forse è giunto il momento di una nuova puntata delle mie passeggiate sui blog dei vicini, quelli almeno che sono sempre più verdi del mio…
. . .
https://suprasaturalanx.wordpress.com/2019/06/21/fame/
corpus05 June 21, 2019 at 5:05 am
wow. e per tutto un pezzo, un bel pezzo, questo splendido racconto parla anche di me… 😉
di me proprio personalmente, intendo: succede spesso quando i racconti sono scritti bene, anzi benissimo.
gaberricci June 21, 2019 at 7:17 am
Ti senti il lupo cattivo (e, bisogna dirlo, un po’ meschino)?
gaberricci June 21, 2019 at 7:18 am
O parli di chi vive nel Bosco?
bortocal15 June 21, 2019 at 3:10 pm
non c’è nessuna sostanziale differenza tra il lupo e chi vive nel bosco, tanto che si potrebbe dire che il lupo esplicita soltanto, nella sua coscienza soggettiva, il pensiero profondo di chi vive nel bosco.
e mi sono identificato talmente bene in questa sintesi ultra-personale, che ti dirò che non l’ho trovata per niente meschina, e neppure rileggendo la trovo tale.
potrei fare un lungo elenco di citazioni, ma sarebbe tedioso più per te che per me.
sarai tu piuttosto a spiegarmi in che cosa consiste la meschinità del lupo e dei vecchi che lo circondano, che io non sono riuscito a cogliere…. 😉
gaberricci June 22, 2019 at 7:23 am
È il lupo stesso a riconoscersi meschino, quando confessa di aver tentato di fare un gesto nobile (abbandonare la Città per non dar la caccia ai bambini), ma ricadendoci subito non appena gli si presenta l’occasione.
bortocal15 June 22, 2019 at 9:43 am
è vero che il lupo dice di essersi trasferito nel bosco per fuggire se stesso, ma non avevo colto che questo fosse un riferimento specifico alla caccia ai bambini.
è vero anche che dopo parla di vergogna che viene vinta dalla fame, ma questa lo costringe a nutrirsi dei vecchi che vivono nel bosco, non dei bambini.
del divorare i bambini il lupo parla sempre con cupidigia e voluttà; quindi la dinamica che esponi adesso nella lettura (e anche nella rilettura) non l’ho proprio colta.
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bortocal15, 27 giugno 2019 at 8:54 pm
mi pare che manchi a questa analisi dolente e precisa nella descrizione dei fatti il punto centrale che spiega tutto: il PD NON INTENDE GOVERNARE, né a livello centrale né, suppongo, a Roma; intende andare alle elezioni al più presto, consegnando il paese alla destra, e contando (malamente) di prendere qualche seggio in più al Parlamento e soprattutto di toglierli agli amici di Renzi.
tu la chiami rendita di posizione; io la chiamo rendita di NON posizione: questo partito non esiste più in quanto tale, è morto, ma non ancora sepolto.
Raimondo , 28 giugno 2019 at 12:21 pm
Mi auguro che non sia come dici tu, certamente chi si è scomodato per partecipare alle recenti primarie desidera che ci sia un partito in grado di elaborare idee, selezionare persone valide, raccogliere risorse per contrastare questa deriva autolesionista che ci sta distruggendo.
Visto che mi leggi avrai capito che nel blog cerco di condividere idee positive, quelle buie e disperate le tengo a freno, molti altri ci pensano per me.
Ma hai ragione tu, in questo momento nessuno vuol comandare veramente, nel senso che nessuno vuole assumersi la piena responsabilità delle proprie decisioni.
Il primo di tutti è proprio Salvini che non incassa un consenso che sembra avere ora perché non avrebbe più la foglia di fico delle timide resistenze dei compari dei 5 stelle. Meglio questo governo sgangherato, la gente è contenta, applaude e inveisce contro i deboli … intanto gli stipendi sono liquidi ogni mese per qualche anno … poi si vedrà.
bortocal15 , 28 giugno 2019 at 1:48 pm
se mi leggi ancora saprai che il faro che illumina il mio blog è il gramsciano pessimismo della ragione (non disgiunto dall’ottimismo della volontà).
quindi anche io cerco di dare voce alle esperienze positive concrete con cui vengo in contatto, e non sono neppure poche, in verità.
