nessun uomo e` un’isola, tranne Zuckerberg – 51

Siamo una nazione di immigrati, e tutti traiamo beneficio quando le menti migliori e più brillanti da tutto il mondo possono vivere, lavorare e contribuire qui.

Spero che troveremo il coraggio e la compassione per mettere insieme le persone e rendere questo mondo un posto migliore per tutti.

I miei nonni arrivarono da Germania, Austria e Polonia. I genitori di Priscilla (la moglie) erano rifugiati provenienti da Cina e Vietnam.

Gli Usa sono una nazione di immigrati e dovremmo esserne orgogliosi.

Come molti di voi, sono preoccupato dall’impatto dei recenti ordini esecutivi firmati dal presidente Trump.

Dobbiamo mantenere le porte aperte ai rifugiati e a quelli che necessitano aiuto. Questo è quello che siamo.

Se avessimo voltato loro le spalle decenni fa, la famiglia di Priscilla non sarebbe oggi qui.

Anni fa, feci lezione in una scuola secondaria e alcuni dei migliori studenti erano clandestini.

Anche costoro sono il nostro futuro.

cosi` scrive Mark Zuckerberg sul suo profilo Facebook.

dico suo due volte, non soltanto come potrebbe essere il mio o il vostro, ma suo nel senso che proprio tutta Facebook e` sua.

in un altro momento ha dichiarato:

Sento voci spaventose che parlano di innalzare muri.

Se il mondo comincia a chiudersi verso di sé, allora la nostra comunità dovrà lavorare per unire le persone.

sono o non sono nobili parole?

qualcuno dice che Zuckerber si prepara a candidarsi contro Trump nel 2020.

ma sono o non sono insinuazioni, visto che lui ha smentito?

– come se notizie di questo tipo, del resto, si potessero confermare…

. . .

sono parole troppo nobili.

mi ricordano la poesia di John Donne, che Hemingway volle come epigrafe di Per chi suona la campana.

la vado a cercare con google, ma se metto Donne isola, mi manda subito alle donne sull’isola dei famosi.

del resto, credo che sia anche merito di gogogle se i giovani d’oggi leggono molto meno, anche quando frequentano scuole molto impegnative.

e comincio a capire che facciamo l’effetto di dinosauri in via di estinzione noi, che sessant’anni fa abbiamo cominciato a leggere in modo matto e disperatissimo, secondo i parametri odierni.

pazienza, insisto nella ricerca: e` una poesia che vale assolutamente la pena di ricordare.

Nessun uomo è un’Isola,
intero in se stesso.
Ogni uomo è un pezzo del Continente,
una parte della Terra.
Se una Zolla viene portata via dall’onda del Mare,
la Terra ne è diminuita,
come se un Promontorio fosse stato al suo posto,
o una Magione amica o la tua stessa Casa.
Ogni morte d’uomo mi diminusce,
perché io partecipo all’Umanità.
E così non mandare mai a chiedere per chi suona la Campana:
Essa suona per te.

. . .
John Donne visse in Inghilterra durante l’epoca di Shakespeare, di cui era qualche anno piu` giovane e al quale sopravvisse alcuni anni:
originariamente cattolico, si converti` al protestantesimo, si sposo`, poi resto` vedovo e divenne un ecclesiatico anglicano, in una vita per molti aspetti tormentata.
in un certo senso, fu lui stesso un immigrato nel protestantesimo.
certamente Zuckerberg lo conosce, vero? e si ricorda di lui.
non dico che sembra che lo citi, e tuttavia questo pensiero semplice ed umano di Donne e` nei suoi retropensieri, come in quello di tutti coloro che non vogliono abbandonare il principio dell’accoglienza di chi e` in pericolo di vita, fino a che possiamo…

. . .

bene, ma io adesso mi chiedo se questo Mark Zuckerberg, uno degli uomini piu` ricchi del mondo, che ha creato la propria immensa fortuna in pochu anni attraverso facebook, usata da tutti anche se odiata da molti, e` lo stesso di cui leggo queste altre notizie che seguono.

odio frutto di invidia sociale, indubbiamente.

