ho letto queste riflessioni casualmente, ed appartengono certamente ad una specie di letteratura minore, giusto a meta` strada fra la psicologia spicciola senza basi scientifiche e la banale rimasticatura di luoghi comuni.
e tuttavia mi pare che colgano qualche brandello di verita` sulla quale non e` inutile riflettere, anche facendo la tara di qualche evidente e forzata esagerazione.
offro questi spunti ai solitari, come me, che certamente sono tra i lettori di blog in percentuale maggiore che nella realta` comune.
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tutti conosciamo qualcuno che preferisce stare da solo la maggior parte del tempo, o forse siamo noi stessi quel qualcuno.
molto spesso i solitari vengono etichettati come timidi, arroganti o ostili, e altrettanto spesso chi ama la solitudine vive questa sua condizione con un residuo senso di colpa, come se dovesse vergognarsene.
vediamo come superarlo e diamoci qualche motivo per andare invece orgogliosi della nostra solitudine.
e a chi, invece non e` solitario per natura, diamo qualche chiave di lettura in piu` per capire meglio quegli esseri strani che sono gli introversi, che parlano piu` volentieri con se stessi.
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Le persone che preferiscono la propria compagnia a quella altrui, preferiscono semplicemente restare sole con i loro pensieri piuttosto che sprecare tempo ed energie socializzando con attivita` che ritengono inutili e banali.
Sono certamente dotate di una particolare sensibilità e alcuni tratti della loro personalità le distinguono:
1 – SONO EMOZIONALMENTE FORTI
Trascorrendo del tempo con i propri pensieri e sentimenti sono state aiutate a mettersi in contatto con se stessi, ad imparare come identificare le proprie emozioni e come esprimere quelle sensazioni. Di conseguenza spesso hanno una notevole forza emotiva. La figura dell’eremita, col fascino che la circonda nelle piu` varie culture umane, sviluppa e sintetizza al massimo grado queste qualita` agli occhi degli altri e ne diventa la personificazione stessa.
2 – SONO APERTE A NUOVE SCOPERTE
Anche se farebbero qualsiasi cosa per evitare le persone e i modi di socializzazione comuni, amano sperimentare cose nuove. Hanno una mente sempre aperta a idee nuove, ma preferiscono fare tutto secondo i propri tempi e a modo loro.
3 – HANNO UN LATO EMPATICO FORTEMENTE SVILUPPATO
Scoprendo la loro vera natura e entrando in contatto con le più intime emozioni proprie, hanno sviluppato una grande capacita` di vedere ciò che gli altri provano, possono percepirlo e questo ha sviluppato in loro la compassione.
4 – ACCETTANO LE LORO IMPERFEZIONI
Non sono ossessionate dal proprio aspetto e a loro neppure importa di risultare simpatiche. Sanno di avere anche delle imperfezioni, ed anzi a volte e` anche questa consapevolezza precisa che li induce a non voler imporre la loro presenza ad altri. Comunque, coloro che non sanno o non vogliono accettarli per come sono, non sono i benvenuti nelle loro vite; gli altri, si`.
5 – AMANO LE CONVERSAZIONI INTELLIGENTI
Apprezzano il proprio tempo. Questo è esattamente il motivo per cui sono molto esigenti quando devono decidere con chi interagire. Le chiacchiere banali sono completamente fuori questione. Amano le menti intelligenti e le persone che sanno come fare l’amore con le loro menti curiose.
6 – HANNO FORTI E IMPORTANTI VALORI
Si prendono il tempo per pensare criticamente a ciò che li circonda, e quindi hanno anche un senso preciso di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Vivono secondo il loro sistema di valori, che spesso risulta altamente sviluppato.
7 – SONO MOLTO INTUITIVE
La loro intuizione si e` molto sviluppata attraverso l’introspezione. Hanno una specie di voce interiore che li aiuta nei vari momenti della vita.
8 – SONO INDIPENDENTI
Non si legano a un altro essere umano per diventare un partner codipendente. Non hanno bisogno di altri per sopravvivere, scelgono di stare con se stessi, perché vogliono, e se condividono alcuni momenti con altri e` perche` lo vogliono.
9 – CONOSCONO L’IMPORTANZA DELL’AMORE DI SE`
Sanno che la cosa più importante nella vita è l’amore di sé, inteso come arte della crescita interiore: sono abbastanza forti per guardarsi dentro e scoprire cosa c’è veramente.
10 – CERCANO IL VERO AMORE
Non si accontentano di qualcuno mediocre e banale. Non direbbero mai di sì ad una relazione che semplicemente non li aiuta a crescere. E mentre molte delle persone comuni temono la solitudine, loro non si preoccupano di rimanere sole finché non arriva la persona giusta, ammesso poi che arrivi davvero.
