cloudtalk.it/big-data-esempi/
"Mi piace""Mi piace"
interessantissimo l’articolo che citi.
mi hanno colpito in particolare due informazioni:
1. tutte le informazioni accumulate nel corso degli ultimi due anni ha superato l’ordine dei Zettabyte (1021 byte), segnando un record per l’umana civiltà.
2. le persone che comprano i feltrini per i mobili rappresentano i clienti migliori per gli istituti di credito, perché più attenti e propensi a colmare i propri debiti nei tempi giusti.
mi sono chiesto come mai non compero i feltrini, eheh
che poi gli algoritmi che analizzano i big data riescano a stabilire che una donna e` incinta senza vederla non mi meraviglia piu` di tanto.
tuttavia direi che i big data non sono interessati ne` al contenuto del libro ne` alla copertina (con i risvolti o senza…), ma al peso del volume, alla qualita` della carta o altri dati simili.
che cosa si potrebbe dedurre, ad esempio, di chi acquista libri stampati soltanto in carta riciclata? 😉
"Mi piace""Mi piace"
a quello della carta riciclata gli mandi pubblicità di oli pressati a freddo, di auto che non inquinano, di creme rigorosamente non testate sugli animali…. 🙂
Forte quella dei feltrini ! io li compro ma non l’avevo mai comunicato in rete….sto sotto copertura.
Ma il Grande Fratello si evolve come un polipo.
"Mi piace""Mi piace"
i feltrini per i mobili?
giuro, non so neppure che cosa siano.
eppure i miei debiti li ho sempre pagati puntuale, anche quando era incredibile che riuscissi a farlo… 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
Non ti servono i feltrini sotto le sedie se …. non hai nessuno sotto il tuo appartamento 🙂
"Mi piace""Mi piace"
beh, direi proprio di no, adesso :), che sotto di me ho solo le mie cantine…
ma non sapevo dei feltrini neppure prima 😦
"Mi piace"Piace a 1 persona
parzialmente a nostra insaputa 😛
diciamo che molto di quello che facciamo su internet è tracciato specialmente su certi siti, 2 su tutti: facebook e google.
vi ricordate la legge uscita mi pare un paio di anni fa per cui è obbligatorio per i siti informate il navigatore dell’utilizzo dei cookies?
ecco quei messaggini che adesso compaiono quasi ovunque ti “informano” che sei tracciato, in diversi modi e per diversi scopi.
certo i cookies si possono comunque disabilitare così come altre peculiarità dei browser come la geolocalizzazione ad esempio.
il top è l’utente connesso con uno user ben identificato (vedi associazione pure al numero telefonico o alla carta di credito): ad esempio con apple sei praticamente costretto ad essere loggato con il tuo id personale per qualsiasi cosa tu voglia fare con i loro dispositivi (pc, smartphone, tablet), ti lascio immaginare tutte le informazioni che accumulano sui loro utenti.
negli ultimi anni poi con le app sui cellulari, connessione dati, gps e altre amenità “smart” si arriva all’incredibile.
ad esempio con diverse tecniche possono tracciare i tuoi movimenti all’interno di un supermercato, vedere quanto tempo ti soffermi in certi reparti o davanti a determinati scaffali e dedurre il tuo interesse per le merci presenti in quei posti, o il disinteresse per altre categorie merceologiche.
con l’integrazione dei sensori nei dispositivi mobili si può fare di tutto 🙂
"Mi piace"Piace a 2 people
grrrr… sorvegliati speciali.
se si disabilitano i cookies o non si accettano non riesci più a navigare. la maggior parte ormai non chiede nemmeno di accettarli, dà per scontato:che se si continua la navigazione nel sito i cookies sono accettati.
"Mi piace""Mi piace"