perche` accontentarsi di contemplare il lento incedere della catastrofe alla quale ci sta portando il dissonante e stonato duetto giallo-verde?
tiriamoci su il morale e diamo almeno un’occhiata alla Leopolda di Renzi, il geniale artefice di questa situazione, quello che ha voluto questo governo, per mangiare i pop corn seduto in platea, dopo aver messo il veto ad un governo con i 5Stelle che ci avrebbe risparmiato la miseria dei patemi d’animo in cui stiamo vivendo, ma che nessuno dei demokrat voleva del resto davvero – a parte Emiliano.
un partito di fighetti a vocazione maggioritaria, che volete farci: o governano loro dall’alto del meno che 10% di consenso reale, grazie a qualche legge elettorale farabutta che da Veltroni in poi hanno sempre votato in questi anni, oppure che vada pure a puttane il paese…
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dall’alto della Leopolda, che a me ricorda i titolo delle commedie sexi, per non dire semipornografiche, degli anni Settanta (maledetta eta`!), ecco la ricetta economica di Renzi, la sua contro-manovra.
e vale la pena di guardarsela, ;a Leopolda, se si vuole capire meglio perche` da Renzi, la padella, siamo cauti nella brace, ma siamo sempre sul forno acceso.
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intanto la contro (?) manovra di Renzi prevede un deficit al 2,1% anziche` al 2,4%.
dunque e` a sua volta fuori dai patti che Renzi, non altri, aveva preso con l’Unione Europea, che prevedevano l’1,5%, non altro; e allora forse il fatto che siano degli altri a violare questi patti e` perfino meno odioso che sia lui a proporre di infischiarsene.
che poi la differenza tra la proposta di finanziara di Renzi e quella della coppia malefica che ci governa sia dello 0,3%, ricorda irresistibilmente una vecchia battuta di renzi, che diceva di non impiccarsi a qualche 0 virgola per cento.
a allo 0,3% si`? va be` che qui si tratta di impiccare degli altri…
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a questo punto occorre analizzare in che modo alternativo a quello giallo-verde farebbe il suo deficit Renzi, ma il discorso diventa un po’ tecnico e forse i lettori sono gia` fuggiti.
quindi, prima aggiungo una brevissima divagazione, sperando di trattenerne ancora alcuni:
noi siamo dentro una moneta unica assieme ad altri 18 paesi dell’Unione Europea.
il fatto che questi altri paesi si preoccupino di come gestisce il govdrno italiano la politica econoica del paese non e` strano, e` normale: le nostre scelte influiscono sul valore della moneta che e` anche la loro.
stare dentro una moneta condivisa significa dunque condividere queste scelte; se non si vogliono condividere, si esce.
TUTTI gli altri 18 paesi, anche quelli governati dai sovranisti, anzi soprattutto loro, vedano la politica economica di questo governo come sbagliata, ed anzi sono soprattutto i cosidetti partiti fratelli europei dei nostri al governo che strepitano per fermarci prima che facciamo danno, e diverse destre europee ci danno oramai per persi, dopo Berlusconi, Renzi e questi qua, e premono per buttarci fuori, a fare compagnia a Serbia e Turchia…
possibile che siano tutti cosi` autolesionisti oppure stupidi da non accorgersi delle meraviglie preparate da questo governo?
perche` mai dovrebbero opporsi ad una politica che ci rimette in piedi, quando avrebbero anche loro da guadagnarci?
e possibile che economisti del livello di Bagnai e Borghi siano ben piu` capaci di analizzare la situazione e di adottare i rimedi migliori del fior fiore degli econoisti europei, anzi mondiali (e del fior fiore degli econoisti veri che abbiamo anche noi)?
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leggersi anche le considerazioni che fa Moody’s sulla nostra situazione economica nel declassare le prospettive del nostro debito sovrano 9l’inica cosa davvero sovrana che ci e` rimasta…):
e` certmente il punto di vista della finanza, ed un’analisi condotta dal punto di vista degli interessi di chi specula sul debito degli stati, ma questo non vuol dire che questi diano dei consigli sbagliati, dal loro punto di vista, ai loro clienti: in fondo stanno consigliandogli come investire i loro soldi.
se le prospettive dell’Italia giallo-verde (di rancore e rabbia, suppongo), istituzioni serie di rating, cioe` che valutano dove e` eglio investire, direbbero ai loro clienti: precipitatevi ad investire in Italia, le prospettive di guadagno sono favolose…
le agenzie di rantig sbagliano? indubbiamente, sono umane anche loro; ma supporre che sbaglino per partito preso e` abbastanza idiota.
se dicono agli investitori: andate cauti ad investire in Italia, anche se il paese e` solido e non tutto e` perduto, hanno le loro buone ragioni; e se mentissero per partito preso, la smentita dei fatti colpirebbe la loro credibilita` e rappresenterebbe un bel danno per loro, per primi.
quindi, consapevoli della funzione che svolgono, e anche da un punto di vista critico rispetto alle loro esigenze, dobbiamo prendere le loro previsioni sul serio.
