l’Italia di oggi meno razzista che 10 anni fa – 18

grande cosa la memoria potenziata che ti da` un blog.

sul mio di dieci anni fa ritrovo questa annotazione del 20 novembre 2008:

SUL MAGAZINE DEL CORRIERE DELLA SERA
Emergenza o no? Razzismo
Per l’85% degli italiani non un immigrato in più, il 51% pensa che abbiano già abbastanza diritti: fotografia di un paese in cui il disagio-stranieri sta diventando intolleranza e violenza.

abbiamo fatto notevoli passi avanti: la percentuale degli italiani che pensa non un immigrato in piu` e` diminuita di quasi 25 punti.

e ancora non hanno capito che gli immigrati che lavorano gli stanno pagando le pensioni…

Ad oggi sono 5 milioni e 333 mila gli stranieri regolarmente presenti in Italia, 26 mila in meno rispetto al 2016 e la loro incidenza è più o meno costante dal 2013 e nell’ordine dell’8% su scala nazionale mentre nel sentire comune l’incidenza è percepita a oltre il 25%.

Dei 2 milioni e 423 mila occupati stranieri nel 2017 (10,5% di tutti gli occupati in Italia) i due terzi svolgevano professioni poco qualificate o operaie.

. . .

e gli altri, gli irregolari? i circa 600.000 che il ministro dell’interno ha promesso di rispedire a casa?

obiettivo irrealizzabile, ai ritmi attuali ci vorrebbe un secolo, se non ne entrasse piu` nessuno, e comunque non sbagliato in se stesso: chi vuole avere centinaia di migliaia di clandestini tra noi?

forse chi toglie il permesso di soggiorno a chi ce l’aveva gia`, direi io.

solo che, per rendere realistica una significativa diminuzione degli irregolari, occorrerebbe prima una sanatoria ben calibrata, per ridurre il numero a proporzioni effettivamente gestibili, e certamente non servono provvedimenti che ne aumentano il numero di 5.000 al mese tra chi vive gia` qui.

. . .

le chiacchiere e i tweet sono tanti, anche per nascondere l’inefficienza.

ma i rimpatri sono in calo, dopo che Minniti ha lasciato il ministero.

grafico_rimpatri-01

L’anno record dei rimpatri e` stato il 2017, ora si va a rilento, funzionano solo gli accordi con Tunisia e Nigeria. 

6.514 nel 2017, 5.306 al 31 ottobre 2018: in calo, e la meta` sono dei cinque mesi di Minniti.

gia`, perche`, per rimpatriare, devi fare accordi col paese di rimpatrio, ed e` difficile farli se offendi tutti.

i gradassi, i razzisti e il Finita-la-pakkia fanno soltanto danni.

. . .

ma come volete che faccia a rimpatriare i clandestini questo ministro dell’interno, se non e` neppure stato capace neppure di prenderne 49, vedere chi e` profugo e chi no, e di rispedire a casa subito chi non ha diritto all’asilo?

intanto che lui strepitava contro i 49 di Malta, ne sono sbarcati nella notte 51 direttamente a Crotone, salvati dal naufragio dalla gente del posto (che fa parte evidentemente del 35% che ci dicono i sondaggi): gliel’hanno fatta sotto il naso, e hanno dichiarato di essere curdi.

se e` vero, hanno diritto all’asilo:

chissa` come la mette, il Finita-la-pakkia, adesso che la pacchia non sembra finita, almeno per i curdi, traditi da Trump e sul punto di essere bombardati da Erdogan.

. . .

ma questa non resisto, me la copio. dal blog di LUCA BOTTURA su Repubblica:

Che due Baglioni

Bel gesto di Claudio Baglioni, che per svelenire il clima con Matteo Salvini Finita-la-pakkia dopo lo scontro sulla Sea Watch, gli ha dedicato una versione malinconica di alcuni suoi grandi successi.

Di seguito, il testo.

