un marziano mancato di poco – 352

Vado all’estero per fare politica, e non per fare accordi commerciali, ritengo che la Russia sia un partner strategico fondamentale […]. Sono andato a vedere la finale dei Mondiali a Mosca invitato dalla Fifa, ho incontrato Putin, ho incontrato il ministro degli Esteri, il ministro degli Interni, sono stato negli Stati Uniti – lo confesso -, poco fa sono stato in Polonia, sono stato in Finlandia, in Francia, in Tunisia: è il mio lavoro incontrare i ministri.

e meno male che è il ministro dell’Interno.

. . .

però, peccato: fosse stato quello degli Esteri, ce lo ritroveremmo sulla Luna o su Marte.

sallvinimarziani

 


26 risposte a "un marziano mancato di poco – 352"

    1. ahha, guardando la notifica non ho fatto caso al post a cui si riferiva e ho pensato che tu parlassi di Musk… 🙂

      però potremmo legarli assieme tutti e due sulla stessa navicella e spedirceli assieme… 🙂

      progetto di Musk, naturalmente, che ne dici? 🙂

      lo so che hai fame di lavoro, ma non farglielo tu, c’è il rischio che i due possano tornare… 🙂

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      1. Stiamo vivendo nell’era dei mercenari e tu mi chiedi di essere l’unico cogl**ne che lavora gratis?
        Grazie per la fiducia comunque. Io però qualche dubbio che li possa far tornare ce l’ho.

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        1. io veramente pensavo che ti facessi lautamente pagare: non tanto da Musk, che è sempre sull’orlo del default, peggio dell’Italia, ma da qualche oligarca russo.

          però effettivamente non avevo messo nel conto che anche il tuo progetto potesse lasciare i due sul pianeta rosso, solo che da parte tua sarebbe stato intenzionale, ahaha

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          1. Sti russi sono ormai dappertutto. Prima o poi però finiranno i soldi anche loro.

            Uno potrebbe anche tentare di farli tornare. In ogni caso non lo potrai dimostrare. Un calcolo sbagliato ci può sempre scappare…

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              1. non sottovalutare Excel. Ha l’aria di un programma per principianti ma se usato bene è molto valido.
                Il problema semmai sarà l’approssimazione che fanno le macchine. Siccome i contenitori per i numeri sono limitati a volte tagliano i valori. Taglia qua taglia là c’è sempre il rischio che invece di finire su Marte finisci su Venere… al barbeque… anche se hai usato tutte le formule giuste.

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                1. esatto, fla: il problema è proprio quello che hai descritto bene, e che io ho dato per già noto nel dettaglio a te; per questo Excel va benissimo per calcoli approssimati (e anche io lo uso spesso quando mi serve), ma sarebbe suicida usarlo per un viaggio spaziale… 🙂

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                  1. Ma io non sarei tanto sicuro. Guarda qua: https://spacemath.gsfc.nasa.gov/ILabs.html
                    Excel è infiltrato ovunque perché appunto sembra fatto per principianti ma è molto di più.
                    Poi se non sbaglio ha una precisione dei numeri molto elevata di default.
                    Semmai nei calcoli può saltare qualcosa ma immagino che per quanto possibile abbiano mitigato i rischi.
                    Excel quindi è ottimo se non vuoi stare molto a lungo a pensare agli errori.
                    Se vuoi avere il pieno controllo si passa a Matlab, R o C++… ma a volte non ne vale la pena.
                    Personalmente ricordo per la tesi che l’abbiamo lasciato girare per 30 minuti facendogli trovare una combinazione ideale per un settaggio tramite brute force. Sbatteva dentro numeri per verificava condizioni.
                    Quindi la prossima volta che apri Excel guarda che non è innocente come sembra… finge 😀

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                    1. probabilmente allora è stato perfezionato, oppure ne esiste qualche versione potenziata, e sono datate, invece, le informazioni che avevamo sia io sia tu sulla sua disinvoltura nel tagliare i decimali oltre un certo limite.

                      approfitto del fatto che citi C++ per farti una domanda fuori sacco: ho alcune decine di vecchi floppy che contengono tutto quello che scrivevo in questo linguaggio una trentina di anni fa: sai se esiste qualche modo di convertire quei file di scrittura (ma anche quelli di calcolo) scritti in quel linguaggio in word, excel o anche soltanto PDF? mi permetterebbe di recuperare una bella fetta della mia vita…

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                    2. hai dei file di programmi scritti in C++? Se hai i file sorgente, cioè quelli dove hai scritto il programma puoi farlo ci sono tanti programmi gratis come Netbeans, Eclipse o anche Visual Studio di Microsoft gratuito per uso personale con cui aprire i file C o C++. Se hai solo l’eseguibile exe non credo sia possibile.
                      Pensavo invece fosse più difficile trovare dei floppy esterni, invece ne trovi su amazon o ebay a quanto pare.

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                    3. il leggi floppy esterno ce l’ho già.
                      purtroppo non ho capito di che cosa parli, quando dici file sorgente o eseguibile exe, ahi ahi.
                      grazie comunque della dritta!

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                    4. ho scritto dei testi in un programma di videoscrittura Olivetti degli anni Novanta che era basato sul C++, ed ora non riesco più ad aprirli né a leggerli.
                      di scrivere dei programmi io, non sono mai stato capace, ovviamente.

