per uno come me, che si avvicina ai settant’anni, leggere Eugenio Scalfari e` una sofferenza.
perche` ti domandi se e` meglio sopravvivere perdendo di lucidita` senza accorgertene o finire prima, come ben dicevano gli antichi che muor (piu`) giovane chi e` caro agli dei.
sull’ultimo dell’Espresso ecco una delle piu` recenti e degradate esternazioni di un uomo che abbiamo a torto per troppo tempo considerato un esempio di lucido pensiero.
questo articolo di Scalfari, a volerlo chiamare cosi`, e` un crudo e sconsiderato attacco all’ateismo.
forse motivato dalla sua recente familiarita` con papa Bergoglio, chissa`, un modo di sdebitarsi; ma a me pare piuttosto un modo di sputtanarsi.
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il titolo e` della redazione, suppongo; ma forse no:
Atei militanti ecco perché sbagliate.
Un conto è non rispecchiarsi in alcuna religione rivelata. Altro è credere, in modo assoluto e intollerante, nel grande nulla.
se il titolo e` redazionale, serve ad attenuare l’enormita` delle sciocchezze che Scalfari dice dopo.
se e` suo, serve ad attirare il lettore, con una tesi inzialmente soft (!!), che verra` smentita dal corpo dell’articolo.
comunque, vediamo prima di tutto il concetto di ateo militante che viene introdotto nel titolo.
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chi e` l’ateo? direi colui che rifiuta di credere che dio esiste.
non mi piace molto la definizione che da` Scalfari:
L’ateo è una persona che non crede in nessuna divinità, nessun creatore, nessuna potenza spirituale. Dopo la morte, per l’ateo, non c’è che il nulla.
Scalfari confonde in modo addirittura puerile concetti molto diversi:
si puo` pensare che dio esista, ma che non abbia creato il mondo (buddismo);
si puo` credere in dio o nel divino, ma non nell’immortalita` dell’anima (induismo e altre religioni dell’Oriente);
si puo` anche credere in dio o negli dei e pensare che comunque la morte sia la fine della vita umana (paganesimo europeo pre-cristiano).
ma la religione che ha in mente Scalfari e` il piu` provinciale dei cattolicesimi:
manca in lui la veduta ampia, storica e mondiale, della enorme ricchezza delle religioni umane.
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non direi neppure che l’ateo e` colui che crede che dio non esiste.
non si tratta di fede, infatti, ma di una pura e semplice constatazione.
dio certamente non “esiste” allo stesso modo in cui “esistono” tutte le altre cose della natura: non e` per sua natura percepibile ne` verificabile sensibilmente in alcun modo.
esiste come esistono i numeri o le leggi della fisica: come concetto, non come qualcosa di reale.
non so bene se i numeri, le leggi della fisica e dio esistano fuori dalla mente che li pensa.
d’altra parte se dio fosse qualcosa di reale e non di solamente pensato, sarebbe sottoposto alle stesse leggi della natura.
quindi il suo esistere e` di una natura molto particolare.
tale appunto che puo` ammetterla come reale solo chi decide di credere oppure anche crede semplicemente cosi`, perche` gli viene spontaneo.
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ma, siccome anche la natura come la conosciamo esiste solo attraverso la nostra mente, il problema potrebbe essere considerato minore.
non si tratta dunque di dire se dio esiste oppure no, dato che non esiste certamente come esistono le cose ed esiste certamente come esistono i numeri – dal punto di vista di un credente -, e lo stesso dicasi per il regno dei cieli, che nel cielo certamente non sta:
si tratta di capire bene di che cosa si tratta.
comunque e` certamente qualcosa che esiste nella mente di chi fermamente ci crede.
il problema e` dunque la mente dell’uomo credente, non dio.
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dunque l’ateo e` semplicemente chi si rifiuta di credere a qualcosa che non esiste sensibilmente.
che questo rifiuto si colleghi ad un pensiero organico di tipo filosofico o si accontenti di essere vissuto e praticato come consapevolezza elementare e` una variante personale.
non occorre essere filosofi per essere atei, cosi` come non occorre essere teologi per essere credenti.
l’ateismo giustificato filosoficamente assume la stessa dignita` di una religione giustificata teologicamente.
anche se la maggior parte degli atei si guarda bene dal costruire un sistema filosofico per giustificare la propria scelta pratica…
– cosi` come gli aderenti alle religioni si accontentano in genere di praticarle e non si interessano alle speculazioni teologiche.
