Notre Dame si salverà – 182

dallo Spiegel apprendo che, secondo il capo dei 400 vigili francesi impegnati nella lotta contro l’incendio che sta devastando Notre Dame, due terzi del tetto sono distrutti, ma entrambe le torri della cattedra dovrebbero essere salve, anche se è crollata la guglia centrale, che era del resto una integrazione dell’Ottocento.

La chiesa gotica potrebbe essere “conservata nella sua interezza”, ha detto. Ora inizia la fase di raffreddamento.

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grottesco il peso dato sulla stampa italiana al fatto che Notre Dame sarebbe non un’opera d’arte dal significato universale, ma un simbolo del cattolicesimo francese:

qualcuno ha voluto dare rilievo al fatto che tra la gente sconvolta davanti all’incendio c’era anche chi invocava la Madonna (forse pensando che si fosse distratta mentre andava a fuoco proprio la cattedrale rivolta a lei) o che diceva il rosario, come se questo fosse il modo normale di reagire ad una catastrofe del genere;

altri portano la loro solidarietà ai cattolici francesi, come se Notre Dame appartenesse a loro e non all’umanità intera.

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e, per chiudere con una nota critica, Notre Dame fu ampiamente spogliata e saccheggiata durante la rivoluzione francese, ed è comunque – per chi l’ha vista dal vivo – una cattedrale relativamente modesta, rispetto alle molte altre ben più complesse e ricche che abbiamo in Italia: basta il semplice confronto, che viene quasi istintivo, col duomo di Milano, per dare l’idea di quanto più limitate e artisticamente chiuse fossero la potenza e la capacità costruttiva di quella che sarebbe diventata la capitale della seconda potenza mondiale nell’Ottocento rispetto a quella del ben più importante allora dei Ducati italiani, verso la fine del Medioevo.

infine l’ultima mia battuta malevola va al Notre Dame de Paris, il romanzo oggi illeggibile di Victor Hugo che ha contribuito alla fama esagerata della cattedrale parigina con la sua vicenda inverosimile in puro stile neo-gotico.

bene, Notre Dame è, era sostanzialmente fino ad oggi, una cattedrale appunto ampiamente neogotica, innestata su un corpo originale di portata abbastanza modesta, ma eretto quasi a simbolo di Parigi e della Francia: la ricostruzione a partire da quanto sopravvissuto all’incendio sarà soltanto una nuova tappa nella storia di un monumento che ha continuato a rinnovarsi dopo altre distruzioni e non è rimasto fedele alle sue origini che lo vedrebbero oggi come un moncone ben più informe di quello che l’incendio ci ha lasciato.


26 risposte a "Notre Dame si salverà – 182"

  1. Mauro sappiamo benissimo che i francesi rivostruiranno come sarà la nuova versione di Notre Dame non lo sappiamo nessuno ancora.
    L’uomo è tutta la popolazione mondiale “evoluta” in parte vive meglio.
    Credo che per l’epoca in cui noi settantenni siamo nati abbiamo assistito a passaggi sempre più ed eventi storici importanti.
    Ogni forma di comodità utile e superflua che i paesi cosiddetti industrialistrazzati e civilizzati utilizzano inquina.
    Alcuni capi di Stato continuano ad inquinare per scelta di potere e tutti infine lo facciamo.
    Vivere inquina. Viaggiare inquina, pensare in modo ossessivo inquina da matti.
    Parlo per me stessa.
    I pazzi hanno portato alle guerre e il popolo pecora o bue, quasi mai si è ribellato.
    Ha seguito e seguirà sempre i folli.
    Per questo viene definito popolo
    L’umanità si sta deprivando dei valori che servono per dare la precedenza alla Vita insieme su questa Terra.
    Il processo veloce di surriscaldamento climatico non sappiamo esattamente, quanto durerà, né conosciamo tutte le variabili climatiche del pianeta Terra in orbita la diffusione di leggi fisiche ci informano
    Non conosciamo le variabili che altri pazzi nascenti porteranno.

    Perfino la nascita oggi sembra inadeguata.

    Personalmente in un momento in cui nascerà una bimba in questa nostra famigliola ed in questo ambiente tremo come una verga.
    Sempre in famiglia contemporaneamente due figlia scelgono la vita e la consapevolezza.
    Un’altra sceglie la negazione di valori importanti e la fuga da ogni regola. condivisibile

    Caino ed Abele?
    Cristo il Nazzareno, Giuda il popolo ebraico e Ponzio Pialato?
    Ma si niente di nuovo.