ma certo non vengono dal Partito Democratico; mi vergogno oggi delle fiducia che gli ho dato dieci anni fa, quando pure non mancavano, proprio dall’esperienza concreta, le prove di che cos’era in realtà quel partito, aldilà delle sue retoriche; e proprio la vicenda di Marino a Roma lo abbia dimostrato.
leggo che oggi anche Sala – personaggio che politicamente aborro – dice che c’è bisogno di una altro partito – ma non per riciclare lo stesso personale politico, dico io.
forse non è tanto di un altro partito che abbiamo bisogno, ma di un modo diverso di concepire la politica e di farla.
ciao, buona continuazione.
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corpus05 28 giugno 2019 alle 08:03
a mio parere la chiave di volta del tutto è la crisi climatica, per cui interessanti saranno i prossimi decenni che segnano la fine dell’umanità, e il caos è la minima reazione che ci si possa attendere.
dirai che la tiro per i capelli, e invece c’è un legame evidente, secondo me, e sta nel negazionismo climatico: i protagonisti principali di questo caso sono negazionisti, no?
e che cosa vuol dire questo? non negano davvero che il cambiamento ci sia: come potrebbero?
stanno soltanto dicendo che bisogna fare finta di niente perché non ci possiamo fare niente (secondo loro), e dunque si comportano di conseguenza, e quindi provocano il caos.
l’unico modo di evitare il caos sarebbe un programma comune dell’umanità per contrastare l’effetto serra: ma questo è contrario a tutta la storia umana e all’istinto autodistruttivo della nostra specie.
Anonimo 28 giugno 2019 alle 08:10
A proposito di caos… (su scala minore…) che succede in Libia?
Stamattina leggevo di sconfitta di Haftar e presa di distanza della Russia (in chiave di vendita di sistemi contraerei alla Turchia _ che intrecci!_) quindi il moribondo Serraj non sarebbe più così moribondo…
questo rivaluterebbe le prese di posizione italiane iniziali (che peraltro si stava cercando di riposizionare, magari sbagliando prima e dopo…) che erano sull’appoggio al governo riconosciuto dall’Onu…
che confusione!
(ovviamente non mi pare di aver sentito niente al tg.
Così come di Cina, India e Pakistan _ messi insieme tre miliardi di persone…_ più che folclore o quando succede qualche catastrofe non se ne parla.. ).
corpus05 28 giugno 2019 alle 08:20
l’incredibile provincialismo del sistema informativo italiano l’ho ben verificato negli anni in cui sono vissuto in Germania, e infatti non ho perso l’abitudine di un’occhiata ai quotidiani online tedeschi, che leggo ancor prima di quelli italiani per vederne meglio da subito la loro miseria di contemplatori di un ombelico infetto.
ma noi, siamo o non siamo il paese più artistico del mondo? e il meglio del mondo per cibo e arte di godersi la vita (dicono)?
presunzione stolida e ignoranza di quel che avviene nel mondo stanno bene a braccetto.
– su Serraj la pensiamo alla stessa maniera, e mi fa piacere; ne sono stato convinto sin dall’inizio e non ne ho scritto nel mio blog per non ammorbare i lettori, ma la nostra posizione italiana è stata l’unica dignitosa in Europa (come quella sul Venezuela!).
non sappiamo ancora come andrà a finire, ma riconosciamo almeno una coerenza che nessun altro ha.
del resto questa seconda guerra di Libia, che dura oramai da otto anni, è stata fatta tutta anche contro di noi, per interposto Gheddafi, ma con Berlusconi noi abbiamo dato a suo tempo una mano a chi voleva farci fuori.
la mossa giusta allora sarebbe stata – parere di un dilettante della geopolitica – di convincere Gheddafi a ritirarsi fino a che era in tempo e dargli asilo politico; avrebbe avuto grosse chance di ritornare; oggi cercano il figlio, ma non ha le palle, sembra…
giomag59 28 giugno 2019 alle 15:24
Approfitto dell’ospitalità del padrone di casa, anche se discussione è un po’ off-topic…
io penso che Berlusconi all’epoca fosse troppo debole, ormai, politicamente, per opporsi come forse avrebbe voluto.
