sulla brexit qualcuno pensava a chissa` quali ribaltoni nel parlamento inglese al momento del voto?
la Corte Costituzionale aveva detto la cosa piu` ovvia del mondo, e cioe` che un referendum consultivo non basta.
occorre una decisione dei rappresentanti del popolo.
bene, adesso il parlamento ha cominciato a votare…
e ha votato a favore della nebbia sulla Manica…
sapete quel detto inglese, quando e` forte? il continente e` isolato.
bene, il parlamento inglese ha votato compattamente a favore dell’isolamento dell’Europa dal loro Regno Unito (al momento).
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(tempi duri per le democrazie ovunque nel mondo, non soltanto in Italia:
quasi ovunque leader autoritari governano in modi dittatoriali di fatto, ma col consenso del popolo – come in ogni dittatura che si rispetti, del resto;
solo in qualche isolato paese occidentale sopravvivono i conflitti politici che sono l’essenza della democrazia e non c’e` un leader che li cancella sotto il suo potere personale:
ma qui sono oscure oligarchie a condurre il gioco.
qui la May, il capo conservatore del governo del Regno Unito, aveva ripescato per l’occasione il principio della «prerogativa reale» di cui gode il governo britannico
restano le magistrature di costituzioni ancora formalmente democratiche a ricordare il rispetto delle regole formali delle democrazie rappresentative, sempre piu` vuote e parruccone).
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insomma il parlamento inglese ha cominciato a votare.
e a votare molto male.
non rispetto all’attesa idiota che dovesse ribaltare il 52% del voto popolare che ha deciso che il Regno Unito se ne vada.
per fortuna, ho sempre detto io, con pochi altri di sinistra come me:
una zavorra e una palla al piede in meno.
male rispetto al 48% che ha votato per restare.
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infatti l’esito del voto alla House of Commons, Camera dei Comuni o dei deputati, e` stato di 498 voti a favore e 114 contrari, su 650 membri.
e aggiungete che i contrari sono i nazionalisti scozzesi soprattutto (56 deputati compattamente contrari), una trentina di laburisti, in dissenso col leader Corbyn, e “la maggioranza dei Liberal Democratici“, che hanno 8 deputati in tutto, per rendere l’idea…, e neppure tutti d’accordo.
devono essersi aggiunti anche rappresentanti dell’Irlanda del Nord, dove l’adesione all’Unione Europea del Regno Unito servi` anche a risolvere la guerra civile strisciante, e a mettere in cantina il problema della riunificazione col resto dell’Irlanda; ma ora la questione si riaprira`.
quindi quel 48% che si sente europeo, fatto di giovani inglesi soprattutto, e` rimasto ampiamente privo di rappresentanza politica.
il voto favorevole alla brexit dimostra con evidenza drammatica la responsabilita` storica dei laburisti inglesi nella sconfitta degli europeisti.
e la loro impossibilita` di rappresentarli.
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(adesso ci aspettiamo soltanto che anche Renzi e la maggioranza del Partito Democratico si dichiarino trumpisti.
i vari De Luca e combriccole affaristiche varie.
del resto il loro reale leader, Marchionne, ha gia` fatto all’istante il salto della quaglia pro Trump.
Renzi e` sempre stata la grossolana imitazione di Berlusconi e si prepara alle sue ipotetiche elezioni anticipate al grido meno tasse per tutti.
date qualche settimana di tempo, e le salmerie seguiranno.
allora la fine delle forze europee democratiche tradizionali sara` completa.
dopo le prossime elezioni francesi e fino alle prossime nostre sara` il Partito Democratico italiano l’unico al governo in Europa e quasi nel mondo a dichiararsi di sinistra.
ma siccome si tratta di un colossale equivoco, dovrebbe risolversi presto.)
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la notizia del primo si` alla brexit del parlamento inglese e` talmente sgradita alla nostra stampa online, che l’ha passata ampiamente sotto silenzio.
anzi, adesso hanno spostato l’obiettivo alla discussione successiva: Camera dei Lord,
ma e` soltanto consultiva,
e condizioni della Brexit,
col destino di 3 milioni e 300.000 europei immigrati nel Regno Unito.
(a proposito, chissa` se mio cugino che vive li` da cinquant’anni e la sua moglie belga, hanno mai preso la cittadinanza inglese…).
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quindi la May e` autorizzata ad aprire le trattative per l’uscita.
la prossima settimana si comincera` a discutere come esattamente, alla House of Commons.
chissa`: forse anche i nostri quotidiani online si daranno una svegliata…