    Viaggiare per chi gode di buona salute può scegliere di inquinare il meno possibile.
    Spesso si sceglie di inquinare al massimo possibile.
    Resta la faccia di un attuale stile di vita, generalmente eccessivo e fuorviante.

    Mi preoccupa molto di più la realtà diffusa, confusa, concitata e falsa, realtà sociale politica economica che viviamo.

    La violenza, la corruzione e la morte che in molti scelgono per quattro soldi.

    Avviene nel nostro bel Paese.

    Non mi sento affatto dalla parte dei santi e tanto meno dei puri.
    Ma sono in crisi, a volte mi chiedo cosa ho il diritto ed il dovere di scegliere per aiutare la parte della mia famiglia, prevalente per fortuna, che sceglie ogni giorno l’onestà, il rispetto, la fatica della vita e i valori importanti umani condivisibili.

    Non so più rispondermi né rispondere a loro che hanno preso consapevolezza degli attuali pericoli.

    Trovo drammatica la mia mancanza di risposte. Trovo drammatiche le loro perplessità.

    Al contempo i migranti fuggono da realtà piene di orrori e di morte.
    Oltre al dramma complesso dei migranti che non viene preso in esami seriamente
    Il Braccio di ferro parlo dei cartoni in carne ed ossa continua a fare lo stupido io credo che è.

    L’elenco è molto più lungo

    Notre Dame andata in fumo e cenere resta, un incidente forse brutto, ma senza morti né feriti.
    Un’altra divagazione chiassosa in Italia e non solo, da noi portata alle sceneggiate, un dettaglio che non può sviare dalla complessità.
    I francesi in questo sono abbastanza uniti e ricostruiranno contribuendo o no economicamente.

    Il ponte pasquale altra divagazione chiassosa.
    Le liti quotidiani tra lega e movimento governo e opposizione altrettanto.

    Scandali, arresti e retate all’ ordine del giorno

    In una agenzia per il lavoro, ufficio di Ancona di cui una figlia è responsabile, alla richiesta di una sorella di assunzione possibile come operaia a turnazione da operaia, risponde che non ci sono offerte.
    Gli uomini in famiglia, uno è laureato è stato fortunato, ha trovato il posto da operaio con orari fuori dai diritti.
    Le ore in più gli vengono retribuite come straordinari.
    L’altro, titolare in un indotto dell’edilizia ha cessato l’attività fa l’operaio.
    Le ore straordinarie non gli vengono pagate.
    Ha smesso di farle

    I giovani uomini di oggi sono messi così.
    Parlo del popolo.

    Scusami ma dalle Marche diffondo queste notizie credo siamo molto inquinate
    A prova di ferro…ma di ferro non sono.
    Oggi sole
    Andrò un po’ al campeggio vicino Senigallia a sistemare meglio.
    Il nostro vecchio camper, attualmente roulotte abbisogna di pulizia ed altro.
    Niente luce e niente acqua vado con due tanniche di acqua.

    Un po’ inquinerò lo stesso in più fumo I sigari.

    Mangio e bevo un pochino di verdicchio.

    Grazie dell’ospitalità
    Ancora buon proseguimento del viaggio

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  2. Pare ci siano diverse scansioni dettagliate della cattedrale. Tra cui anche Ubisoft che fa giochi per Pc. Sarebbe un po’ comico se dopo la ricostruzione ci scappasse una statua di Batman all’entrata. Per sdrammatizzare un po’…

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      1. non eri contrario alla realtà virtuale? E poi con quale scusa potrai fare ancora viaggi quando sarà stato tutto quanto virtualizzato? Viaggiare in fondo inquina.

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        1. quanto alla Notre Dame da ricostruire nella realtà, quale scegliere? il falso ottocentesco di Le Duc, che la “restaurò” come piaceva a lui e fregandosene dell’originale? oppure quella che si può ancora individuare sotto le sue manomissioni? è per questo che dovendone ricostruire almeno due (a non mettere nel conto che adesso ne venga una terza, con caratteri ancora nuovi), l’idea di diverse ricostruzioni virtuali sarebbe davvero da prendere in considerazione…

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          1. magari va ricostruita aggiungendo qualcosa di nuovo. Per quale motivo gli artisti di oggi non possono essere all’altezza di quelli del passato? Perché dobbiamo virtualizzare tutte le varianti pur di tenere tutto identico al passato?

