la mia gallina lesbica – 472

prima di entrare in argomento, fatevi lustrare gli occhi con queste immagini degli esiti della nevicata di ieri sera e stanotte a casa mia…

dico subito che saro` esagerato…

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be’, quando – un paio di anni fa – ho deciso di prendermi due ovaiole per avere le uova di giornata, e poi l’anno scorso di allargare il mio pollaio facendo covare una chioccia, non immaginavo certo che mi sarei anche dovuto occupare dei gusti sessuali dei miei polli…

il primo a sollevare dei dubbi e` stato Spennacchietto, il galletto padovano dal ciuffo rasta, che per mesi non ha fatto il suo dovere di maschio fecondando le galline, tanto che alla fine sono dovuto ricorrere alla fecondazione assistita, sotto forma di uova gallate regalatemi da una vicina dopo che la chioccia aveva eroicamente covato per mesi uova sterili.

chi mi legge conosce gia` Spennacchietto; chi non mi ha letto prima, se lo guardi adesso e mi dica se non ha l’aria gay…

ma neppure la comparsa nella covata spuria di un altro galletto, dall’abbigliamento e forse anche dai gusti piu` tradizionali, che nel frattempo e` cresciuto, fino a esibirsi in gare di canto sul far dell’alba col vecchio titolare, ha risvegliato l’interesse dello Spennacchio, definitivamente da assegnare alla rara categoria dei galli poco interessati al sesso, in qualunque sua forma, pare…

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nonostante l’infingardaggine del soggetto, il mio pollaio e` comunque cresciuto, ed ora le pollastre sono sette: le due padovane, che fanno regolarmente le uova, e le altre che crescono e ingrassano a sbafo e basta, almeno finora.

una in particolare dalle penne di colore cangiante, di un bluastro quasi avvinazzato, ha cominciato ad attirare la mia attenzione: e non solo per la fissa di inseguire la piu` sparuta delle due padovane e di saltarle addosso con intenti, mi pareva omicidi, ma per la cresta diventata vistosa al punto di farmi chiedere se non mi fossi sbagliato a classificarla e non fosse invece il terzo maschio del pollaio.

intanto l’odio manifestato per l’inerme mi preoccupava: quest’estate qualcosa di simile era successo con un’altra gallina, ferocemente emarginata del gruppo e colpita a beccate da tutti non appena osava avvicinarsi, fosse anche solo al becchime, e poco dopo la poveretta aveva cominciato a muoversi con difficolta` e alla fine era morta, ma eroicamente, da ultimo: in piedi come un soldato.

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ma, visto che le altre galline stavolta erano indifferenti alla padovana ingiustamente attaccata con grandi sbattimenti d’ali, l’ho esaminata meglio da lontano quella che aggrediva: no no, questa e` femmina, sostanzialmente, ma una femmina, diciamolo, piuttosto mascolina, cioe` gallereccia anzi che no…

stamattina poi l’inseguimento e` diventato chiaramente amoroso, e il tentativo di saltare addosso alla povera spaurita pollastrella rossa aveva un inequivoco significato erotico: 

foto molto pudica, cioe` sfuocata, del tentato accoppiamento lesbico

l’altra scappava e questa le correva dietro, perdutamente innamorata e forse anche gelosa, ora dentro ora fuori dal pollaio: la tentata violenza si stava trasformando in invocazione, su quei prati pure coperti di una gelida neve.

ma Venere che induce tutti ad amare aspetta forse tempi piu` primaverili per far sentire la sua potenza creatrice.

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oh perbacco: ecco la prima gallina lesbica della mia vita, e perdipiu` frustrata​: come dovro` comportarmi?

santo cielo, mi mancano del tutto le basi per affrontare una situazione simile: esiste qualche gruppo terapeutico per padroni di polli omosessuali, come ci sono per i genitori degli omosessuali umani?

devo lasciarle vivere assieme, anche se la concupita non apprezza le attenzioni di quella prevaricatrice un poco violenta?

devo separarle prima che il malo esempio contamini la mia padovana fino forse al rischio, dio non voglia, di farla smettere di fare le uova?

oppure devo semplicemente trovare il coraggio di tirare il collo alla lesbicona, considerando anche che oramai pesera` tre chili buoni e sembra pronta per la pentola?