. . .

nel 2014 Zuckerberg ha comperato una tenuta di 300 ettari nell’isola di Kauai, nelle Hawaii; li ha pagati 100 milioni di dollari, che sono un’inezia per lui.

non per fargli i conti in tasca, ma sono 330.000 dollari per ettaro.

e siccome un ettaro sono 10.000 metri quadrati, questo significa che ha pagato 33 dollari ogni metro quadrato.

circa dieci volte per metro quadro quel che ho pagato io il mio ettaro scarso.

pero` capisco che il panorama e` diverso:

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Zuckerberg ha subito fatto costruire un muro di chilometri, alto 1,80, attorno a questa proprieta` immensa.

(3/4 della Citta` del Vaticano, per rendere l’idea –

e non metto a caso il termine di paragone, naturalmente, considerando che lui e` il papa a vita e senza cardinali della religione terrena che si chiama Facebook).

ma Zuckerberg ha dichiarato di avere fatto tutto a fin di bene…

quando il muro lo costruisce lui, e` ecologico.

Muri di pietra come questo costruiti lungo le strade sono di solito usati per ridurre l’effetto dei rumori. 

. . .

pero` Zuckerberg non ha fatto proprio un buon affare.

su questo terreno che ha comperato una legge del 1850, la Legge Kuleana, conferisce il diritto di uso a diverse decine di famiglie native.

che devono essere molto rumorose, se Zuckerberg sta cercando di costringerle a rinunciare a questi diritti, con le buone o con le cattive.

gli sta facendo causa, in poche e sconsolate parole, per cacciarli dalle LORO terre.

sta soltanto facendo una fatica enorme a individuare chi sono, visto che le successioni ereditarie hanno terribilmente complicato la situazione.

forse dovrebbe fare un gruppo su Facebook

zuckerberg

 . . .

questo post e` scritto con notevole anticipo e alla Nostradamus in vista delle elezioni presidenziali americane del 2020.

non sono sicuro di esserci; e` soltanto un poco meno improbabile da oggi, quando mi e` stata tolta di dosso l’ipotesi di un cancro al fegato che mi stava appollaiata sulla schiena da una decina di giorni.
io comunque mi porto avanti, nella serie Io ve l’avevo detto
la scelta che abbiamo, il massimo di liberta` possibile in questo mondo hawaiano e` tra chi fa i muri ed e` orgoglioso di farli e chi li fa predicando contro chi li fa.

13 risposte a "nessun uomo e` un’isola, tranne Zuckerberg – 51"

  1. aahhha, avevo proprio bisogno di un’ondata di buon sangue…

    ma si`, la tua e` la trama di una telenovela perfetta….

    cosi` dovrebbe andare a finire! 🙂

    ma senza dimenticare che nel caso di Kennedy fu proprio il vice-presidente a farlo fuori, d’accordo con la CIA e con un capro espiatorio filo-comunista perfetto…

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  2. … è proprio la giornata del “mi porto avanti”,
    perfino io sono stata cacciata dal mio torpore 🙂

    M.Zuck. Bill Gates, Steve Jobs …. però… in fondo quel che di male è venuto dalle loro azioni non è colpa loro, no?

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      1. ho aggirato la difficolta` e recuperato tortuosamente il link:

        vediamo se sparisce di nuovo.

        straordinaria ed entusiasmante questa manifestazione romena, contro la legge sulla corruzione, credo…

        la dedico ai miei amici romeni di blog presenti e passati.

        ma figurati se i nostri giornali di un paese mafioso possono dedicare attenzione e informazione a coase cosi` pericolose.

        e neppure manovrate da altri governi…

        davvero commovente: grazie; sei una miniera preziosa…

        e adesso magari mi incanto un poco a guardarmela…

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    1. sei stata piu` discreta del dovuto, quindi il link al tuo post lo metto io: 🙂

      https://mcc43.wordpress.com/2017/02/01/donald-trump-a-vele-spiegate-verso-limpeachment/

      e adesso qualche penna di pavone… 😉

      l’ho scritto anche io, durante la campagna elettorale, che sia Trump sia la Clinton erano due specchietti per le allodole (lei per le cattive condizioni di salute) e che bisognava guardare ai vice-presidenti per rendersi conto dove va l’America.