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              1. non saprei. Immagino che gli archeologi abbiano deciso basandosi sul degrado che gli agenti atmosferici stavano causando al monumento. Magari qualche tecnica più tradizionale c’era, soprattutto magari ricoprirla di sabbia. Ma i turisti cosa avrebbero visto poi? Come vedi siete sempre voi turisti i colpevoli 😀

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                1. in effetti, come si vede dalle vecchie stampe, quando la Sfinge fu scoperta, era ampiamente ricoperta di sabbia, ed emergeva soltanto la testa dalle dune: era indubbiamente molto più bella così:
                  https://normalman55.wordpress.com/2009/01/20/post-310/

                  il primo che cominciò a scavare la sabbia attorno alla Sfinge fu Napoleone, ma non sono sicuro che fosse un turista; io comunque sono un viaggiatore. 🙂

                  è vero che la Sfinge è fatta di materiale deteriorabile e i primi che dovettero cominciare a rifarla furono gli antichi egizi stessi.

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                  1. il tempo consuma ogni cosa. I monumenti potranno anche essere preservati per qualche altro migliaio d’anni magari nascosti sotto la sabbia o rendendoli inaccessibili. Ma ai viaggiatori cosa resterà da vedere?

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                    1. il vero problema mi pare un altro: esisteranno ancora i viaggiatori oppure i monumenti deperiranno naturalmente in un pianeta surriscaldato e senza più esseri viventi complessi né tanto meno viaggiatori?

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                    2. veramente, aldilà delle oscillazioni casuali, la tendenza di fondo del Sole è al riscaldamento progressivo; secondo gli ultimi calcoli pare che noi siamo oramai al bordo estremo della zona abitabile, ce ne rimane disponibile per i secoli futuri ancora soltanto l’1%.

                      se questo è vero, mi pare che cambi radicalmente la situazione e che risponda finalmente anche alla domanda: se il mondo pullula di intelligenze, dove si sono nascoste tutte?

                      la vita si forma e si evolve in pianeti inizialmente più freddi e si afferma soltanto attraverso dure lotte; nelle fasi della vita planetaria quando le temperature crescono e rendono possibile per un brevissimo periodo una vita più agevole, questo permette lo sviluppo delle tecnologie, delle scienze, della conoscenza: ma sono i fuochi d’artificio prima dell’incendio finale.

                      il mondo non è fatto per essere conosciuto, anche solo parzialmente, da intelligenze di tipo umano e, se questo per sbaglio accade, è soltanto una parentesi brevissima prima che ritorni il buio.

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                    3. penso che nell’ultimo milione d’anni la zona di abitabilità del pianeta non sia variata in modo rilevante. La storia dell’uomo non è che un brevissimo lampo di luce nella storia della Terra. Frazione insignificante se vogliamo considerare solo gli ultimi 2000 o 3000 anni. In questo periodo i combiamenti rispetto al passato non sono stati tali da arrivare a dire che tra pochi secoli siamo fuori dalla zona abitabile.

                      In ogni caso il prossimo stadio evolutivo non richiede più la zona abitabile. La AI sia artifuciale o che si ririesta a far confluire la mente umana in una macchina (Musk ne ha fondato un’azienda) sono l’unica speranza seria per lasciare questo pianeta ed esplorare l’universo. Se ora per mandare qualche astronauta in orbita servono centinaia di tonnellate di combustibile altamente inquinante la AI potrebbe semplicemte caricare se stessa in un corpo già presente in orbita. Ma forse arrivati a questo punto non serva più nemmeno esplorare l’universo ma bensì altre dimensioni oltre alle 4 di cui abbiamo esperienza ora. Forse per questo l’universo che vediamo è silente. Le forme di vita più evolute sono altrove. Fantascienza…

                      Buona guornata della Terra! 🙂

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                    4. la distanza tra le orbite della Terra e quella di Venere è di circa 170 milioni di km; un miliardo di anni fa Venere era uscita da circa 200 milioni anni dalla fascia abitabile, che si trovava dunque a circa 135 milioni di km dalla Terra; se oggi siamo davvero a circa 1, 5 milioni di km dalla fine della fascia abitabile, questo significa, arrotondando, che la fascia abitabile per la Terra si riduce di 13,5 milioni di km ogni 100 milioni di anni e di 1,35 milioni di km ogni 10 milioni di anni, e in poche parole abbiamo circa ancora 10 milioni di anni per uscire definitivamente dalla fascia abitabile come pianeta; certo, possono sembrare molti, ma dopotutto la linea evolutiva che ci ha separato dagli scimpanzé è iniziata circa 6 milioni di anni fa.

