carne, mon amour, ma non di Bill Gates – 110

quel grande benefattore dell’umanità, Bill Gates, non è pago di averci propinato Microsoft e una campagna vaccinista oltranzista mondiale impiantata grazie al controllo finanziario da lui assunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (vedi nota in fondo), ma prevede dall’anno prossimo di cominciare la distribuzione di carne sintetica, che prenderà progressivamente il posto di quella naturale, c’è da scommetterci e almeno nelle sue intenzioni.

sulla stampa, e non so se anche nelle televisioni, stanno cominciando a girare gli articoli che segnano l’inizio della sua grande campagna promozionale per questa nuova radicale presa di possesso delle nostre vite:

perché chi controlla la nostra salute, il nostro cibo e buona parte del nostro immaginario è il più potente nuovo feudatario della storia.

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I work for food, Kunstmuseum di Stuttgart, 3 marzo 2009

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Via stalle, macelli e sangue che scorre. Via l’alto tasso d’inquinamento che comporta allevare animali. E una strizzatina d’occhio a animalisti, vegetariani e ambientalisti. […] La Memphis Meats […] neonata azienda statunitense produce carne (per ora solo hamburger o polpette) senza fare strage di animali, ma usando le loro cellule, che si autoproducono.

miracolosa come gli zecchini d’oro del campo dei miracoli di Pinocchio, no?

peccato che almeno per un dettaglio la notizia è una bufala: il consumo energetico necessario per produrre questa carne artificiale non è minore, anzi forse è perfino maggiore, di quello richiesto per allevare animali.

e il costo, per ora, oscilla infatti tra i 2.500 e i 5.000 dollari al chilo.

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la carne artificiale ridurrebbe drasticamente le macellazioni animali e il consumo di suolo, e conterrebbe l’emorragia di acqua, ma potrebbe comportare problemi di inquinamento del suolo, per via delle grandi quantità di sostanze chimiche, degli ormoni e dei fattori di crescita usati per coltivare le cellule iniziali.

questo tipo di produzione ridurrebbe certamente la produzione di metano collegata agli allevamenti: l’allevamento di animali da macello è responsabile, da solo, del 15% del totale di tutte le emissioni di gas serra di origine umana; ma aumenterebbe quello di CO2; ora è vero che il metano è 20 volte più efficace della CO2 nell’effetto serra, ma ha un ciclo di degrado molto breve, di soli 12 anni, mentre la CO2 invece si accumula con tempi di riassorbimento secolari.

https://www.focus.it/ambiente/ecologia/carne-artificiale-impatto-climatico-co2

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invece certamente è molto molto minore l’impiego di manodopera per allevare e macellare gli animali e lavorarne la carne: affidate ad Amazon la consegna dei pacchi di hamburger sintetici e avrete dato un altro bel colpo in alto alla disoccupazione di massa.

infatti, mi rimane oscuro un punto, dal punto di vista economico: una volta che anche la produzione di carne sarà fatta interamente a macchina o quasi, e una volta che gli esseri umani saranno tutti o quasi disoccupati, visto che non ci sarà bisogno di loro per produrre, chi comprerà questa carne sintetica?

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lascio ai posteri il piacere di scoprire l’ardua risposta e procedo col setacciamento delle notizie sulla Memphis Meats, la neonata azienda che dovrebbe rendere felici vegani e animalisti – secondo Bill Gates e i suoi compagni nel finanziamento di questa avventura, in particolare Richard Branson, il proprietario dell’azienda agricola omonima, una delle più grandi del mondo, e assieme ci hanno investito su 22 miliardi di dollari.

“Faremo la carne al piatto in modo più sostenibile, conveniente e delizioso – dice sul sito aziendale Uma Valeti, l’amministratore delegato – perché il mondo ama mangiare carne ed è fondamentale per molte delle nostre culture e tradizioni. La domanda di carne cresce rapidamente in tutto il mondo. E noi vogliamo che il mondo continui a mangiare ciò che ama”.

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ah ecco, allora non sei un vegetariano, non sei neppure uno che cerca di convincere gli umani a ridurre il consumo di carne, insostenibile ecologicamente; sei un falso amico anche dei vegani, per non dire un nemico subdolo, un lupo travestito da agnello – giusto per restare in tema di animali commestibili.

non mancherà molto, immagino, che il tema delle sofferenze degli animali macellati dilagherà ulteriormente sui media e nel giro di qualche anno vedrete che gli uccisori di polli e vitelli verranno considerati dei criminali assimilabili ai nazisti…

nel nome del diritto veramente umano ad una “carne pulita” – questa è la definizione pensata per il nuovo prodotto, privo di sangue, nervi e lamenti dei poveri esseri sensibili condotti al macello.