      naturalmente l’impeachment e` soltanto l’ipotesi piu` blanda: non dimenticherei che gli USA hanno una tradizione abbastanza solida a liquidare fisicamente i presidenti scomodi.

      e` vero che non e` in uso da piu` di trent’anni e che l’attentato a Reagan falli`.

      tuttavia il ciclo del presidente USA eletto negli anni divisibili per 20 e poi ammazzato, potrebbe riprendere;

      Abraham Lincoln, eletto nel 1860, assassinato il 15 aprile 1865,
      James Garfield, eletto nel 1880, assassinato il 2 luglio 1881,
      William McKinley, eletto nel 1900, assassinato il 6 settembre 1901,
      John F. Kennedy, eletto nel 1960, assassinato il 22 novembre 1963.

      attentati fallii:
      Andrew Jackson il 30 gennaio 1835;
      Theodore Roosevelt, il 14 ottobre 1912, dopo avere lasciato la Casa Bianca,
      Franklin Delano Roosevelt, nel febbraio del 1933;
      Harry Truman, il primo novembre 1950
      Richard Nixon, il 14 aprile 1972 e il 22 febbraio 1974: poi venne l’impeachment…
      Gerald Ford il 5 settembre 1975 e il 22 settembre 1975
      Jimmy Carter il 5 maggio 1979
      Ronald Reagan il 30 marzo 1981: rimase ferito, ma si salvo`.
      George H.W. Bush il 13 aprile 1993, pochi mesi dopo la fine del suo mandato.

      alla luce di questa storia, tipicamente americana, ci si potrebbe persino chiedere non “se”, ma “quando”.

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      1. Coi tempi che corrono, questo tuo commento potrebbe finire sotto il controllo della Cia 🙂
        Per la verità, io non mi aspetto per niente un attentato, mi aspetto poco l’impeachment, mi aspetto tantissimo il suo buttare le carte e uscire sbattendo la porta. Fingendo qualche nobile motivo a copertura della non più rimandabile constatazione di non essere all’altezza. Un Potus ha solo da contrattare con i grandi poteri interni, niente potere in più, e lui non sa nemmeno comprenderlo, crede di essere il CEO della Stars&Strips Inc.

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        1. ma dai, magari in questo momento la CIA e` piu` impegnata a tenere sotto controllo Zuckerberg. 🙂 🙂 🙂

          comunque sto dando per scontato che potrei avere qualche difficolta` a rimettere piede negli USA, il che potrebbe essere un bell’handicap per il mio roundtheworld n. 2, quello dei settant’anni 🙂

          ho letto che chi entrera` sara` anche controllato nei suoi social media…

          che lui si dimetta no, lo escludo assolutamente: la principale forza degli idioti e` di non rendersi conto di esserlo.

          non puoi togliere questa inconsapevolezza ad un Trump…

          dicendola tutta, l’impeachment sarebbe politicamente molto imbarazzante e aprirebbe una crisi costituzionale gravissima.

          un attentato islamista sarebbe perfetto, ma forse difficile anche questo.

          e, semplicemente, un infarto teleguidato? ehehe, ovvio che sto soltanto scherzando.

          sono tempi durissimi per l’ironia questi, perche` non si puo` essere ironici senza fingere almeno di essere intelligenti.

          e l’intelligenza deve nasondersi quando il fascismo avanza, perfino quando e` poca, non credi? 😦

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          1. e dai… anche l’idiota quando ha la figlia sveglia, il genero e il figlio che gli dicono di schiodarsi altrimenti i guai diventano grossi. Magari non sbatte la porta come pensavo io, ma un fake-infarto….
            e Pence che giura
            e il paese che prega per l’ex presidente
            e le bionde di famiglia con un capello fuori posto
            solo Brandon nella sua innocenza continuerà a ridere 🙂

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