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da questo punto di vista l’ateo, generalmente, e` un non praticante consapevole e convinto.
tuttavia ci sono atei convinti che sono apparentemente praticanti di qualche religione per opportunismo o per paura.
ci sono anche non praticanti che tuttavia credono, e non praticanti coerenti che non praticano i riti perche` non credono al loro valore.
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a questo punto, sperando di avere un’idea sufficientemente chiara di che cosa sia l’ateo, nelle sue diverse varianti interne, sia nella forma soft che si limita ad un vago agnosticismo, sia nella forma hard in cui l’ateismo e` dichiarato e convinto, ci rimane da spiegare che cosa sia l’ateo militante.
suppongo che l’ateo militante non sia semplicemente l’ateo consapevole; credo che sia, invece, simile al cristiano militante o al testimone di Geova militante e missionario.
l’ateo militante e` uno zelante della sua religione, l’ateismo, che cerca di convincere anche altri di quello in cui crede o meglio non crede.
e` una deformazione soggettiva dell’ateismo, qui particolarmente sconcertante, dato che l’ateismo, religione del NON credere, dovrebbe essere alieno dal proselitismo per sua stessa natura.
variante non troppo positiva, se diventa una forma di fanatismo.
ce ne sono molto pochi, immagino, di atei militanti.
anche se in determinati momenti storici e sotto certi regimi, come quelli comunisti, l’ateismo e` diventato la religione di stato e dunque le forme di imposizione e di indottrinamento sono diventate opprimenti…
pero` l’ateismo e` una religione come altre, se consideriamo la religione un tentativo di dare risposta ai problemi esistenziali; e dunque anche l’ateismo e` sottoposto al rischio del fanatismo.
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dunque, ritornando finalmente a Scalfari, polemizzare con gli atei militanti per criticare l’ateismo che senso ha?
sarebbe come prendersela con i bigotti per criticare il cristianesimo; o con i nazi-islamisti per criticare l’islam: grottesco e puerile.
intendiamoci, e` abbastanza ovvio che anche l’ateismo abbia i suoi teorici, non c’e` nulla di strano, ma questo e` diverso dal concetto di militanza.
e neppure e` strano che un ateo, nelle comuni conversazioni, se si finisce sul tema, difenda il suo modo di vedere le cose, anche senza fare proselitismo (che sarebbe comunque lecito).
ma in genere l’ateo e` abbastanza alieno dal voler fare proseliti, e semmai si augura che altri credenti diventino atei per un percorso loro e soltanto nel loro interesse e se gli va.
una caratteristica essenziale dell’ateismo come atteggiamento religioso, infatti, e` che e` prevalentemente il frutto di una forte scelta personale, almeno quando si sviluppa in ambienti dove e` fortemente disapprovato, in quanto in contrasto con la tradizione.
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ma la definizione di Scalfari serve, piu` che altro, sul piano dialettico, a stabilire fin dall’inizio, nella mente del lettore, una identificazione: ateo significa ateo militante, cioe` fanatico…
ma sotto sotto c’e` qualcosa di piu` insidioso, che in seguito Scalfari sviluppera` apertamente: se sei ateo convinto, allora sei certamente aggressivo e intollerante.
detto questo come premessa, vediamo come polemizza Scalfari, adesso lo cito…
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Gli atei. Non so se è stata mai fatta un’indagine nazionale o internazionale sul loro numero attuale, ma penso che non siano molti.
I semi-atei sono certamente molti di più, ma non possono definirsi tali.
cioe`? gli atei blandi non sono atei?
e dunque togliamo dal conto anche i cattolici che si dichiarano tali, ma non praticano il cristianesimo per niente?