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ed ecco, per qualche eroico superstite lettore potenziale la mia analisi sommaria della contro-manovra di Renzi, come la descrive Repubblica, in un articolo piuttosto ironico verso questo protagonista di un impossibile Ritorno al futuro, ma non critica davvero sulla sostanza, come saro` io:
(e criticare sulla sostanza non significa affatto demolire per partito preso):
Ridurre il deficit nominale al 2,1% nel 2019, all’1,8% nel 2020 e all’1,5% nel 2021.
Renzi vorrebbe l’abolizione totale dell’imposta di registro, che costerebbe 4,8 miliardi, la meta` del reddito di cittadinanza – e dai con la lotta demagogica alle tasse…; comunque e` una proposta migliore della flat tax, perche` stimolerebbe il mercato imobiliare soprattutto.
cancellazione totale dell’Irap, l’imposta regionale sulle attivita` produttive, calcolata sul fatturato, istituita da Prodi nel 1997, e gestita dalla Regioni per il 90% per finanziare il servizio sanitario: costo 13,8 miliardi nel 2020; subentrerebbe lo stato a sostenere 1uel 30% di spesa sanitaria finanziato cosi`?
siamo comunque, con questa isuyra e con la precedente sempre nel campo del sostegno finanziario ai ricchi, dove Renzi e` maestro.
bella stessa categooria inseriamo il recupero dei tagli fatti ad Ace (Agenzia di credito per l’esportazione), Ecobonus, Iri…
riapertura del Progetto Casa Italia, per mettere in sicurezza le zone sismiche: tema da approfondire e forse collegato ad uno stanziamento una tantum di 4 miliardi per finanziare le opere di salvaguardia nel settore idrogeologico e dell’edilizia scolastica: bene, o forse benissimo, anche se lo stanziamento e` limitato.
l’istituzione di un assegno universale per i figli, anche per i lavoratori autonomi e incapienti che inciderebbe per 9 miliardi: bene e male, e mi spiego meglio subito dopo.
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la linea generale della proposta di Renzi continua, come per gli 80 euro, ad assumere come punto di riferimento la classe media, lasciando al suo destino la parte crescente di popolazione italiana che versa in condizioni di poverta`.
e` una linea politica profondamente sbagliata, che e` la premessa dei successi elettorali delle due diverse destre che fingono di farsene carico.
se la sinistra non riprende la tutela di questa parte della popolazione, che era la sua base elettorale, e` votata al suicidio, dato che la media borghesia benestante preferisce farsi difendere dai partiti di destra classici.
nel concreto occorre certamente difendere la natalita` declinante e l’idea di un assegno universale per i figli e` ottima, ma occorre metterla in contrapposizione con gli 80 euro, non col salario di cittadinanza, che dovrebbe essere anzi una parola d’ordine di una moderna sinistra.
Renzi avrebbe dovuto istituire questo assegno universale figli INVECE degli 80 euro dati a pioggia.
e il salario di cittadinanza dovrebbe essere introdotto a cominicare da chi e` disposto a trasferirsi nelle zone di forte declino demografico, in collegamento con un progetto di recupero del territorio.
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piu` in generale ancora: qualunque politica sociale, e questo vale sia per la Leopolda sia per i giallo-verdi, c’e` un modo solo per finanziare una seria politica sociale, ed e` quello consigliato anche da Moody’s: lasciare aumentare l’IVA, soprattutto sui prodotti di lusso, o selettivamente, ad esempio, colpendo con forti aumenti i prodotti con forte contenuto di zuccheri, come propongono i dietologi.
giustizia fiscale significa questo.
se Renzi fosse in grado di proporre un diverso contratto di governo con i 5Stelle in cui lui ci mette l’assegno universale figli al posto degli 80 euro e loro il LAVORO di cittadinanza, finanziandolo entrambi con l’aumento selettivo dell’IVA, io mi tapperei l’una e l’altra narice e potrei perfino appoggiarli.