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gli investitori si stanno passando parola: “La pulizia della carne è un enorme cambiamento tecnologico, per l’umanità. E l’occasione per investire in qualcosa di così importante non capita spesso”.

“La nostra missione è nutrire il mondo in modo sicuro, responsabile e sostenibile”.

Richard Brandson lancia il suo sogno affarista: nel giro di qualche decennio “non avremo più bisogno di uccidere animali e la carne sarà pulita o costituita da sostanze vegetali, senza dover rinunciare al gusto”.

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il gusto, già: Chi ha assaggiato altri tentativi di hamburger senza uccidere animali, assicura che nell’impasto e nel sapore c’è ancora qualcosa da aggiustare; lo dicono perfino gli agit prop della nuova rivoluzione pulita che avanza…

dopo le casalinghe Mani pulite, ora l’americana carne pulita

ma questa carne pulita è fatta soltanto di fibre muscolari, manca il grasso che conferisce il sapore: dovranno supplire con chissà quali aromatizzanti, coloranti, insaporenti…

pura chimica, insomma. e la battaglia per verificare che non sia dannosa e nel caso tenerla lontana dalle nostre tavole passa anche per gli accordi economici, i trattati di libero scambio, i dazi..

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e i riflessi sulla salute di chi si nutrirà di questo prodotto costruito nei laboratori e con quelle sostanze?

insomma, invece che delle sane campagne per la riduzione della quota carnea nella nostra alimentazione, qualcuno pensa ad aumentarla ulteriormente con carne prodotta in maniera malsana e spacciata per pulita…

c’è chi la ama tanto, la carne, da essere disposto a mangiarla sia pure ridotta a pura plastica.

è vero che c’è un solo argomento a favore della carne artificiale e forse purtroppo schiacciante: che quella che ci spacciano per carne naturale ci vendono nei supermercati è oramai essa stessa una carne quasi completamente artificiale, piena di ormoni e di estrogeni potenzialmente dannosi.

ma questo è un motivo di più per abbandonare questo tipo di carne, non per correre a rimpinzarsi di qualche altro prodotto simile ulteriormente manipolato.

coraggio, ci sono già paesi modelli dove il consumo della carne è proibito dagli usi locali (l’India) o enormemente ridotto rispetto ai nostri standard occidentali…

consumo-carne-mondo.570

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NOTA.

Nel 2016, Bill & Melinda Gates, con 280 milioni di dollari, sono stati i secondi donatori per importanza dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Dietro agli Stati Uniti e davanti al Regno Unito. Da sottolineare, pure, che mentre nel 1970 l’80% del bilancio dell’Oms era costituito dai contributi degli Stati membri e il 20% da quelli di privati, oggi il rapporto è l’esatto contrario. Con il risultato che interi dipartimenti dell’organizzazione sono finanziati, per intero, dalla fondazione Bill & Melinda Gates.


15 risposte a "carne, mon amour, ma non di Bill Gates – 110"

  1. Da vegano per motivi etici mi sento effettivamente preso in giro. Credo anch’io che il progetto non sia quello di diminure la sofferenza nel mondo ma di fare biecamente BAU. E sono altrettanto convinto che Gates e soci si facciano servire tutt’altro nei loro banchetti. Io forse assaggero questa nuova carne o forse no, non credo sia importante. Ma non credo proprio che ne diventero consumatore abituale. Esistono già tanti altri surrogati della carne al 100% vegetali che hanno lo stesso gusto della carne vera. Ho assaggiato cose verosimili in alcune fiere vegan. Poi ci sono aziende come impossible meat o Beyond Burger che stanno scaldando i motori per invadere il mondo occidentale semmai glielo permetteranno.

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    1. sono riusciti a far diventare i Mc Donald una moda, e questo rende pessimisti; ma la moda non è durata neppure moltissimo, e questo rende ottimisti.

      per essere ancora più ottimista, mi piacerebbe che il movimento vegano non si prestasse, dato che personalmente trovo in questo progetto una manipolazione della natura ancora più profonda e brutale che nell’allevamento tradizionale.

      stanno preparandosi l’ambiente con l’appoggio della grande stampa sedicente democratica, illuminata e scientista, che lavora da tempo per loro.