                      e l’uscita definitiva dalla fascia abitabile non è un processo lineare, ma discontinuo. e dunque non può essere escluso che ci siano delle anticipazioni pericolose dovute alle variazioni dell’attività solare.

                      detto questo, pensavo di detenere io il record del blog più fantascientifico, ma vedo che mi batti di molte lunghezze.

                      certo, se penso che metteremo presto in orbita il cervello di Musk trasferito su qualche asteroide tecnologico, almeno a sentire lui, mi sento molto rassicurato, effettivamente, sui destini della civiltà umana… 😉

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                    5. mi sembra una forzatura dei limiti. Se anche fossimo vicini la coincidenza dello sviluppo tecnologico umano con una anticipazione dell’uscita dalla zona abitabile è azzardata. Cioè quello che succede nella prossima ora è un’anticipazione di quello che succederà tra 100 anni. La possibilità c’è ma qual è la probabilità che sia anche vero?

                      Quella dell’AI sembrerà anche fantascienza ma sicuramente è l’unica via possibile per lasciare il pianeta anche solo per andare su Marte. Di quanti razzi avrà bisogno Musk per portare 1 millione di persone su Marte? Siamo sicuri che dopo l’aria sulla Terra sia ancora respirabile?
                      Una AI riuscirà a coprire milioni di anni di sviluppo in pochi anni. In poche parole diventerà una divinità. E siccome tutte le dimensioni superiori alla nostra sono intrecci di probabilità… è la casa ideale di una super intelligenza.
                      I commenti sono sul tuo blog. Te lo faccio diventare fantascientifico più che mai. 😀

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                    6. infatti, caro fla, non ho affatto detto che è probabile: la probabilità è un concetto matematico preciso, e andrebbe anche “esattamente” quantificato; ho soltanto detto che è possibile, che è come dire che è un evento di cui possiamo soltanto dire che il suo grado di probabilità è diverso da 0.

                      e tuttavia a me pare una linea interpretativa da non abbandonare, ma da tenere presente, senza darla per certa.

                      ad esempio, se sappiamo che vi è la probabilità che un grosso asteroide cada sulla Terra ENTRO i prossimi 100 anni, questo non significa che cadrà FRA 100 anni, ma potrebbe anche sfrecciare sulle nostre teste in questo momento…

                      se sappiamo che il riscaldamento globale dovuto ai gas serra porta all’aumento tendenziale delle temperature MEDIE, questo PREVEDE che possa esserci un picco di alte temperature anticipato e seguito da momenti di raffreddamento, visto che il clima procede in questo modo irregolare.

                      e infine l’argomento davvero decisivo è che il concetto di zona abitabile lo applichiamo solamente per dire, mi pare, che le temperature di un certo pianeta gli consentono di avere dell’acqua allo stato liquido, cioè fino a 99 gradi: ma qui mi correggerai se sbaglio.

                      in ogni caso il concetto è applicato per individuare la possibilità di sviluppo di QUALUNQUE forma di vita simile a quella terrestre, e non vi è una definizione del concetto di abitabilità riferito nello specifico a forme di vita come quella umana, che hanno range di praticabilità molto più ristretti.

                      sì, sono abbastanza convinto che l’effetto serra abbia concause astronomiche, in ultima istanza determinanti, considerando anche che un aumento delle temperature negli ultimi anni si è misurato anche su altri pianeti del sistema solare.

                      questo non impedisce certo di considerare utile la lotta per contrastarlo, fino a che possiamo: ma nella consapevolezza che è una lotta vana; certamente la campagna attuale alla Greta per convincerci che basta che noi vogliamo e il riscaldamento globale si fermerà è una variante dei discorsi consolatori che si fanno ai malati inguaribili per dargli qualche speranza.

                      della speranza abbiamo bisogno tutti o quasi tutti; ma chi è anziano (oggettivamente, anche se si sente un peterpan) ne ha meno bisogno degli altri.