Con Gheddafi avevano fatto affari tutti, ma solo a lui furono attribuite “complicità” facendo leva sugli aspetti più folcloristici di Gheddafi.
I nostri “progressisti”, ancora una volta miopi o, loro sì, complici, convinsero il popolo che l’intervento era giusto e sacrosanto, a difesa dei poveri “democratici” libici…
con questo però non tacciarmi di berlusconiano, eh?
Anche se, a qualche cena elegante avrei partecipato volentieri…
Anghessa 28 giugno 2019 alle 15:41
Assolutamente d’accordo!
L’Italia (governo Berlusconi) fu Obbligata dagli alleati Francia e Regno Unito, Obama partecipò inizialmente molto titubante, anche Biden.
Fu Hillary a spingere per “partecipare“ con i due stolti.
Intendiamoci l ‘Italia ha “partecipato “lasciando l‘uso delle basi italiane (Sigonella, Lampedusa, Pantelleria) e spazio aereo, più reparti piccoli ma scelti sul terreno (principalmente per “illuminare ” i bersagli a bombe e missili).
Berlusconi ha fatto molte idiozie, MOLTE, ma in politica internazionale ha giocato al Levantino!
(Diciamo cene internazionali. …eleganti!
Con migliore risultato).
cordialità
– io magari cambiando un po’i nomi, lo vedrei bene tra i suoi personaggi Olena troneggerebbe a Arcore!!!
Anghessa 28 giugno 2019 alle 15:51
Gheddafi era un dittatore. “Non poteva dimettersi“!!!
i paesi africani invitarono e sollecitarono Gheddafi a ritirarsi in Africa -aveva, anzi gode ancora, di molte simpatie.
Un VERO dittatore non può mollare.
A parte le considerazioni varie, ha sbagliato a non suicidarsi!
La fine della strada è morire nel proprio letto – Franco, Tito, Stalin, fortunati oppure Piazzale Loreto oppure uno “Serio” come HITLER.
corpus05 28 giugno 2019 alle 22:16
discussione fitta, con qualche difficoltà (tipica di wordpress) a capire chi risponde a chi.
sono uno di quei “progressisti” che pensava allora (e penso anche adesso) che, quando Gheddafi ha cominciato a bombardare i ribelli, l’intervento diventava inevitabile; ero convinto anche allora che fosse strumentale, ma non dovrebbe essere ammesso ad un tiranno di bombardare il suo popolo.
e in effetti l’intervento fu autorizzato dall’Onu, cosa che nella patria dei nostri machiavelli di provincia non conta un cazzo, ma per un italiano un pochino tedesco come me è discriminante.
quindi la partecipazione dell’Italia a quella guerra fu “giusta”, secondo la logica internazionale, e costituzionale secondo il nsotro art. 11 (a differenza di quella fatta alla Serbia dalla NATO, non dall’ONU, e dove Ciampi avallò la peggiore violazione della Costituzione mai avvenuta, quella fatta da D’Alema).
ma l’Italia avrebbe potuto almeno votare contro all’Onu e dare asilo politico a Gheddafi (più solido di quello di uno stato africano), come le diede ad Ocalan vent’anni prima, fino a che D’Alema non lo tradì.
ma, parlando di legalità internazionale, capisco di parlare da marziano in Italia.
certo, era impossibile che Gheddafi avesse il buon senso di fare una ritirata strategica che forse gli avrebbe consentito di giocare ancora un ruolo politico in futuro: ma basta questo a dimostrare che era indifendibile e che ha fatto la fine che si meritava.
ma ne è venuto il caos che ne è venuto! certo, ma qualcuno sa che cosa fosse la Libia sotto Gheddafi? io ci passai un paio di settimane per lavoro proprio pochi mesi prima che scoppiasse la guerra e vidi un paese senza anima e senza volontà, soffocato da una dittatura stolida.
ci sono situazioni irrisolvibili, ma l’unica cosa che proprio non sopporto è la giustificazione del fatto che l’Italia non prese posizione, comunque la si voglia dare.
la verità era ben rappresentata dai due pannelli paralleli che si incontravano all’ingresso del Museo Nazionale di Tripolo: Berlusconi da un lato e D’Alema dall’altro; e la verità è che nel tradire Gheddafi tutti erano d’accordo, sia la destra di Berlusconi sia il Partito Democratico di D’Alema e il presidente della repubblica Napolitano.
