Venezuela Maduro – 59

chiedo a chi passa su questo blog di non disperdersi dietro ai falsi obiettivi della propaganda convergente di governo e opposizione, a giocare ciascuno la propria parte in teatro per il rafforzamento convergente del regime: con tutto il rispetto umano, i profughi di oggi, che meritano tutta la nostra solidarieta` per il modo indegno col quale sono trattati, non sono il vero principale problema del momento, ma solo il drappo rosso che ci viene agitato davanti agli occhi.

se voi foste a capo di un partito che ha frodato lo stato per 49 milioni, che cosa non cerchereste di fare per distrarre l’opinione pubblica? ecco l’invenzione dei profughi.

– e vi chiedo anche un secondo sacrificio improbabile, oltre a quello di dare un’occhiata a un post che cerca di occuparsi di problemi veri: di andare oltre, e di leggere un post LUUUNGO.

non ci sono alternative: se si vuole capire, ci si deve informare e si deve ragionare; chi ha oramai abbandonato la mente alla lettura a zapping, allo slogan sincopato, al tweet che dice l’emozione del momento, mentalmente e` gia` passato al nemico.

io scrivo per chi ha ancora la forza di leggere (anche se non pretendo di scrivere sempre cose che meritino di essere lette), e scrivo perche` mi sento ancora la forza di scrivere.

. . .

il Venezuela tra noi, ed ecco lo schema classico che vede il mondo della politica interna e internazionale spaccarsi in due parti contrapposte, a strillare ognuno il proprio pezzetto di verita`, la destra contro la sinistra.

se sei di destra e occidentale, USA, Israele, Canada, Commissione Europea, Brasile, allora Maduro e` un feroce dittatore e Guiado` il liberatore del popolo oppresso.

se sei di sinistra e di uno schieramento alternativo, Cina, Russia, Iran,  Turchia perfino, Cuba e paesi dell’America Latina governati dalla sinistra, il campione del popolo e` Maduro, e Guiado` un mediocre golpista al servizio degli americani.

ah, c’e` anche l’ultrasinistra europea, quella che da tempo in politica estera dice le stesse cose della destra, ma soltanto con un linguaggio diverso, e allora Maduro ridiventa un feroce dittatore.

e allora, dov’e` la verita`?

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oh domanda stupida! la realta` e` diventata cosi` debole che la verita` sta dappertutto, pare che adesso sia soltanto soggettiva, e dunque non sta da nessuna parte.

addirittura c’e` chi sottolinea la coincidenza tra  la ribellione di Guiado` con l’immediato appoggio americano e le dichiarazioni di Maduro di volere ristrutturare il debito venezuelano:

diventava urgente, dicono, cercare di evitare una grossissima perdita alla Goldman Sachs, che nel 2017 ha finanziato molto il regime di Maduro, attirata dagli interessi superiori al 30% annuo:

pensate a che punto arrivano gli amanti del sospetto e del complotto…

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ma tyrannos nel mondo greco non e` forse proprio il capopopolo della demokratia, cioe` del potere del popolo, e Marx duemila anni dopo non proponeva forse la DITTATURA del proletariato come tappa necessaria della costruzione del comunismo mitico che avrebbe liberato tutti dalla schiavitu` del bisogno?

vi e` sempre un legame profondo tra movimenti democratici e regno della forza; l’idea che la democrazia sia strettamente associata alle liberta` individuali e` molto recente, anche se la pensiamo oggi pressoche` eterna.

ma e` un’idea molto strana, per non dirla semplicemente bastarda alla luce della storia, dato che ha messo assieme un ossimoro assurdo: liberta` ed eguaglianza, che nell’intera storia delle societa` umane sono stati considerate contrapposte fra loro – come anche bellezza e giustizia sociale.

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secondo il vostro povero blogger la verita` dunque sta talmente da tante parti contemporaneamente, come una particella quantistica: e` vero sia che Maduro e` un dittatore, ma e` vero anche che e` un campione del popolo, ed e` vero che Guiado` e` un mezzo golpista e palesemente agisce su mandato americano, nello stesso tempo anche lui e` un campione del popolo, solo di un popolo diverso da quello di Maduro.

pero` Maduro non e` poi cosi` feroce, cavoli, considerando che gli oppositori si muovono abbastanza liberamente, che non risultano carceri segrete ne` torture, e insomma non si puo` certo farlo passare per un rinnovato Saddam Hussein o un Gheddafi, e dopo tutto e` stato rieletto soltanto nel maggio scorso dal 68% dei votanti (che pero` erano stati soltanto il 46% degli aventi diritto) in elezioni che una parte dell’opposizione ha boicottato, per parte sua, definendole poco libere, e il regime che ha costruito e` stato costantemente convalidato nelle sue scelte dall’organo principale di verifica della legalita` in quel paese, cioe` dalla Corte Costituzionale.