11 – SONO ESTREMAMENTE FEDELI
Solo perché preferiscono trascorrere il proprio tempo da sole, ciò non significa che odino stare in mezzo agli altri. Anzi hanno particolarmente a cuore le proprie relazioni, proprio perche` sono rare, e siccome le valutano con attenzione prima di sceglierle, possono essere fedeli dal punto di vista affettivo fino alla tomba.
12 – SONO CORAGGIOSE
Possiedono una sicurezza e un coraggio superiori al normale. Affrontano le difficoltà, non hanno paura di difendersi.
13 – DANNO UN SENSO AL LORO TEMPO
Sanno esattamente quanto sia importante il tempo. Prendono molto sul serio il loro tempo, ma rispettano e apprezzano anche il tempo degli altri.
14 – AFFRONTANO CON DECISIONE I PROBLEMI
Nelle situazioni difficili e tese, danno il meglio. Sono molto razionali e calme quando si tratta di una situazione problematica. Grazie alla maggiore consapevolezza e capacità di concentrazione, possono vedere molto più chiaramente di altri e affrontare ogni problema con mente molto più chiara e razionale.
15 – IRRADIANO GENTILEZZA E PASSIONE PER LA VITA
Sono persone positive e irradiano quasi la passione per la vita.
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liberamente tratto da Giorno dopo Giorno.
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a ciascuno valutare fino a che punto queste caratteristiche sono davvero proprie delle persone solitarie, sia che si senta di farne parte sia che si riconosca invece fra gli amanti della compagnia o della folla.
la solitudine e` come una capacita` artistica innata, ma puo` diventare un percorso di autoformazione prezioso.
non troppo lontano da casa mia, basta semplicemente spostarsi seguendo un sentiero a piedi per 4 o 5 km sul versante meno abitato del monte, un’antica grotta ha ospitato un eremita per anni e fino a un paio di decenni fa: i locali la chiamano el bues del Bruner, e di quell’uomo si parla ancora, evidentemente la sua scelta ha colpito molto l’immaginazione popolare.
infatti la figura dell’eremita, come accennavo sopra, sintetizza nella forma piu` evidente la solitudine vissuta come risorsa interiore, e non necessariamente ne` sempre in una chiave confessionale: un modello anche per chi non riesce o non vuole praticarla.
Anni fa a Creta, nel sud dell’isola, cioè la parte meno turisticizzata e popolata, ho conosciuto due persone ormai intorno ai 60 anni un olandese, lei ed un tedesco. Vivevano praticamente avendone “in abbondanza” su una spiaggia remota ed isolata bellissima in tre grotte! Cioè si permettevano il lusso di averne una per l’estate, una un pò più alta e riparata per l’inverno (lì c’è un vento perenne continuo importante) ed infine una per le attività ed il ricevimento di quei pochi che passavano di lì. Erano sorridenti e allegri anche se l’aspetto emaciato e secco non metteva bene. In pratica vendevano collanine e carabattole ma solo lì per chi ci passava… Una scelta dura dove fra il dire ed il fare c’è una pratica di vita pesante per mangiare e curarsi con gli acciacchi ovvi di chi dorme sulla nuda pietra con solo alcuni stracci per materasso. Tuttavia resistevano, pur avendo tagliato i ponti con parenti, amici e scelto l’isolamento, un caso davvero speciale di autismo sociale
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perche` autismo?
un esempio notevole di semi-eremitaggio di coppia, invece.
quanto alla rottura dei rapporti sociali, non sai quanto mi tocchi la tua ultia frase, dato che a me in famiglia e` toccato subirla questa scelta, invece; e quando una persona che ti era cara fa una scelta cosi` estrema, ti infligge comunque sempre una ferita.
ecco, questo e` l’altro aspetto che non ho toccato nel post, anche perche` li` in fondo mi sono occupato di una propensione alla solitudine meno estremizzata…
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non allungo perchè per me pessimo momento, dato che mi sto separando da compagna, ma i dolori fortificano…. forse, ciao
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oh cavoli, io ci sono passato trent’anni fa esatti: giusto in questi giorni esordivamo dal giudice; e` stata una cosa tremenda, considerando che e` sfociata in una denuncia penale, finita (bene) soltanto in Cassazione e conclusa del tutto in tutti i suoi strascichi soltanto 15 anni dopo, giusto ancora di questi giorni, pensa un po’.
sono sicuro che il mio sia stato un caso limite che non puo` ripetersi; pero` mi ha fatto attraversare i momenti peggiori della mia vita.
fortifica? non so, semmai solo se sei gia` forte e io pensavo di esserlo, ma ho rischiato di crollare completamente.
quindi un abbraccio solidale e partecipe senza entrare nel merito, che non serve. forse a un’eta` piu` matura si puo` reggere meglio, non so.
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