è in casi come questi che emerge l’anima vera di un paese, e noi siamo un paese di magliari e di traditori della parola data e delle alleanze: da sempre!
l’Italia stessa è nata da questi tradimenti e non può rinnegare un comportamento che attraversa tutta la sua storia.
Anghessa 28 giugno 2019 alle 22:30
Lei è sempre -oramai chiaro – “estremo”.Anche io sono transitato per la Libya, tralascio l’atmosfera sonnambolica (mi scuso sono poco sociale!)
Gheddafi era un dittatore,a parte le pagliacciate, le variazioni strategiche da un panArabismo mediocre ad un PanAfricanismo – questo più furbo.
Certo che il “regime “con il suo capo chiamato ridicolmente Guida suprema (proprio lui che sfotteva Mussolini… meno, Hitler!)
corpus05 28 giugno 2019 alle 22:51
be’, ma allora è un estremo anche Lei! visto che dà dell’estremo e poi mi dà ragione…
ma considerando che gli estremi sono solo due chi diremo che è l’estremo di destra e chi quello di sinistra fra noi due? o almeno chi è l’estremo nord e chi l’estremo sud? (questo sarebbe già più chiaro…., eheh)-
non mi dica che ci becchettiamo essendo due estremi dalla stessa parte.
atmosfera sonnambulica, della Libia sotto Gheddafi: esatto!
Gheddafi dittatore ridicolo (ma assieme feroce): mi fu regalato il suo Libretto Verde, ridicola scimmiottatura di Mao, ben altro calibro.
Gheddafi dittatore indifendibile, ma questo non vuol dire che si doveva svenderlo…
corpus05 28 giugno 2019 alle 22:27
ah, dimenticavo: come mai, se era proprio così difficile tenersi fuori da quella guerra, questo fu invece esattamente quello che fece la Germania?
bastava stare dalla sua parte, invece che da quella dei nostri nemici (Francia e Inghilterra, in quel caso).
ma noi non abbiamo saputo fare politica estera, e la responsabilità era proprio di Berlusconi, un inetto in questo campo.
– lasciando perdere ogni considerazione su quella farsa tragica che diventa l’Unione Europea quando i suoi membri fanno politiche estere diverse e addirittura l’uno contro l’altro!
Anghessa 28 giugno 2019 alle 22:44
Eh! No mio caro. Qui non sono d’accordo.
L’Italia È CONDANNATA dalla Geografia!!
Ognuno ha la “sua” geografia!!! E le sue… ROGNE!!
corpus05 28 giugno 2019 alle 22:55
non immaginavo che fosse la geografia che ci costringe a non fare mai una guerra con i nostri alleati, ma sempre contro.
Anghessa 28 giugno 2019 alle 22:39
Sorry: Certo che “doveva “bombardare – non il popolo – ma i RIBELLI!!
Tralasciamo le altalene (magliare!) dei piccoli politici italiani.
Certo l‘Italia Non voleva interventi di sorta, li ha subiti (al solito).
ripeto, Gheddafi non poteva cercare una – via – politica!
Avrebbe dovuto “salvare” Saif (il figlio più furbo) ma la sua strada ERA QUELLA e DOVEVA percorrerla.
– ripeto poteva sia per la “storia” che per LUI scegliere il suicidio
– Molto più dignitoso – ma è la mia personale filosofia.
Sempre lieto dibattere -con Te –
buona serata
corpus05 28 giugno 2019 alle 23:07
piacere anche mio, condiviso, del dibattito con te.
il suicidio non è islamico: mai giudicare chi appartiene a un’altra cultura con la nostra mentalità: suicidandosi, Gheddafi avrebbe distrutto il suo ricordo e la sua immagine, nel mondo islamico. il suicidio dello sconfitto è del mondo romano e greco, non del mondo islamico.
l’Italia subisce, perché da sempre non ha una politica estera: del resto alla sua classe dirigente non interessa averla, perché decide di volta in volta secondo le opportunità del momento, senza coerenza; e non riesce a capire che proprio questa incoerenza e inaffidabilità – e questa soltanto – è la causa della sua debolezza strategica; ma, ripeto, non si può cambiare la natura di un popolo, cioè la sua cultura storica.
quando Gheddafi in Cirenaica, per bombardare i ribelli vide che doveva anche bombardare il popolo, lì doveva agire strategicamente: invece si infilò nella trappola a testa bassa, senza rendersi conto che non aveva alleanze internazionali e che la Russia non era disposta a difenderlo.
in fondo si suicidò da islamico: con le armi in pugno; anche se poi, per ironia della storia, la sua fine fu meschina e miserabile lo stesso.
