dieci anni di una delusione chiamata Obama – 401

il primo martedi` di novembre di dieci anni fa veniva eletto presidente degli USA Barack Obama, tra grandi speranze, credo dovute soprattutto alla sovrapposizione sulla sua figura dell’eco delle speranze ammazzate degli anni Sessanta: i due Kennedy e Luther King.

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mi rileggo e mi critico per averci creduto:
https://corpus0blog.wordpress.com/2018/11/07/un-blogger-di-nome-obama-5-novembre-2008-cor-pus-209-221-898/

il primo martedi` del novembre 2018 vede una mezza vittoria (perche` e` cosi` che si chiama, anche, una mezza sconfitta) dell’orrendo, impresentabile Trump, leader della irriducibile america profonda dei cowboy.

. . .

il passato non ritorna: del resto oggi sono 101 anni esatti dalla rivoluzione bolscevica di ottobre in Russia.

il rileggermi e` utile per capire che periodo semplicemente enorme siano dieci anni: 3.652 giorni che scavano la roccia del tempo; e in fondo 36.520 giorni non fa piu` neppure una grande differenza…

ero ancora in Germania e quella domenica, di notte, venne messa una bomba al consolato dove lavoravo (ma fortunatamente non proprio davanti al mio ufficio, che era in una dependance): fatto che rimase del tutto sconosciuto sia in Italia sia in Germania, grazie al silenzio quasi totale dei media; pensavo di restarci ancora quattro anni, come da contratto: non era ancora uscita la circolare nazionale che riduceva la durata del mandato a sette anni per chi era nella mia situazione e mi mandava a casa con due anni di anticipo; arrivo` l’anno dopo: peccato che al mondo ci fossi soltanto io in quella situazione…

quella bomba era un segnale forte, ma non era chiaro chi volevano colpire; pero` certamente chi doveva capire il messaggio aveva la possibilita` di capire…

e fu una bomba che dissesto` indirettamente anche altri aspetti della mia vita, a cominciare dal blog, che allora ne era davvero un elemento importante per la mia convinzione stupida che fosse davvero uno strumento per relazioni umane profonde e alternative…,

ma poi vennero facebook, whatsapp, instagram e tutta la litania degradata dei social media che ci hanno ridotti a bamboleggiare online tra relazioni umane da supermarket, mentre il blog sopravvive come spazio residuale in estinzione e sempre meno significativo…

. . .

abbiamo alle spalle i dieci anni che hanno cambiato il mondo in peggio, autobiografismi a parte (nel senso che io credo che la qualita` della ia vita sia molto migliorata, ma soprattutto perche` mi sono sostanzialmente tirato fuori dal mondo, forse un poco egoisticamente).

mi volto indietro e guardo a questo termometro della febbre mondiale che sono le elezioni americane, allora.

ed ecco le mie riflessioni.

. . .

la politica di spaccare gli elettori in due paga: lo sapeva Berlusconi, lo sa Trump; disapprovato da una netta maggioranza di americani, ma in grado di restare in sella e di tenersi il potere perche` rende isterica la lotta politica e dunque porta a votare la sua minoranza che diventa maggioranza o quasi.

i maestri della manipolazione di massa! mentre gli idioti stanno al loro gioco che non riescono a capire, e che sta riuscendo anche in Italia.

imbarbarisci la societa`, dai voce agli imbecilli, ai rozzi, agli ignoranti presi nei loro lati peggiori, istiga la stupidita` universale e i fanatici, alimenta la paura dell’immigrato e del diverso, costruita sapientemente e scientificamente con anni di attentati teleguidati e finanziati, gonfiati dai media:

come se fosse in gioco chissa` quale destino del mondo,

e ottieni la vittoria o al massimo una sconfitta di Pirro, se si potesse dirla cosi`, nel senso che si rovescia in vittoria di nuovo.