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      1. Il movimento vegano in senso stretto non esiste. Esistono i vegani e vegetariani di tutte le sfumature. La maggioranza di quelli che conosco non si presteranno a questa novità. Come dici sara pure una grande manipolazione della natura ma ha 2 vantaggi: tecnicamente non uccide senzienti e non puo sfuggire dalle fabbriche/laboratori ed alterare la biosfera in maniera incontrollata a differenza delle specie viventi animali o vegetali selezionate o costruite dall’uomo.
        Saranno signori di questo mondo ma sono mortali e fallibili come noi. Non facciamoli dei,… almeno noi.
        Le mode e le tendenze le cavalcano ma non le creano, o almeno non le creano tutte. Il vegetarianesimo è sempre esistito ed il veganesimo è nato da solo molto prima che qualcuno pensasse di poterci fare quattrini.

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        1. sì, d’accordo con te, la mia espressione “movimento vegano” non è rigorosa, voleva essere soltanto un modo sintetico e familiare di esprimermi.

          però vedo da quel che dici che la manovra della carne pulita farà breccia nell’arcipelago vegano (spero che questa espressione, altrettanto familiare, vada meglio) e mi dispiace pensare che i vegani, o almeno alcuni soltanto – spero -, potranno essere, di fatto, una specie di quinta colonna di questi speculatori contro la contro la dieta tradizionale e a favore di quella sintetica.

          non concordo affatto con la tua idea che la produzione artificiale di proteine animali e fibre muscolari in laboratorio non può alterare la biosfera: se la riduzione dell’allevamento non si limiterà a dare un duro colpo all’allevamento industriale, ma si estenderà nei suoi riflessi anche alle forme tradizionali e più naturali di allevamento, come potrebbe questo non alterare la biosfera?

          e in ogni caso sostituire forme di allevamento che producono principalmente metano come gas serra con forme di produzione artificiale che producono principalmente anidride carbonica rischia di peggiorare sulla media distanza il bilancio dei gas che generano l’effetto serra, come ho cercato di dire nel post.

          sinceramente al veganesimo personalmente preferisco il vegetarianesimo tipico dell’India e dell’induismo, per quel che può interessare in questa discussione; ma pur avendo ridotto moltissimo il mio consumo di carne, non sono affatto un vegetariano assoluto, e in particolare consumo abitualmente latte e latticini come un indiano qualunque…

          integra le mie informazioni se (probabilmente) sbaglio, ma non conosco nessuna cultura tradizionale umana che pratichi una astensione da certi cibi del tipo di quella praticata dai vegani…

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          1. I vegani sono una percentuale insignificante della popolazione occidentale, > 1%, quindi che questa carne “sintetica” che faccia breccia o meno fra i vegani cambierà poco. Il cambiamento potrà esserci sulla massa dei consumatori se questa nuova carne costerà industrialmente meno e credo che sarà così.. La tradizione (purtroppo) sarà salva solo che avremo la carne di serie A, B, e C. Se sono bravi faranno passare quella di serie C come la migliore e loro si mangeranno quella di serie A.

            Sul rapporto CO2 CH4 siamo ancora in fase sperimentale o comunque tutte le info le rilasciano loro. Insomma, è presto per quardare queste cose, che sono anche importanti, ma se ancora non sappiamo quanta co2 si produce nella LCA di un auto come facciamo ad esprimerci su qualcosa ancora in embrione e suscettibile di evoluzioni e miglioramenti e non bene conosciuto?

            Si,secondo me il veganesimo è una protesta moderna che non trova precedenti nella storia. La sensibilità verso le sofferenze degli animali è pressochè universale e molte culture erano o sono vegetariane. . Forse alcuni buddisti tibetani hanno prescizioni simili ma non ne sono sicuro. Ma il veganesimo è anche un forte atto politico non violento di denuncia e di non collaborazione. Una disubbidienza civile che si paga sulla propria pelle. Poi quando fai la scelta capisci che quel prezzo non è così alto e che alla fine ci guadagni nel gusto e anche in salute, ma all’inizio è sacrificio e anche dura sopportazione dell’ostracismo sociale.

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            1. sì, sono d’accordo praticamente su tutto, salvo dettagli.

              sul punto 2 diciamo che comunque conosciamo i parametri di fondo e che quando vogliono farci credere che la carne sintetica salva l’ambiente è giusto diffidare.

              sul punto 3, il veganesimo, nella sua estremizzazione, è unico e moderno, ma il vegetarianesimo fa parte della grande tradizione culturale dell’India autentica e vive ancora rispettato nell’India del Sud.

              posso consigliare di dare un’occhiata anche a questo mio post di oggi? (prima parte soltanto…): https://corpus15.wordpress.com/2019/03/07/i-boschi-sacri-e-il-blog-bortoblog-14-112/

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  2. Da Bill Gates e dalla sua ideologia non ci si può aspettare nulla di piu. Questa è la loro idea di progresso: andare incontro al consumatore senza mai mettere in discussione il consumo e possibilmente aumentarlo. Hanno una fede commovente su quanto la tecnologia possa risolvere i problemi, pratici o di coscienza che siano.