– si fa presto a passare per estremisti in Italia: basta ragionare su presupposti di legalità nazionale o internazionale; l’estremista vero sarebbe chi li viola (vedi Salvini e Mattarella che controfirma), ma in Italia estremista è invece chi pensa che vadano rispettati.
Anghessa 28 giugno 2019 alle 23:25
Conosco bene il giudizio musulmano del suicidio, ma un Capo (vero) non è sottoposto alle regole “comuni”.
(certo sono fieramente legato alla cultura romana – che anche quella ha tollerato tante “variazioni di comodo“).
sul fatto che l‘Italia non ha una politica estera “coerente“ è fisiologico, poiché retta da una classe politica modestissima (?!!) e fragile, volatile di breve periodo.
Lasciamo stare il presidente Mattarella (come i predecessori – tranne Cossiga).
il ruolo presidenziale è folle – deve coprire nel bene e nel male la insipienza dei governi!
Sul presidente Cossiga non posso dare un giudizio – per personale reticenza.
Wordpress,purtroppo, non è lineare nel dialogo.
Buona notte
bortocal15 29 giugno 2019 alle 10:21
per arginare il caos dei commenti su wordpress consiglio di portare a 10 la coda ammessa dei commenti sulle impostazioni del blog.
bortocal15 29 giugno 2019 alle 10:12
la classe politica italiana è il ritratto del paese: nessuno ce la impone, e i Parri, i De Gasperi, i Moro, i Prodi, i Monti sono state temporanee eccezioni dei momenti di emergenza nel paese dei Fanfani, degli Andreotti, dei Craxi, dei Berlusconi, dei Renzi e dei Salvini.
quanto a Cossiga, era totalmente suonato, pur se viscido: questa almeno è l’immagine di chi lo ha conosciuto solo dall’esterno; ma non mi aspetto risposte sul punto: rispetto la tua scelta.
buona giornata, che immagino più fresca che in Italia.
Anghessa 28 giugno 2019 alle 22:55
Ah! Io sono di Destra!
cosa vuole, c’è la gauche caviar, io sono droit carnivore (moderatamente… carnivore).
corpus05 28 giugno 2019 alle 23:25
che tu PENSI di essere di destra, come io PENSO di essere di sinistra non c’è da dubitare e mi era chiaro.
ho però dei dubbi più sostanziali, visto che riusciamo a discutere abbastanza serenamente e in modo costruttivo e, almeno nel blog, questa è un’esperienza inedita per me.
umilmente propongo invece una opposizione Nord-Est Sud-Ovest: credo ci descriva meglio! 🙂 🙂
Anghessa 28 giugno 2019 alle 23:30
Perché Nord Sud?? Tu, se ho ben capito – con le classiche deambulazioni di famiglia di militare -, hai un legame con il Sud Tirolo, io con la mia origine Istriana non mi sembra profondo sud o est “estremo“.
bortocal15 29 giugno 2019 alle 10:07
che la mia collocazione sia il nord-est non c’è dubbio: nascita veneta, infanzia sud-tirolese, vita a Brescia (a parte il settennato tedesco) e ora la Val Sabbia.
quanto a te ignoravo l’origine istriana (che mi spiega molto), ma pensavo alla tua collocazione attuale in Africa Occidentale.