PICCOLO GRANDE AMORE
Quella mia felpetta lisa
Tutta sporca di Nutella
E spesso un po’ di strutto
E la solita divisa
Che con tutta quella birra
Già m’induce un rutto
E contro i napoletani
Fare cori sui cani
Poi con gli amici di sera
Lodare il colera
E far la guerra con Malta
E una figura di palta
Mi ha perculato anche Conte
Non sono sicuro, lo dico davvero
Se ancora ce l’ho tanto duro
E lei,
che intanto impiatta su Raiuno
mentre io di négher
non ne espello neanche uno
E io
Sto qua vestito da sergente
Mentre qualche fischio
Ormai mi arriva dalla gente
Perché
Io sono un piccolo grande uomo
Spaventato se non c’è il Duomo
Poco più, di questo
Poco più
Mi vanto da morire
Ma oltre a Twitter non riesco a andare
Adesso che
Dovrei comandare
Adesso che
Non so cosa fare
Adesso che
Non mi basta solo il rancore

POSTER
Seduto col lambrusco in mano
Ospite alla sagra del vitel tonné
Son lì che scruto nel mio 730
Molto soddisfatto per i miei dané
Un poster scritto dai piddini mi cogliona
E dice vieni in Tunisia
E maledico quando ai miei promisi
“Ve li mando tutti via”

STRADA FACENDO
Io e il mio partito siamo diventati grandi insieme
Con l’anima smarrita a chiedere di un voto che non c’è
E ho faticato in mille modi per far fuori Bossi
E dopo anche Maroni che credette in me
Il prossimo è Di Maio, e dopo io divento re
Io e i miei cassetti di ricordi e di milioni che ho perduto
Coi soldi di Bruxelles che ho preso solo per scappare via
E post con Mussolini, insulti alla Boldrini
Tutto era perfetto fino a martedì
Poi quella nave di scimmioni mi ha attraccato qui
Strada facendo
Vedrai
Che resterò da solo
Strada facendo
Proverò
A ritornar nel Polo
E il selfie a Berlusconi
Dovrò chiederlo io
Che triste fio
Vedrai


2 risposte a "l’Italia di oggi meno razzista che 10 anni fa – 18"

  1. Ciao Mauro ho appena letto il tuo post.
    Stamattina al mio stato d’amimo piuttosto scoraggiato unisco I dati svilenti sulle scelte degli italiani. L’ignoranza è mancanza grave il tempo dell’analfabetismo non ha più ragione di essere, provo molto prurito perché è tangibile. La cattiveria caratterizza da sempre l’individuo uomo/donna ma la stupiditá come si combatte? Il personaggio Salvini ministro factotum io ce l’ho più duro è piuttosto maniaco gli altri sono fantocci. Gente per lo più che non è cresciuta facendo sacrifici a proprie spese, nessuno di loro ha lottato per vivere, per crescere. Mi riferisco alla fatica quotidiana, al contatto umano con altre persone alla solidarietà di un gruppo quando si incontrano le difficoltà . Il bisogno amico mio, tu lo sai , aiuta ad aprire la mente e non parlo della fame e se non sei stupido il cuore. Non hanno assaggiato la forza devastante della guerra, l’orrore. Non è necessario è vero. Ma quando si è superbi a priori ci vuole la correzione. Un po di umiltà non è segno di debolezza ma di forza, di intelligenza e di acume. Accidenti sono cometamente d’accordo con te, senza la minima soddisfazione. Grazie, per aver postato i testi di Claudio Baglioni, bravo a lui. Mi fanno sorridere, con un poco di retrogusto di amaro, mi sembra di bere un vino locale, ottimo, la Lacrima di Morro d’Alba Ottimo vino per me piuttosto forte, tipico di un paese di collina che guarda al mare, verso Senigallia.
    Il linguaggio delle persone grandi è diverso da quello di chi ha 30/40/50 anni. Noi si va anche gironzolando in qua e in là. Gli argomenti sono in gran parte trasversali allora è normale, a tutto tondo. Non siamo a scuola perbacco. Buona domenica
    Ps. Ho fatto un commento a gabericci su i ministri forse l’ho chiamato per nome ma con un altro.
    Non riesco a fare l’iscrizione con la storia della pass che riscrivo da nuovo, appunto ma non ricordo dove, vista l’improvvisazione

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    1. ciao, Darina.

      quindi vivi nelle Marche.

      alle domande che poni rispose gia` Schiller: Contro la stupidita` anche gli dei combattono invano…

      poi fose il discorso andrebbe approfindito ancora di piu`, perche` mi pare che ci sia in gioco qualcosa di ancora piu` profondo della stupidita`: una infelicita` che si chiama frustrazione, una cattiveria che si chiama noia.

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