il quarto piccolo terremoto, e le fiamme a Tremosine – 387

ieri il quarto piccolo terremoto del terzo grado in quattro mesi, attorno alla zona in cui abito (Valsabbia).

gia` colpita da uno terremoto abbastanza forte e mirato circa dieci anni fa, quando io me ne stavo ancora bellamente in Germania.

quest’ultimo aveva l’epicentro a Nago di Torbole, subito ad est della punta nord del lago di Garda, ma l’hanno sentito bene anche  non troppo lontano da qui.

io invece nulla, neppure stavolta.

. . .

continuano gli incendi nei monti qui dietro, invece, ad una quindicina di km in linea d’aria verso nord-est, nella valle di Bondo, a Tremosine.

ecco la valle bellissima, che sale verso Tremalzo, alle spalle di Vesio, devastata.

il piromane ha atteso la forza del vento di questo autunno splendidamente e tragicamente asciutto.

Incendio-Tremosine-696x348

. . .

per anni in quei luoghi ho fatto le vacanze, quando i miei primi due figli erano ancora bambini e la terza doveva ancora arrivare.

mi inferocisce sapere che centinaia di ettari di bosco meraviglioso stanno andando distrutti.

e fa ancora piu` male sapere che l’incendio e` doloso…

servirebbe l’ergastolo per chi appicca questi fuochi.

. . .

anche quarant’anni fa scoppiavano a volte degli incendi, pure dolosi, tra quei boschi che si affacciano sul lago di Garda, ma ci si leggeva uno scopo: costruire su aree devastate dalle fiamme diventava piu` facile.

oggi perfino questo barlume di logica forsennata manca: c’e` in giro chi brucia per una cupa follia, come chi uccide la donna che lo lascia o il vicino di casa che gli da` fastidio.

mi fa sempre piu` paura il mondo, forse lo conosco sempre meglio.

. . .

brucia il Piemonte, intanto, come la California, come il Portogallo.

segnali, segnali, segnali:

a me ritornano in mente letture adolescenti:

6, 12 Quando l’Agnello aprì il sesto sigillo, vi fu un violento terremoto.
Il sole divenne nero come un sacco di crine, la luna diventò tutta simile a sangue, 13le stelle del cielo si abbatterono sopra la terra, come un albero di fichi, sbattuto dalla bufera, lascia cadere i frutti non ancora maturi.
14Il cielo si ritirò come un rotolo che si avvolge, e tutti i monti e le isole furono smossi dal loro posto.
15Allora i re della terra e i grandi, i comandanti, i ricchi e i potenti, e infine ogni uomo, schiavo o libero, si nascosero tutti nelle caverne e fra le rupi dei monti; 16e dicevano ai monti e alle rupi:
“Cadete sopra di noi e nascondeteci dalla faccia di Colui che siede sul trono e dall’ira dell’Agnello, 17 perché è venuto il grande giorno della loro ira, e chi può resistervi?».

8, Il primo [angelo] suonò la tromba: grandine e fuoco, mescolati a sangue, scrosciarono sulla terra.
Un terzo della terra andò bruciato, un terzo degli alberi andò bruciato e ogni erba verde andò bruciata.

11, 13  In quello stesso momento ci fu un grande terremoto, che fece crollare un decimo della città: perirono in quel terremoto settemila persone; i superstiti, presi da terrore, davano gloria al Dio del cielo.

Rivelazione di Giovanni

. . .

e` ben antica questa paura, e` radicata nei secoli.

paura della natura, paura degli uomini che odiano la natura.


2 risposte a "il quarto piccolo terremoto, e le fiamme a Tremosine – 387"

  1. Sono mesi che non piove e questa è forse la causa prima, strutturale, di tanto danno, imbecillità criminale a parte.
    Danno per danno viene un parallelo con la distruzione totale delle città siriane…gli scheletri di case fanno il paio con gli scheletri degli alberi distrutti.

    56
    INCENDIO

    L’incendio oscura il cielo
    E copre ogni ambito di nero.

    Ora la morte ha fermato ogni passo
    E riempito di vuoto
    Lo spazio, i nidi e le tane.

    Finito è il brulicare delle vite.

    L’acre penetra gli occhi
    Alla vista dei monconi arsi
    E della nebbia di fumo.

    Il corvo attraversa alto,
    Si allontana dal lugubre deserto
    Gracchiando rabbia e livore.

    "Mi piace"

    1. il passaggio ad un clima di tipo sahariano e` palesemente iniziato.

      abbiamo oramai il clima della Tunisia, o forse anche peggio, perche` l’ultima volta che ci andai, nelle vacanze di natale del 2003, all’interno trovai la neve a 600 metri d’altezza.

      non avevamo messo nel conto che le piante non si sarebbero semplicmente seccate, ma avrebbero anche preso facilmente fuoco, prima di morire.

      gli incendi accelerano a loro volta l’effetto serra aumentando la CO2 e il riscaldamento globale.

      forse solanto l’incendio contemporaneo di tutte le foreste residue della Terra produrrebbe tali nuvole di fumo da contrastare il global warming e buttarci in una improvvisa glaciazione.

      tutto sta diventando possibile, una volta rotto l’equilibrio.

      "Mi piace"

Scrivi una risposta a silvano Cancella risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.