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    1. hanno inventato un mondo semplificato in una logica binaria e ora provano a sostituirlo al mondo reale.

      siccome sono i signori di quel mondo, se la sostituzione gli riesce, diventeranno i signori assoluti anche del nostro.

      sempre che ci sia ancora e che non riescano a distruggerlo prima.

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  3. La carne ‘pulita’ sta alla carne (non da allevamento intensivo) come le merendine stanno al ciambellone della nonna.

    Sì tenta di educare le popolazioni, quelle che possono permetterselo, ad un’alimentazione più sana e rispettosa degli esseri viventi: dubito che questo avverrà mai.

    Questo nuovo indirizzo filantropico di Bill Gates data di qualche anno evidentemente oggi è pronto a partire e Dio ce ne scampi!

    Si aprono scenari di nuova fantascienza!

    Ciao.

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  4. Anche in questo caso, come per gli OGM, centra il discorso sulla sovranità alimentare: in nome di ipotetici benefici si accentra in poche mani la capacità di produrre cibo. Se il detto “siamo ciò che mangiamo” ha un fondamento di verità (io credo di si) bisognerebbe chiedersi in che cosa vorranno trasformarci questi benefici produttori di cibo!

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    1. la risposta alla tua ultima domanda ce l’ho pronta, ma potrei dirla soltanto in francese, citando Cambronne.

      quando una sola persona ha un potere finanziario pari a quello di uno stato di media grandezza, l’unico modo per difendersi è una stretta coalizione o un’Unione di stati capace di esercitare una contro-pressione maggiore: certo, occorre poi che questa Unione svolga, per mandato democratico dei suoi cittadini, una politica a difesa dei loro veri interessi o bisogni, direi perfino della loro stessa natura umana; ma questo dipende unicamente dalle scelte dei suoi cittadini.

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      1. Mi sembra un po’ troppo riduttivo addossare i mali della società ai cittadini in quanto tali, la stragrande maggioranza dei quali non ha preparazione, tradizione, conoscenza che non sia mediata dai media che non controlla, dalla pubblicità, in ultima analisi dal sistema economico che detiene danari, finanzia cultura e prospettive, insomma determina la direzione. Dato che l’umanità è biologicamente specie gregaria, nella gran parte non può dunque che seguire il cammino indicato dal pastore.
        Ritengo dunque responsabili della situazione sociale in primis il pastore ed i suoi cani.. sai bene che non saremo mai in una democrazia consapevole e quindi in democrazia.

        Se non c’è un partito che rifiuta l’egoismo paranoico del capitalismo come lo si può superare?
        C’era un partito ma, con le buone o con le cattive, se lo sono comprato.

        679
        BRAVA GENTE

        C’è anche tanta brava gente nel gregge.
        Non ha strumenti.
        Cieca, crede
        Che il lupo sia pecora altra.

        Perché così è stato tramandato
        Detto, insegnato,
        Consigliato, comandato,
        Imposto, divulgato, inculcato,
        Intimato, prescritto, declinato,
        Ingiunto, sentenziato, sostenuto,
        Sussurrato, cantato, urlato.

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        1. dai, per oggi, mi godo la tua poesia e sorrido leggendo i primi versi; non saprei dirti perché, ma non mi pare che la tua critica mi riguardi; condivido quel che dici nella critica, infatti: e dunque come posso essere io l’oggetto della critica? 🙂

          infatti io ho detto “dipende unicamente dalle scelte dei suoi cittadini” e non mi sono avventurato questa volta ad analizzare come vengono costruite queste scelte, anche se l’ho fatto altrove…

          questa democrazia è apparente, lo sappiamo io e te (e diversi altri); però formalmente le scelte vengono prese in modo democratico dai cittadini, e quindi credo che in prima approssimazione non si possa dire diversamente da quello che ho detto.

          fossimo stati in Cina avrei scritto “dipende unicamente dalle scelte del Partito Comunista Cinese”, anche se poi perfino queste scelte sono condizionate allo stesso modo identico in cui sono condizionate le elezioni apparentemente libere da noi.

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