sembra incredibile, ma a due settimane esatte dalle elezioni politiche tedesche le trattative per il nuovo governo in Germania non sono ancora iniziate: infatti si annunciano molto difficoltose e forse si sta aspettando che le tensioni decantino.
la Merkel deve fare il miracolo politico di mettere d’accordo la destra classica dei Liberali libertari e liberisti, col centro dei Verdi, antitetico del tutto su molte questioni: l’immigrazione, ma anche l’Europa, e poi la tutela ambientale, alla quale i Liberali non sono poi troppo sensibili.
. . .
ma i suoi primi problemi la Merkel li ha in casa, col partito fratello bavarese della CSU.
il contrasto e` sull’immigrazione, e proprio oggi si tiene un incontro a porte chiuse per provare a definire una piattaforma comune, prima di andare a trattare con gli altri.
la Merkel e` protestante, figlia di un pastore luterano: la sua posizione sugli immigrati (un milione e seicentomila profughi in due anni) e` stata anche una scelta etica cristiana, fatta senza guardare ai sondaggi, che anche qui mostrano tensioni e difficolta` di accettazione.
anche se poi nessuno fa del razzismo becero come in Italia: neppure la destra dell’Alternative fuer Deutschland, troppo calunniata da noi.
l’altro partito democristiano, la CSU bavarese, esprime invece l’anima cattolica della regione, e il suo cristianesimo e` formale, tradizionalista, identitario, fatto di riti barocchi, e molto lontano da papa Francesco: e vuole fissare delle quote massime.
ci sara` una trattativa?
no: la CSU ha detto che la sua posizione sul tema non e` negoziabile.
forse la Merkel fara` la piega; non pare abbia altra scelta.
ma poi dovra` vedersela con i Verdi ce sono su posizioni alquanto diverse.
. . .
il segretario dei Verdi, un turco nato in Germania (ius soli senza discussioni, qui), potrebbe essere il nuovo ministro degli esteri, se si fara` la coalizione Giamaica: nera, gialla e verde.
ma Erdogan ha gia` iniziato un fuoco di sbarramento, dichiarando che, se sara` lui, si rifiutera` di riceverlo, e Ozdemir per parte sua ha gia` dichiarato che blocchera` le trattative per l’ingresso della Turchia nell’Unione Europea: vive da un anno sotto protezione della polizia, da quando ha votato, assieme alla maggioranza del parlamento tedesco, il riconoscimento del genocidio armeno.
un turco democratico sara`, per non dire che e` gia`, il piu` sicuro nemico di Erdogan, e la sua scelta avrebbe un grande valore simbolico per i 3 milioni di turchi che vivono in Germania.
e che sono oramai una specie di sesto partito non ufficiale, col quale Erdogan interviene pesantemente da tempo nella vita politica interna tedesca.
. . .
scommettere sulla riuscita della Merkel e` difficile: su qualche quotidiano escono i primi sondaggi strumentali per dire che molti elettori vorrebbero rifare le elezioni, e da quanto si sente in giro pare che sia davvero cosi`.
ma che cosa risolverebbero le elezioni? segnerebbero certamente l’uscita della Merkel dalla scena politica, ma non credo che risolverebbero i problemi politici della Germania: i risultati non potrebbero cambiare un granche`, ma in compenso avvierebbero una fase di instabilita` dagli esiti imprevedibili.
e per sostituire la Merkel senza elezioni servirebbe una coalizione del tutto inverosimile di tutti gli altri partiti tradizionali.
dunque aspettiamoci mesi di trattative; e incrociamo le dita che la Germania non abbia imboccato la strada di Weimar.
Una risposta a "verso l’instabilita` politica tedesca? – 367"