come südtirolese di formazione (dal 1953 al 1961: dai cinque ai 13 anni) applaudo la legge del Consiglio provinciale di Bolzano che ha abolito le dizioni Alto Adige e altoatesino, applicate a quella terra, e ammette come unica definizione in italiano quella di Provincia di Bolzano. – peraltro, soltanto nella corrispondenza con l’Unione Europea, purtroppo, pare.
la definizione di Alto Adige è antistorica ed un autentico insulto a quella terra (che io considero tuttora la mia terra) e a quella gente.
Schloss Tirol sopra Meran/Merano
. . .
la decisione presa è totalmente coerente con l’art.116 della Costituzione?
Il Friuli-Venezia Giulia, la Sardegna, la Sicilia, il Trentino-Alto Adige/Südtirol e la Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste dispongono di forme e condizioni particolari di autonomia, secondo i rispettivi statuti speciali adottati con legge costituzionale.
La Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol è costituita dalle Province autonome di Trento e di Bolzano.
la Costituzione, come si vede, definisce il nome della Regione e quello del Provincia autonoma di Bolzano: dove sta il problema?
tuttavia, se vi fossero dei dubbi, non sarebbe male che la Costituzione stessa venisse riformata su questo punto, cambiando anche il nome della Regione in Trentino-Südtirol.
. . .
intanto l’Austria ha approvato una legge che prevede di concedere la doppia cittadinanza, austriaca oltre naturalmente a quella italiana, ai sudtirolesi che la richiederanno, ovviamente previa trattativa col governo italiano.
sinceramente non ci vedo niente di male, se la scelta va bene agli austriaci; ma i nostri sovranisti sono inferociti contro i sovranisti d’oltre Brennero.
cose grottesche, visto che siamo tutti cittadini europei, oltre che delle due nazioni.
come cittadini anche austriaci i sudtirolesi potranno votare alle elezioni politiche di quel paese, oltre che a quelle italiane ed avranno anche un passaporto austriaco.
noi, del resto, non abbiamo fatto altrettanto con gli italiani residenti all’estero e con i loro discendenti di sangue?
. . .
una obiezione specifica io ce l’ho, ma non riguarda il Südtirol in particolare, ma è di ordine generale.
a me pare che il diritto di voto sul bilancio di uno stato lo debbano avere tutti coloro che pagano le tasse in quello stato e nessun altro.
insomma il principio stesso dal quale nasce la democrazia è quello del diritto del contribuente a decidere della destinazione del proprio contributo allo stato.
. . .
e quindi dovrebbe esistere una Camera competente su spese ed entrate dello stato, votata dagli abitanti fiscalmente registrati e paganti, o poco o tanto, senza alcuna differenza di cittadinanza.
e per questo gli evasori fiscali dovrebbero subire precise limitazioni al loro diritto di voto, in relazione alla gravità della loro evasione, fino alla perdita totale per gli evasori totali.
una seconda Camera, invece, dovrebbe esprimersi su tutte le questioni che riguardano l’applicazione della Costituzione e il campo dei diritti civili, che non comportino impiego di spesa (per il quale occorrerebbe anche l’approvazione dell’altra Camera): e qui il diritto di voto andrebbe esercitato solamente da parte di coloro che sono in possesso della cittadinanza.
la cittadinanza stessa, peraltro, non dovrebbe essere una meccanica derivazione di nascita, ma dovrebbe essere attribuita solamente a coloro che, in coincidenza col raggiungimento dell’età adulta, giurino fedeltà ai valori della Costituzione, e questo giuramento andrebbe rinnovato ad ogni elezione all’atto di consegna della scheda elettorale.
. . .
ho detto prima che mi considero südtirolese per cultura, anche se di nascita provengo da una famiglia italiana – anzi, veneta.
credo che qualcuno potrebbe commentare, dopo lette le mie ultime considerazioni, che si vede benissimo.
Totalmente d’accordo. Se esiste il bilinguismo non si può dire Trentino (parte italiana della regione) – Alto Adige (parte tedesca ma espressa in lingua italiana); meglio Trentino – SudTirolen. Basta che sia chiaro che si intenda l’insieme di due provincie. Perché la Regione semplicemente non esiste: troppe sono le diversità antropologiche; anche il Consiglio regionale (somma dei due consigli provinciali) si riunisce di rado. D’altronde ricordo che sui libri di scuola raccontavano che nella prima guerra mondiale noi volevamo Trento e Trieste. Nessuno ha mai parlato di Bozen. Ce lo diedero perché, allora, il valico del Brennero era troppo strategico per lasciarlo interamente ad uno Stato sconfitto.
"Mi piace""Mi piace"
d’accordo col tuo accordo, naturalmente. resta da ricordare che l’Austria-Ungheria ci avrebbe dato Trento, senza Bozen e Trieste con mezza Istria, anche se fossimo stati neutrali. poi l’Istria l’abbiamo persa tutta e quindi i 700mila morti della prima guerra mondiali li abbiamo avuti (contro la volontà degli abitanti, a cui nessuno chiese niente) per avere Bozen e il 75% di “crucchi” che abitano oggi una provincia di mezzo milione di abitanti, ampiamente foraggiati dallo stato italiano per tenerseli buoni.
"Mi piace""Mi piace"
D’accordo sul tuo accordo sul mio accordo
"Mi piace"Piace a 1 persona
Scivo qui il commento al precedente post…perchè wp non mi consentiva di inviarlo
“Di Mantova leggerò dopo, ora non ce la faccio…
Un abbraccio a lui e a te 🙂
Grazie Mauro di questa tua condivisione.”
"Mi piace""Mi piace"
grazie, grazie, carissima marta.
"Mi piace""Mi piace"