                      – su Musk, il nostro moderno Cagliostro, che dirti, caro fla? è un tale buffone che io mi meraviglio che qualcuno gli dia ancora credito, ma poi penso quanto è pieno di soldi, al momento, ce me lo spiego benissimo: questo paga profumatamente, per diffondere le sue truffe nel mondo.

                      e se la super-intelligenza è plasmata sul modello di una super-mente come la sua…

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                    7. non è possibile basarsi sulla mente di Musk come modello a meno che non si riesca a trovare un modo per permettere anche ai PC si farsi le canne 😀

                      per quel che riguarda Greta credo anch’io che la visione è troppo semplificata. Se è vero che la volontà è strettamente necessaria per poter iniziare un cambiamento non è la sola condizione necessaria. Non ci sono ancora le tecnologie che possano garantire “tutto come prima ma senza inquinamento”. Certo si possono abbassare le emissioni di più ma non si possono fare miracoli, almeno non subito.
                      Quanti non avranno più accesso al cibo se i prezzi salgono? Le tecnologie attuali sono davvero in grado di fornire le stesse cose a prezzi pressoché invariati? Ci siamo preoccupati di andare a preparare il necessario per gestire l’intero ciclo di vita delle nuove tecnologie o ci troveremo le batterie delle auto sui campi?
                      L’impressione è che abbiamo costruito un castello di carte e ora dobbiamo scambiare tutte le carte che stanno alla base una per una senza far cadere tutto.

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    1. non sono il solo: piange il cuore a dirlo, ma dopo di me lo ha detto anche Sgarbi; ed è incredibile che sia uno come lui a risultare per una volta equilibrato, tale è il delirio da maniaci incolti dell’arte che attraversa da tempo i parvenu d’Italia, a cui non pare vero di darsi un tono di classe affettando uno sperticato amore per ogni forma di manifestazione estetica, preferibilmente nazionale peraltro, ma per una cattedrale cattolica si può anche fare eccezione.

      in questo caso l’amore per l’arte diventa un travestimento malamente riuscito dell’amore per la ricchezza o per la bigotteria, da parte di chi ne ignora la storia, e ci tocca anche sentire i piagnistei per il Medioevo distrutto, sostanzialmente dedicati ad un rifacimento ottocentesco abbastanza grossolano, che aveva lo scopo storico di cancellare visivamente il delirio iconoclasta della rivoluzione francese.

      resta da dire che la ricostruzione di un monumento, che a noi pare quasi una profanazione, è invece la regola nei paesi dal clima tropicale in cui il legno è il materiale comunemente usato per la costruzione delle pagode e anche in Giappone, dove è periodica la sostituzione del legno deteriorato: qui l’opera d’arte è considerata il progetto dell’architetto e non la sua realizzazione concreta e non vi è quel feticismo dei materiali autentici di cui è fatto l’edificio, che domina quasi solo in Italia; è doloroso dirlo, ma oramai anche la famosa Sfinge egizia ha subito il destino di Notre Dame ed è per buona parte un rifacimento dei nostri giorni, oltretutto, come ho potuto verificare sul campo.

      la tua proposta di lasciare in vista le tracce dell’incendio di Notre Dame è esteticamente molto interessante, se non altro come trasposizione visiva e quasi riesumazione delle distruzioni rivoluzionarie, e quasi una specie di nuovo falso sul falso, ma non sarà praticata, dato che questo incendio non ha un valore simbolico abbastanza forte da essere ricordato.

      tuttavia sento dire che ci vorranno addirittura decenni per riportare la cattedrale com’era (sempre sull’isterica stampa italiana) e Macron parla di investimenti molto impegnativi necessari, e allora potrebbe darsi che la catastrofe della crisi climatica in corso tagli davvero a breve le gambe a investimenti e progetti e che, contro ogni volontà, Notre Dame resti incompiuta, come simbolo stesso della fine della civiltà umana che ci aspetta.

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    1. non so se posso risponderti: se è fatta di legno, non è difficile che un corto circuito provochi delle scintille che la incendiano, e anche se è di ferro le scintille possono raggiungere il vecchio tetto di legno e il risultato è lo stesso.

      il fuoco sembra un brutta bestia incontrollabile: nel mio paesello forse due mesi fa un vecchio di 88 anni è morto carbonizzato nell’incendio del suo garage, assolutamente privo di legno, e ancora si sta aspettando di capire come possa essere successo.

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  3. Buon giorno Mauro concordo in tutto l’ho ampiamente visitata e ascoltato la storia.
    Verrà risistemata come patrimonio di tutta l’umanità. La la recitazione di versi memorizzati e le esternazioni esagerate fanno parte della cultura dei persone che si lasciano andare alle emozioni. Non sono frutto di buon senso per il genere e per l’occasione ma accadono.
    L’Umanità è anche questo, e non poco, credo infine che non produca alcun danno.
    Gli incidenti avvengono, saranno chiarite le eventuali responsabilità, se esistono.
    Nelle Marche sole. Buona continuazione 🌞

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