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caro Scalfari, informarsi non e` difficile e parlare senza informarsi non e` bello.
basta digitare su un motore di ricerca ed avrai subito le tue risposte.
di ricerche sul numero degli atei ne sono state fatte parecchie; i dati ci sono, per esempio qui:
https://it.wikipedia.org/wiki/Demografia_dell%27ateismo
Di Marekich – atheist-symbol.info
(now defunct, archived version)
https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=21698445
Gli atei che si definiscono tali stanno in un numero di soggetti che va dal 2% al 13% della popolazione mondiale, mentre la percentuale delle persone prive di una qualsiasi fede religiosa (agnostici) va da un ulteriore 10% al 23% della popolazione del mondo.
Diversi sondaggi sono stati condotti dalla Gallup International; dalla ricerca svolta nel 2012 in 57 paesi risulta che il 13% degli intervistati si sono dichiarati atei convinti e il 23% si sono dichiarati agnostici (la stessa ricerca nel 2014 su 65 paesi ha dato una percentuale di un 11% per gli atei convinti e un 22% per gli agnostici).
Nella penisola scandinava, in Repubblica Ceca, nei Paesi Bassi, in Asia orientale e in particolare in Cina, gli atei e gli agnostici in genere risultano essere la maggioranza.
Della popolazione globale di atei e agnostici registrata, il 76% risiede in Asia e in Oceania, mentre la restante parte risiede in Europa (12%), in Nordamerica (5%), nell’America Latina e nella zona dei Caraibi (4%), nell’Africa subsahariana (2%), nel Medio Oriente e in Nordafrica (meno dell’1%).
Nel continente africano e nei paesi dell’America meridionale gli atei sono in genere ovunque meno del 10%.
Secondo il Pew Research Center nel 2012, su uno studio globale condotto su 230 paesi e territori, il 16% della popolazione mondiale non segue alcuna religione, contro l’84% di credenti e/o praticanti.
dunque le indagini sono molto varie nell’indicare la consistenza del fenomeno, dato che si tratta di convinzioni intime difficilmente classificabili con rigore, ma se parliamo di ateismo pratico senza particolari approfondimenti si va da un minimo del 12% ad un massimo del 36% della popolazione mondiale.
in sostanza l’ateismo e` sicuramente la terza religione del mondo, ma potrebbe persino essere la prima.
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non male per una religione cosi` recente e cosi` disapprovata, e anche perseguitata.
ed e` anche interessante osservare la sua distribuzione geografica: l’ateismo e` l’atteggiamento religioso prevalente e maggioritario nelle aree del mondo socialmente e culturalmente piu` dinamiche.
le religioni costituite hanno dalla loro la forza enorme delle tradizioni, degli apparati di culto e una immane potenza economica.
ma l’ateismo e` di fatto la religione prevalente del nostro tempo.
pur se combattuto in tutti i modi.
l’ateismo sembra inoltre organicamente collegato alla democrazia, tanto e` vero che ogni forma di attacco alla democrazia si fonda sulla rivalutazione di una qualche religione tradizionale.
le altre religioni sono infatti, per loro natura identitarie e dunque divisive: servono principalmente a distinguere diversi gruppi umani fa loro.
l’ateismo ha la caratteristica opposta: non ha nessuna forma di fede particolare, quindi risulta inclusivo.
l’ateismo e` l’atteggiamento religioso migliore per opporsi alle discriminazioni etniche e culturali e favorisce l’universalismo.
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secondo i calcoli pubblicati dall’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, UARR, i numeri (indicativi) degli aderenti alle varie religioni nel mondo, riferiti ad una popolazione ancora di circa 6 miliardi di umani, sono questi (le percentuali sono riferite alla popolazione mondiale):
Cristiani: 2 miliardi – 33%
di cui:
Cattolici: 1 miliardo circa – 17,5%
Protestanti: 350 milioni – 5,6%
Ortodossi: 200 milioni – 3,6%
Anglicani: 80 milioni – 1,3%
Altri: 300 milioni – 5%
Musulmani: 1 miliardo 200 milioni – 20%
di cui:
Sunniti: 1 miliardo circa [quasi come i cattolici] – 16,3%
Sciiti : 170 milioni – 2,8%
Altri: 16 milioni 0,2%
Atei e non religiosi: 920 milioni – 15,2%
Induisti: 550 milioni – 9,1%
Seguaci delle religioni cinesi (confucianesimo e taoismo): 385 milioni – 6,4%
Buddhisti: 360 milioni – 6%
Seguaci delle religioni etniche: 230 milioni – 3,8%
Seguaci delle nuove religioni: 100 milioni – 1,7%
Sikh: 25 milioni
Ebrei: 15 milioni
Seguaci dello spiritismo: 12 milioni – 0,2%
Altri: 275 milioni – 4,5%
TOTALE 6.055.049.000
percentuale delle persone che dichiarano di non essere credenti nei diversi paesi europei
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e in Italia?