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https://suprasaturalanx.wordpress.com/2019/06/26/perche-la-letteratura-no/
bortocal15 June 26, 2019 at 8:09 am
entusiasta: hai detto benissimo quello che penso da tempo anche io sul fantasma della letteratura; per la cronaca una parte importante della mia produzione poetica privata sta nella riscrittura di testi poetici altrui, dal grande e proliferante Tagore, incredibilmente da me ridotto ai minimi termini (perché, per assurdo, in poesia sono un minimalista estremista) a diversi poetacci di strada o semplicemente da vita quotidiana, che pure producono perle nascoste e per caso.
quanto alla tua domanda principale, ti butto giù la mia risposta, che però a un certo punto accenni anche tu: in letteratura SEMBRA che non sia sviluppato il rifacimento per la semplice ragione che la letteratura è TUTTA E SEMPRE rifacimento: Borges rifà Kafka, Camilleri riscrive Pirandello, Ellroy riscrive Dostoevskij (anche se dichiara di non averlo letto), Proust è un secondo Saint Simon, Manzoni rifaceva Scott, la donna, dicono adesso, che ha scritto l’Odissea rifaceva da un punto di vista prettamente femminile l’Iliade maschilista, ecc. ecc.
conosci qualche scrittore che scriva senza avere davanti il modello di tutto quello che è stato scritto prima di lui? ogni opera è un rifacimento delle opere del passato, ed esiste appunto perché ha bisogno di correggerle; altrimenti basterebbe osservare che massa sterminata di libri è stata scritta e giace davanti senza che noi possiamo mai leggerli tutti, per farti passare la voglia.
gaberricci June 26, 2019 at 11:26 am
Il tuo punto di vista è condivisibile, ma credo che tutto sia da inquadrare nel fatto che le storie da narrare, ridotte ai minimi termini, sono tutto sommato poche, ed è per questo che tutti paiono rifarsi a qualcosa “venuto prima”.
Comunque, come si capisce da questo testo, spero, il mio intento certo non è quello di difendere l’originalità, anzi.
bortocal15 June 26, 2019 at 5:05 pm
certo che si capisce! e anzi il mio consenso nasce tutto da lì.
del resto, da quando la scrittura è diventata parte del mercato, funzionano del tutto anche per lei gli stessi meccanismi che funzionano per altri prodotti commerciali come il cinema o la musica.
l’autore diventa un marchio per un lavoro di equipe: non si penserà mica che De André sia l’autore nel senso classico del termine di tutte le sue canzoni? sue sono solo una minima parte.
e che cosa sarebbe Saviano senza i consulenti e i revisori che lo tengono per mano mentre scrive?
solo eccezioni marginali rispondono al vecchio cliché romantico, e fino a che restano marginali, salvo rare eccezioni di autori veramente geniali.
insomma, i libri sono verdure coltivate in orti industriali, oggi.
lo dico senza scandalo, sia chiaro: anche i pittori del Rinascimento erano sostanzialmente dei manager che dirigevano la loro bottega, salvo qualche scalmanato come individualista come Michelangelo e Leonardo; ma già Raffaello no: lui dirigeva la bottega, soprattutto.
proprio via blog ho conosciuto qualche anno fa un giovane che scriveva saggi di storia antica per conto di una celeberrima autrice del settore, figlia di un barone universitario di Letteratura greca dei miei tempi di studente.
lei gli diceva il tema e un abbozzo possibile di direzione, lui le scriveva il libro e lei lo firmava.
l’originalità è un mito, e del resto a chi importa se un libro è originale oppure no? interessa molto di più che funzioni.
per non parlare di revisori di bozze e quant’altro.
catena di montaggio anche nell’editoria.
nessuno scandalo, basta saperlo.
gaberricci June 27, 2019 at 5:33 am
Tra l’altro avevamo anche già parlato, una volta, di ghost writing, giusto?
bortocal15 June 27, 2019 at 6:41 am
più che probabile, ma non ne ho un ricordo preciso…
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https://mcc43.wordpress.com/2019/06/25/pantalone-italia-e-le-olimpiadi-invernali-del-2026/
bortocal15 25 giugno 2019 alle 1:53 pm
quando serve uno sguardo critico contro la propaganda di un regime trasversale.
mcc43 25 giugno 2019 alle 5:13 pm
Grazie.
la propaganda di regime ha perfino la particolarità di andare… a fasi alterne 😉
https://www.tpi.it/2019/06/25/olimpiadi-milano-cortina-salvini-incoerente/
bortocal15 25 giugno 2019 alle 5:22 pm
ammetto di avere la memoria corta, pur se aiutato dal blog, ma anche di avere nutrito e nutrire tuttora un profondo DISINTERESSE per quel che dice Salvini; quindi queste sue sparate contro le olimpiadi a Roma non me le ricordavo proprio.
ammetterai però che c’è una spiegazione semplice e logica: quelle erano a Roma e i soldi finivano lì, queste sono a Milano e una bella fetta di finanziamenti finirà per vie traverse in tasca alla Lega.