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                    5. allora non devi leggere dei file scritti im C++. Se sai come si chiamava il programma o se sai l’estensione dei file (formato indicato nelle proprietà) magari è possibile trovare un programma di oggi compatibile con quel formato

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                    6. ho provato a capire come funzionava la Olivetti M20 ma non ho capito un granché.
                      Cioè mi aspettavo che salvasse i file con una certa codifica ad esempio DOC TXT PDF.
                      Però mi pare di capire che salvava tutto come parte del sistema operativo… non un formato specifico.
                      Mi pare altra epoca.
                      L’unica cosa certa è che costava parecchio… e tu già allora eri ricchissimo 😀 ahah

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                    7. qui urge una smentita: mai stato in passato ricchissimo, né tantomeno lo sono oggi, salvo che di debiti, allora ed oggi; vero è che questi debiti nascono sempre dalla voglia di realizzare delle cose, e alla fine i debiti spariscono, più o meno lentamente, e le cose realizzate restano.
                      comunque non ricordo che Olivetti M20 fosse particolarmente costoso, anche se questa stessa affermazione potrebbe essere usata contro di me e per smentire la mia precedente.
                      certamente non codificava in doc, txt o pdf: non vorrei dire una stupidaggine, ma forse non esistevano ancora, o era come se non esistessero, per noi in Italia.
                      certamente si salvavano dei file singoli; appena recupero il mio lettore esterno di floppy e qualche floppy, potrei provare a guardare se individuo il loro formato; ma, dato il disordine da cui lentamente stanno riemergendo le mie cose, penso che questo potrebbe avvenire non prima del 2020, ahaa.
                      certamente era un’altra epoca; io stavo tra i precursori e ricordo che come preside feci acquistare alla segreteria delle prime macchine di videoscrittura, che visualizzavano una riga per volta in uno schermino a striscia sopra la tastiera!
                      ma il mio errore è stato di puntare su un’informatica fatta in casa…
                      in quegli anni si poteva ancora immaginare che il centro della rivoluzione informatica, almeno nella scrittura a macchina, fosse a Ivrea (e non nella Silicon Valley): che fesseria!
                      ma temo abbiano pesato anche scelte operative e tecniche sbagliate.
                      comunque la storia, dopo, dà sempre ragione ai vincitori.
                      il risultato è che io ho comunque perso tutto quello che ho scritto con quei programmi oggi obsoleti…

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                    8. era solo un esempio. Doc e Pdf sono sicuramente venuti dopo, txt non lo so.
                      Questo era un problema riscontrato qualche anno fa con le estensioni proprietarie di Microsoft. Il rischio che in futuro quando la Microsoft non ci sarebbe più stata i formati chiusi possano diventare illegibili. In parte almeno MS li ha aperti quindi ora il rischio è minore. Mi chiedo se Olivetti abbia aperto la codifica dei propri file o li hai persi per sempre…
                      Però dai su… si perde qualcosa per costruire qualcosa di nuovo e più bello. Forse è meglio che lasci perdere i floppy completamente

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                    9. quello che mi interessava di più l’avevo comunque stampato su carta; certo mi farebbe comodo non dovere ricopiare tutto se volessi riutilizzarlo oggi.
                      non credo proprio che Olivetti si sia posto il problema della codifica dei file prodotti seguendo lei nel mercato; o quantomeno nessuna informazione ne venne data agli utenti.
                      una cosa simile, su un altro piano, è accaduta qualche anno fa quando chiuse la piattaforma blog su cui scrivevo allora: ci venne messo a disposizione un servizio per il trasferimento su altre piattaforme dei post scritti, che comunque non funzionava.
                      e non rimase altro da fare, durante i nove mesi del preavviso della chiusura, che ricopiarseli uno ad uno (perdendo comunque diverse cose per la strada, per errori vari).
                      (ed è per questo che mi sto ripubblicando dieci anni dopo sull’altro blog, per riportare in vita quei file).
                      l’informatica ci promette l’immortalità di quel che facciamo, ma è poi una bestia feroce che può cancellarci dal mondo virtuale in un momento senza che qui resti traccia alcuna di noi.

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    1. In Italia, è un fatto, dopo una scorreggina arriva puntuale un’altra scorreggina
      Berlusconi, Renzi, Salvini…quale il prossimo?

      421
      STERCORARIO

      Avrei potuto nascere stercorario,
      In verità non una gran fortuna

      E vivere contento
      In un grosso maturo escremento,

      Spingendo felice al nido
      Profumate palline di cacca matura.

      Invece vivo da uomo costretto
      In un mondo peggiore,

      Dove il puzzo osceno
      Di guerre e furti legali,
      Di menzogne e prese per il culo
      Infetta i giorni di merda sociale.

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    2. sarà perfino un peccato, perché da un anno viviamo in una barzelletta permanente e in una rubrica giornaliera fissa: il Capitan Gradassa.

      e oggi? oggi tocca ai lavori forzati a vita…

      con aggiunta della pistola elettrica da dare in dotazione a polizia e carabinieri; già, ma perché non l’ha fatta prima, se questa è la soluzione?

      pare però che lui le soluzioni non le abbia e – un decreto del Capitan Gradassa dietro l’altro – l’insicurezza aumenta, anziché diminuire…

      in ogni caso questo dura meno dell’altro Gradassa, di Renzi, anche se avrà forse qualche strascico più lungo, e a me pare che siamo all’epilogo.

      (qualcuno poi dice che sono pessimista, ma quando mai?)

      Piace a 2 people

        1. però io temo che con Salvini al ministero dell’Interno stiano davvero aumentando, quantomeno a Roma.

          lo vedremo quando cominceranno ad uscire le prime statistiche.

          (naturalmente lui dice che è colpa della Raggi…)

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