L’istituto di ricerca Gallup nel suo studio “Global Index of Religion and Atheism” del 2012 rivela che il 73% degli italiani si ritiene una persona in qualche modo religiosa, mentre il 15% si dichiara non religiosa e l’8% si dichiara ateo.
l’Italia e` uno dei paesi piu` credenti del mondo, come la Romania e la Polonia; e` piu` laica perfino la Turchia; non bastasse l’istituo Gallup a dirlo, basterebbero le immaginette di Padre Pio a dimostrarlo, diffuse ovunque.
e tuttavia anche qui il 23% della popolazione si dichiara non credente.
(anche togliendo adesso Scalfari col suo enorme peso di condizionamento dell’opinione pubblica, il risultato non cambia).
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agli altri argomenti di Scalfari rispondero` in qualche prossimo post.
uno pero` e` troppo gustoso: devo proprio citare la frase che conclude l’articolo di Scalfari:
Mi spiace che gli atei ricordino lo scimpanzé dal quale la nostra specie proviene.
ovviamente solo una persona totalmente disinformata puo` ritenere che la specie umana provenga dagli scimpanze` e non da un antenato comune alle due specie, che si divisero 7 milioni di anni fa.
ma, ignoranza a parte, come si permette Scalfari di insultare milioni di italiani atei?
e, soprattutto, lo fa come puro delirio senile, oppure c’e` una logica in questo attacco?
C’è da dire che un minimo di razionalità farebbe bene al mondo liberato dai fossili religiosi del passato che come giustamente dici, sono per loro natura, di supporto ideologico ad ogni attacco alle democrazie.
Anche l’ateo, nonostante Scalfari, assapora….
620
ASSAPORO
Neri universi
Senza alberi né fiori,
Quiete fredda di millenni infiniti
Vuota di carezze e pensieri.
Assaporo grato
Il sorso del mio tempo.
Nulla è altro… ( con questo divento militante….)
595
LEGGI
Le leggi di natura
Sono fuori e dentro l’uomo
Sono l’universo.
Nulla è diverso.
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chissa` se il pluriverso
o multiverso o onniverso
o come verso
vogliamo chiamarlo
dall’universo
e` poi diverso.
🙂 🙂 🙂
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pero` ammettilo: la 620 l’hai scritta per l’occasione.
o almeno il suo ultimo verso.
e sia maledetta la rima! 🙂
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Non posso ammettere ciò che non è …..dato che sono ora a 675.
Capisci che con 675 un aggancio ai tuoi temi , che sono spesso miei, non posso non trovarlo….
Credente no…stupito si.
488
TERRA
Terra,
Globo che gira vorticosamente
Intorno ad un sole incandescente,
E noi sopra, vivi.
Da non crederci…
Ed io qui a mangiare,
Con la buccia, ben lavata s’intende,
Una mela croccante,
Mentre Nicolò morde
La chitarra col distorsore
Che lo sentono fino in piazza.
Da non crederci…
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bella bella, anche questa.
ma qui la faccenda sta diventando maledettamente seria, per non dire drammatica:
(con questo divento militante….) l’hai davvero scritto PRIMA che io scrivessi il post sull’ateismo militante?
dimmi di no, dimmi che e` un’aggiunta estemporanea dell’ultimo momento nel commento, ti prego… 😉 😉 😉
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Era un commento aggiunto tra parentesi per entrare nel tuo post…sarebbe davvero troppo!
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eh si`! 🙂
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