20 giugno: giornata mondiale del rifugiato? – 295

no, giornata mondiale dell’egoismo contro i rifugiati.

e in un sistema politico che si definisce democratico e cerca il consenso dei singoli, dopo averli rinchiusi nel loro egoismo miope, lasciamo pure che rappresentanti del popolo ci mostrino la gara un pochino ripugnante a chi è più egoista.

ma noi siamo blogger, esseri umani semplici, piccoli cincinnati di provincia che si sono esiliati da soli da un mondo abbastanza disgustoso: che ci frega di avere consenso a prezzo della nostra coscienza e della nostra umanità?

sputiamo in faccia il nostro disprezzo alle istituzioni ipocrite che mescolano il rifiuto di accogliere le vittime di guerre e regimi sanguinari ad una lotta all’immigrazione illegale in se stessa giusta (aldilà dei metodi con cui viene fatta), con la scusa che non siamo in grado di distinguerli.

 

leggiamo i dati dei milioni in fuga nel mondo dalle guerre che un sistema impazzito moltiplica: 70 milioni quest’anno, quasi 3 più dell’anno scorso; e di questi 26 milioni circa, mezzo milione più dell’anno scorso, sono i rifugiati, cioè coloro che si sono decisi a fare domanda di asilo, disperando di poter tornare.

e poi rileggiamo quello che sapevamo già: sono i poveri, sono i disperati nel mondo a farsi carico degli altri disperati: nelle zone più povere del mondo ci sono quasi 6 rifugiati ogni 1.000 abitanti; nelle zone più ricche, meno di 3: ma sono queste a fare sentire i loro latrati egoisti.

la Turchia ne ospita ben 3,7 milioni, seguita da Pakistan, Uganda, Sudan e Germania; nel Libano, un abitante del Libano su 6 è un rifugiato; in Italia sono 130mila, poco più di 2 ogni 1.000 abitanti; e poco più di 1.000 nell’ultimo anno e mezzo sono arrivati attraverso canali legali.

li lasciamo in pasto ai trafficanti e poi ci lamentiamo di quello che abbiamo voluto e anzi costruito.

. . .

e che successo immenso per questi lugubri venditori di morte se attraversare il Mediterraneo per sfuggire dalle guerre che noi stessi alimentiamo diventa ogni anno un rischio mortale più elevato:

nel 2017 moriva annegato nel Mare Nostrum poco più di un attraversatore clandestino su 30, mentre nel 2018 si è arrivati ad uno ogni 6.

sono soddisfazioni, non è vero?

. . .

è su questi numeri che si costruisce il successo politico in una razza bastarda.

gmbombardatia


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