. . .

una vittoria che e` pero` davvero, lei, un passo verso la distruzione del mondo, perche` significa menefreghismo per il suo futuro, distruzione accelerata dell’ambiente e intensificazione dell’effetto serra, gia` sfuggito al controllo, e indebitamento portato alle stelle come se non ci fosse futuro.

e` la democrazia, ragazzi…, o almeno cosi` dicono…: chi vorrebbe votare per una limitazione dei consumi, quando pensa che la catastrofe, invece di essere imminente, anzi visibilmente gia` cominciata, riguardera` delle incerte e sconosciute generazioni future?

ci sono sondaggi, come no? e dicono che i due terzi sono contrari…

e se poi l’altro terzo vota 5Stelle, facendosi prendere per il culo…

ma in effetti a chi puo` interessare di meno del futuro in un paese che si avvia a non fare piu` figli?

. . .

rimane il fatto pero` che almeno in America questa destra, cioe` Trump, era minoranza quando e` stato eletto e lo resta tuttora, ma continuera` a governare.

come si spiega allora questo enigma di un sistema che chiamiamo democrazia parlamentare, ma che sarebbe ora di superare?

. . .

la vittoria elettorale sulla carta dei democratici americani alla Camera dei rappresentanti non significa nulla: si trovera` sempre il democratico che al momento decisivo votera` per Trump.

il giudice costituzionale reazionario e accusato di stupro, in una parola trumpiano, che spostera` a destra per decenni la legislazione americana, non e` stato eletto anche col voto di un senatore deocratico?

anche in America la destra e` forte e si coalizza e alla prova dei fatti si allarga, la cosiddetta sinistra resta eterogenea e rissosa, guidata da leader improbabili e per niente credibili, come la Clinton, Renzi o domani Minniti (dio ce ne scampi…) e…

… e Obama.

. . .

si`, riguardare questi dieci anni permette di dirlo: la disgregazione della sinistra mondiale e` iniziata con Obama, leader timoroso ed incerto, senza vere idee forza, senza vera fiducia nella pace, nell’ambiente, nella vittoria, costretto a continui compromessi che deludono un elettorato eterogeneo e tenuto insieme con lo sputo.

Obama che inutilmente si e` speso per bloccare definitivamente quel Trump che ha creato lui, quando ha deciso di contrapporgli come candidata una losca politicante coe la Clinton, carica dei peggiori misfatti della sua presidenza.

era dieci anni fa che le nostre speranze hanno cominciato a marcire, proprio quando sembrava che avessero raggiunto il loro piu` importante successo.

non lo abbiamo capito subito, ma non e` mai troppo tardi.

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consiglio di leggere anche:
https://lospiegone.com/2018/11/07/midterm-elections-unonda-blu-annunciata-ma-mai-arrivata/#more-124951


2 risposte a "dieci anni di una delusione chiamata Obama – 401"

  1. Ho appena visto il film denuncia di Moore che apparentemente è centrato sul tremendo Trump ma che in realtà mette in evidenza le colpe di Obama e dei democratici , prima causa della vittoria delle destre oscene.
    Come non vedere il rapporto con la situazione italiana con Renzi ed il PD…sinistre che diventano destre e che vengono giustamente punite dai loro elettori che si rivolgono a quanto di alternativo esiste sul mercato politico. Si sono venduti e fatti paladini del mercato. Se non si è anticapitalisti alla fin fine, gira e rigira se ne diventa difensori.

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    1. il vero problema, caro silvano, e` che nessuno sa bene piu` come uscire da questo sistema, per essere sinceri.

      “Nell’8500 a.C. si potevano versare lacrime amare a causa della rivoluzione agricola, ma oramai era troppo tardi per rinunciare all’agricoltura. Allo stesso modo, possiamo non amare il capitalismo, ma non possiamo vivere senza di esso”. Iuval Noah Harari, Da animali a dei. Breve storia dell’umanita`.

      e in effetti gli ultimi che ci hanno creduto, e ci hanno provato, giusto 101 anni fa esatti, a partire da oggi, hanno non solo fatto fiasco, ma creato un sistema che non eliminava per nulla gli aspetti piu` gravi del capitalismo, ma ne attribuiva la logica allo stato.

      uscire da questo sistema significa scontare miliardi di morti: chi sarebbe cosi` pazzo da volerlo? non rimane che aspettare che si distrugga da solo o forse si salvi, ma distruggendo l’umanita` comune; e tenersi pronti ad una vita alternativa…

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