Guiado`, anche lui pero` e` tutt’altro che un Pinochet, non usa i carri armati e si fa forte del consenso di una parte importante del popolo

e allora? che  cosa pensare di questa situazione? che posizione prendere? (sempre ammesso che abbia senso prendere una posizione in un mondo che se ne frega completamente delle posizioni che possono assumere le persone sensate).

manteniamo la calma, non facciamoci confondere dai giudizi troppo schematici, evitiamo ogni gesto che possa aumentare il caos.

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la posizione da prendere non dipende affatto dal giudizio che dobbiamo dare su come governa Maduro ed evitiamo per favore di scherarci in una battaglia per i diritti umani guidata da Trump:

perche` ogni forma di governo contiene per sua natura una componente di oppressione e violenza; e` dittatura, se vogliamo guardarla cosi`,

tanto la presidenza di Trump, andato al potere con 3 milioni di voti meno della Clinton, per una Costituzione americana bislacca, quanto i governi italiani degli ultimi anni, espressi con leggi elettorali che non rispettano i valori della Costituzione;

e` dittatura Macron, messo al governo con un modesto consenso, sempre sulla base di una legge elettorale distorta,

cosi` come l’Unione Europea per le regole macchinose della formazione del consenso, che non vedono un controllo diretto della popolazione europea sugli organi dell’Unione;

e che dire di Orban, del governo polacco, di Putin, dell’ipercontrollo cinese sulla propria popolazione, dei governi corrotti dell’Africa, del filippino assassino, del Brasile o della Turchia che licenziano insegnanti e impiegati pubblici non allineati? e via via tiranneggiando fino alle monarchie arabe, alla occupazione perfettamente “democratica” della Palestina araba ad opera degli ebrei e via dicendo.

… aggiungete tutte le altre non elencabili dimostrazioni che ogni potere e` per sua natura violento, in diversa misura e forma, e al fondo di tutto ci sta il potere non detto dei tecno-feudatari della post-modernita` e della post-verita`.

potere che oggi si collega al bisogno di controllare l’energia, e dunque il petrolio e chi lo produce: fonte di ogni ipocrisia e propaganda che rappresenta l’altro come nemico, e in effetti lo e`, in questa organizzazione del mondo che sembra l’unica possibile.

. . .

quindi rifiutiamo di prestare attenzione, per favore, ad ogni propaganda che rappresenta il concorrente economico del momento come un nemico dell’umanita`, salvo casi del tutto evidenti e palesi dove la violenza diventa omicidio dell’oppositore o brutale incarceramento (Arabia Saudita!), oppure massacro di popoli interi (ancora Arabia Saudita! nello Yemen).

insomma, la necessaria difesa dei diritti umani deve restare lotta per impedire che la violenza del potere politico giunga agli eccessi capaci di introdurre forme di sofferenza estrema nel contesto sociale e non parola d’ordine abusata per aggiungere altre forme di violenza.

. . .

sulla questione dovrebbero essere in gioco, invece, principi di legalita` internazionale:

l’idea che la politica internazionale possa essere guidata da un astratto principio di giustizia universale e` chiaramente utopica e a volte serve soltanto a giustificare le azioni violente di chi vuole farsi passare per un eroe della democrazia.

e tuttavia alcuni principii dovrebbero essere stabiliti:

che dove ci siano contrasti interni non siano ammesse forme di intervento militare esterne, salvo quelle internazionali decise dall’ONU;

che debba essere disapprovato l’uso di strumenti economici per condizionare le scelte interne di un paese: imporre un embargo, come a Cuba, in Venezuela o in Iran, per abbattere un regime, e` un’azione violenta e immorale.

non dovrebbe essere invece considerato una forma di aggressione il tentativo di influenzare le scelte elettorali di un popolo fino a che si limita ad azioni di propaganda in forme non palesemente illegali e comunque trasparenti; inaccettabile la propaganda che si maschera o nasconde la propria provenienza.

fa decisamente sorridere l’incoerenza degli americani che indagano per le intromissioni propagandistiche russe nella campagna elettorale presidenziale del 2016, e poi cerca di strangolare economicamente paesi interi per suscitare la protesta contro governi sgraditi.

e veramente sconcertante e` il confronto tra l’imperialismo americano e la sua forma violenta ed aggressiva anche quando non diventa guerra aperta, tipica di un impero giovane e privo di solide basi culturali e storiche, e l’imperialismo cinese fondato su una tradizione plurimillenaria, che si espande attraverso alleanze principalmente economiche e non usa la guerra come strumento, prima di tutto mentale, di predominio.

