la stupidita` sotto internet: la democretinocrazia – 9

da qualche tempo il cretino, sempre presente nella storia umana, e` alla riscossa, e internet, che ci ha fregato tutti all’inizio presentandosi, come ogni buon truffatore, come la portatrice di un enorme progresso della conoscenza, e` diventata la sua arma piu` potente.

la svolta e` avvenuta quando dal grembo della conoscenza diffusa e a portata di tutti con un colpo di clic e` nata invece la finta socialita` dei media, con lo sdoganamento dell’idiozia di massa, del pettegolezzo online e del rancore.

mi riconosco il merito di avere provato un crescente disagio quando vedevo un decennio fa che veniva messo al bando Messenger, con la possibilita` di chattare troppo liberamente, in forma anonima e fuori controllo, con persone sconosciute, incontrate nella rete per caso, e cominciava il trionfo di Facebook che censurava la trasgressione sessuale, ma dava via libera ai gruppi neonazisti e razzisti e oggi incasella gli utenti in categorie predefinite, ne recensisce gusti e raggiungibilita` da ogni punto di vista, commerciale e politico, e vende i dati al miglior offerente.

come e` evidente, questo, semplicemente, distrugge ogni possibile significato autentico della parola democrazia.

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oggi questo e` diventato, per conformismo, senso comune, ma allora suscitava in me uno scandalo, che pero` non era affatto condiviso,

e neppure io ero in grado di capire davvero allora il signficato profondo di questa trasformazione di costume che cancellava l’antifascismo non dalle costituzioni di carta, ma dalle abitudini di vita concrete e ci introduceva ad un nuovo fascismo di massa:

non codificato ancora negli assetti del potere, ma pronto a trasferire anche nella realta` lo spazio conquistato nella virtualita`:

a plasmare il mondo secondo questo nuovo immaginario, che vedeva il trionfo dell’assoluta liberta` del singolo di esprimere anche le sue pulsioni peggiori e quelle capaci di disgregare una societa`.

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piu` di recente ancora nella vita reale coe in quella virtuale sta diventando evidente lo sdoganamento del cretino: persone ricche di altre doti che non sono l’articolazione coerente del pensiero non esitano a prodursi con orgoglio in affermazioni insensate per chiunque abbia anche vaga nozione dell’argomento del quale si sta parlando, ma soprattutto sia ancora capace di coerenza logica: altri si fanno vanto di insultare sui media, con nome e cognome, persone di cui non sono neppure in grado di capire il pensiero.

all’obiezione pacata e documentata, all’esibizione dei fatti, quando avvengono, si contrappone la replica che non ammette repliche: ma io la penso cosi`; il sottinteso e` che, se tu non ti uniformi alla mia opinione, stai mettendo in discussione la mia liberta` di pensiero, cioe` di vaneggiamento.

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per i cretini la liberta` di pensiero dunque non viene messa in discussione dalle minacce di violenza fisica contro chi non si uniforma al pensiero dominate, ma dall’intelligenza, se dimostra che il pensiero dominante e` stupido.

anzi, molti di coloro che protestano contro l’attacco alla liberta` di pensiero se porti dati e ragionamenti contro le loro tesi infondate sono poi pronti ad aggredire, insultare, minacciare chi non la pensa come loro, trasformandosi in troll ributtanti.

peggio ancora vanno le cose se l’incompetente presuntuoso pretende anche di avere ragione dal punto di vista dialettico e contrappone presunti argomenti alle sensate obiezioni che gli vengono fatte.

quanto ci vuole a digitare in google e a trovare qualche sito che ti da` ragione in maniera altrettanto stupida e disinformata o peggio che sembra soltanto darti ragione per il semplice motivo che tu, o stupido, non capisci bene quel che leggi, non comprendi le sfumaure dei significati, non sai collegare logicamente due frasi, perche` ti manca tutto il quadro concettuale di riferimento?

insomma l’analfabetismo funzionale e` molto diffuso e se qualche analfabeta funzionale ha accesso a un testo scritto potete essere sicuri che non lo capisce, anche se e` in grado di ripetere a bocca semi-chiusa parole che sembrano riferirsi a quel che pensa lui.

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ma il segreto del trionfo della stupidita` ha molto a che fare col potere, in quel gioco truccato della sua attribuzione che e` la democrazia parlamentare, la migliore tecnica mai inventata per sfruttare la stupidita` di massa per illudere i cretini che sono loro a decidere come deve funzionare il mondo.

gia` dalla fine degli anni Ottanta si e` fatta strada un espediente il cui carattere centrale non siamo stati capaci di cogliere, noi della nostra generazione: la stupidita` del leader.

colse la tendenza per primo Oltre il giardino, un film con Peter Sellers, poi giustamente diventato un cult.

cartolinagiardino

il leader deve essere simpatico prima che competente e la simpatia tra gli stupidi si ottiene dando prova di condividere allegramente la condizione umana della stupidita`.

ecco dunque farsi strada progressivamente leader palesemente stolti: non necessariamente tali, ma che almeno diano la piena impressione di esserlo; e tuttavia se la stupidita`, la rozzezza, la disinformazione sono vere, tanto meglio.

il primo leader mondiale che realizzo` pienamente queste condizioni fu Reagan, a cui non nocque per nulla di essere un attoraccio di film di serie B con un alzheimer progressivo: meglio!

Berlusconi fu poi l’incarnazione successiva italiana, ma tutt’altro che isolata.

oggi il vero leader e` quello che esibisce una stupidita` pesante, che lo rende cosi` vicino al popolo, e quanto piu` questa stupidita` e` evidente, tanto piu` la sua popolarita` e` solida, soprattutto in un paese profondamente conformista come l’Italia dove l’intelligenza che tiene lontani dalla piccole camarille semi-mafiose e` sempre stata vista con sospetto.

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ci sono alternative a questo stato di cose, che riduce la democrazia ad una farsa pericolosissima dove i popoli sono condotti felici all’autodistruzione?

difficile dirlo e probabilmente, anche se la tendenza e` universale, non ci sono ricette valide per ogni situazione, e l’esito dello scontro e` alterno.

certamente le forme di potere autoritario, dove la comunicazione pubblica e` fortemente controllata, sono meglio protette dalle degenerazioni della democrazia: non dico affatto che siano preferibili, constato tuttavia che sono in grado di funzionare molto meglio nella gestione del consenso di massa.

quanto alla democrazia come la intendiamo noi, e` in una crisi fortissima e forse irreversibile: certamente se Churchill vedesse le democrazie parlaentari oggi sono sicuro che ripeterebbe ancora la pria parte del suo celebre aforisma: La democrazia e` certamente la peggiore forma di governo possibile; sono molto menso sicuro che ripeterebbe ancora la seconda parte del suo paradosso: ma e` migliore di tutte le altre.


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