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Cammino francigeno: passo dopo passo arrivo quasi in Toscana
corpus05 Giugno 24, 2019 at 8:17 pm
filosofia di vita, non solo pellegrinaggio: quella visione della vita che sale dalla terra attraverso piedi e gambe e si impadronisce di te mentre cammini.
hai fatto bene ad abbreviare il tuo itinerario della parte in pianura: noi oggi non lo sappiamo più, ma il paesaggio della Val Padana è quasi totalmente artificiale, costruito nei secoli per esigenze meramente produttive ed economiche, e, dicendo la verità, è bello come una catena di montaggio o un’autostrada…
Veronica Giugno 25, 2019 at 4:30 am
Ahahahaha “bello come una catena di montaggio o un’ autostrada ” 😂😂😂😂😂 allora mi sento meno in colpa dai😅
Di riflessioni ne ho già maturate tante, purtroppo tra smarrimenti di strade e stanchezza all’arrivo non posso aggiornarti quotidianamente ma è tutto nel mio inseparabile taccuino che al mio rientro mi aiuterà nella “ricostruzione” del mio viaggio ❤
Ti abbraccio come sempre forte forte e a presto caro Mauro…
P.S: il fascino dello scrivere con carta e penna non ha paragoni con la tastiera di un pc o il notes del telefono 😉
corpus05 Giugno 26, 2019 at 4:22 pm
certo, date le circostanze è già quasi eroico che tu riesca a rispondere ai commenti.
scrivere a mano ha il suo fascino anche per me, ma lo cancella quasi completamente il dovere ricopiare dopo: purtroppo l’ha abbandonato da anni e temo quasi di non sapere più come si fa, ahaha.
per me sopravvive soltanto quando devo compilare dei moduli burocratici sul posto! 😉
Veronica Giugno 26, 2019 at 5:28 pm
Ahahahaha è vero il dover ricopiare è una bella scocciatura… e se non mi sbrigo rischio pure di non capire quello che ho scritto perchè ho la calligrafia di un medico😅😂😂😂
non lo dire a me, veronica: ho da parte la brutta copia di un romanzo scritta quarant’anni fa, che non riesco più a decifrare…
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Portogallo: una giornata ad Alchocete città di saline, fenicotteri e vacanze reali
bortocal15 on Giugno 24, 2019 at 2:15 pm
fantastico spunto per un terzo viaggio in Portogallo, direi… 🙂
lillyslifestyle Giugno 24, 2019 at 4:16 pm
Presto nuove pillole per il tuo terzo viaggio.
Spero che questa volta con un caffè con la sottoscritta. 😉
bortocal15 Giugno 24, 2019 at 9:23 pm
certamente, e sarà un vero piacere… 🙂
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anche i miei video Youtube a volte ricevono dei commenti, molto a sprazzi.
La Habana, the Finca de lo rincon de Cristo – my roundtheworld 2014 652
paola arica
Es un bellisimo lugar, yo la visité en el año 2015 y tengo muy bellos recuerdos de la finca y su gente.
bortocal
Lo mismo para mí y creo que el video clip lo dice claramente.
Gracias por el comentario.
paola arica
si, el video clip está muy bueno y las fotografias reflejan muy bien la atmosfera de la finca . Gracias por compartirlo con todos
bortocal
La música me ayudó mucho. Convencerlo es solo un placer, especialmente cuando alguien lo aprecia, como tú lo hiciste. Créeme, esto no es muy común.
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quest’altro commento, invece, è molto misterioso, forse soltanto un modo per ottenere un abbonamento in più al proprio canale, e l’autore si definisce A simple maniac doing simple things;
della serie: dio li fa poi li accompagna, evidentemente.
Luang Prabang, Wat Wisounarath and That Makmo – roundtheworld 1.144
its yer boi
Yes
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continua