. . .

l’idea di nuove elezioni in Venezuela sotto controllo internazionale che verifichino le forze rispettive e creino le premesse di un governo di unita` nazionale sembra astrattamente la piu` saggia.

ma lo scontro tra le parti si e` esasperato al punto tale che un compromesso sembra impossibile, e dunque resta in scena un solo governo legittimo possibile.

in ogni caso queste scelte vanno rigorosamente lasciate alle forze interne al paese senza cercare di condizionarle con forme di intervento oppressive di qualunque natura.

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8 risposte a "Venezuela Maduro – 59"

  1. I venezuelani hanno votato l’anno scorso, non venti anni fa… perlomeno noi italiani abbiamo avuto il buon gusto di non accodarci all'”ultimatum”. Se poi si dovessero rifare le elezioni e le vincesse di nuovo Maduro che si fa, si vota a oltranza? Finirà male, comunque, e non è escluso un nuovo linciaggio “democratico”. Strano che ancora non sia stato dipinto come il nuovo Hitler, nonostante i baffi…

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    1. questa situazione e` totalmente diversa dalle altre precedenti che hanno portato all’intervento militare diretto anericano: Maduro puo` avere degli aspetti discutibili, le elezioni che lo hanno confermato non essere un modello di trasparenza, visto che nelle precedenti i due terzi dei seggi erano andati all’opposizione, e qui la proporzione e` stata inversa.

      ma e` troppo comodo non partecipare alle elezioni per invalidarne il risultato, e lo dico da convinto astensionista alle politiche in Italia: certo, se la maggioranza degli elettori non vota (il 54% alle elezioni del maggio 2018 in Venezuela) qualche dubbio sulla reale rappresentativita` di quelle elezioni c’e` e non e` sbagliata l’idea di rifarle per avere una rappresentanza migliore.

      ma alla fine, lasciamo decidere queste cose ai venezuelani: concordo con te che la dichiarazione della Commissione Europea con l’ultimatum a Maduro e` un punto davvero basso della storia dell’Unione, e oltretutto e` grottesca.

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    1. e nessuno si sogni di iniziare qualche nuova guerra in loro nome!

      la mia generazione e` passata da uno schema bipolare, Russia e Stati Uniti, con al massimo, fuori schema, i paesi non allineati del terzo mondo, a questo gigantesco Monopoli dove tutti sono contro tutti, e si gioca perche` vinca, possibilmente, il peggiore…

      ma l’abitudine a invocare giustizia e diritti umani per motivare guerre per il controllo delle scelte e delle risorse altrui non e` mai venuto meno.

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  2. “in ogni caso queste scelte vanno rigorosamente lasciate alle forze interne al paese senza cercare di condizionarle con forme di intervento oppressive di qualunque natura”. sono d’accordo con questo tuo ultimo periodo.
    perché sennò mi sorge spontanea la domanda: “propenderesti per un intervento dei caschi blu dell’onu in un paese che al largo delle sue coste tiene prigionieri 47 esseri umani in una barca?”. sembra che gli argomenti non “ci azzecchino”. in realtà, si. è una questione di autodeterminazione.

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    1. eh gia`, pero` secondo me – lo dico da diversi anni – in Italia e` non solo perfettamente giustificato, ma necessario un intervento dell’Onu, e in alcune regioni proprio anche dei Caschi Blu. noi ci siamo abituati, ma al sud non vedo troppa differenza fra mafia e gruppi terroristi che mettono sotto controllo militare un territorio… – aggiungi che la politica nazionale e` ampiamente complice, in tutti gli schieramenti o quasi, e incapace di gestire il problema…

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        1. eh no, per niente d’accordo: che colpe posso avere io se e` da una vita che faccio tutto quello che posso per cambiare le cose? e come me tanti altri, e anche tu…
          m
          forse siao stupidi e non sappiamo farlo bene, oppure siamo troppo poco stupidi e lo facciamo in un modo non abbastanza stupido perche` la massa possa ascoltarci: ma da quando in qua la stupidita` o la sua mancanza sono una colpa?

          no, e non sarebbe neppure una delega, sarebbe una necessaria espropriazione provvisoria: diciamo pure un TSO politico per un popolo uscito di testa o in stato di alterazione mentale… 😉

          forse si decideranno a farlo quando la mafia calabrese avra` preso ancora un poco piu` piede anche in Germania e altrove, visto che non sono bastati a farcici pensare i 7 ammazzati della strage di Duisburg… :-((

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