riparato il pc, eccomi oggi alla stampa di tutti i documenti di viaggio preparati sinora, compreso il visto per l’India, fatto online qualche giorno fa – non senza qualche difficoltà per la qualità delle foto da allegare, che mi venivano rifiutate.
avevo già osservato come fosse diventato caro: 129 euro! in particolare in confronto a quello per lo Sri Lanka, che costa soltanto 30 euro.
e fesso io, che non ho approfondito…
ma comunque finalmente eccolo nelle mie mani.
e noto con piacere che è valido per un anno, non più per sei mesi soltanto come anni fa, e chissà che non mi torni buono una seconda volta: ha alcune limitazioni penalizzanti sui punti di ingresso nel paese, ma niente a confronto di quelle dello Sri Lanka, che si preoccupa di precisare (benedetta teocrazia buddista di fatto): non sono consentiti contatti con i partiti politici del posto: figuratevi la voglia mia, come se non mi bastassero quelli italiani.
ma una grossa scritta evidenziata in fondo al VISA indiano mi colpisce: Voi avete pagato 40 dollari, il governo indiano non autorizza nessuna terza parte a chiedere di più.
ma come? sono andato nel primo sito internet che mi ha segnalato google, con tanto di stemma ufficiale dello stato e mi è stata chiesta sulla carta di credito la cifra che ho detto, e adesso vieni a dirmi che degli 80 euro di più che ho pagato tu non sai niente…
intanto mi guardo attorno, adesso! e leggo: (Fai attenzione ai siti fraudolenti che imitano la pagina ufficiale!); potevo mica farlo prima?
. . .
be’, eccomi caduto in una truffa via internet, come un pivello qualunque…
la colpa è di google che dà la precedenza ad una decina di siti di intermediari arraffoni e lascia il sito governativo in fondo; ma si può?
ma se qualcuno dei miei ipotetici lettori volesse andare in India se lo tenga per detto e faccia il visto cartaceo in Ambasciata, che oltretutto consente l’accesso al paese da qualunque posto di confine…
il sito giusto è questo, comunque, gli altri che stanno prima sono tutti fuffa e truffa:
https://indianvisaonline.gov.in/
. . .
anche uno degli amici indiani che volevo salutare si è dato latitante su whatsapp quando gli ho detto che avrei voluto vederlo; ma non intendevo mica farmi ospitare da lui!
eh sì, ecco qualche contrattempo; intanto ho definito l’itinerario alternativo al traghetto lungo il ponte di Adamo, non consentito col visa elettronico: dovrebbe essere un volo piuttosto breve a Trivandrum, l’aeroporto indiano più vicino a Colombo.
controllo il visto: qui posso sbarcare, almeno: non va tutto così storto, dai…
Io non la chiamerei truffa ma semplice intermediazione di un ‘agenzia. Nel 2017 mi sono servito anch’io di un’agenzia on-line. Mi ricordo che fu comunque un calvario irracontabile, una miriade di domande assurde e ci si potrebbe fare un libro con le assurdità che vengono richieste alle frontiere di tutto il mondo e gli avvisi.
Il formato delle foto digitali, non solo per il visto indiano, è uno degli ostacoli su cui cadono maggiormente le persone comuni che non hanno decenti conoscenze di informatica.
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certo, legalmente è una intermediazione e non si può parlare di truffa nel senso giuridico del termine, salvo per il fatto, forse, che su quel sito non c’era distinzione fra il costo del visto e il costo dell’intermediazione, oppure, se c’era, era molto poco visibile.
dico che 80 euro per un’operazione fatta da me online mi sembrano esagerati; non mi chiedeva tanto neppure l’agenzia quando doveva trovare qualcuno che andasse fisicamente al consolato a Milano a fare la pratica…
quanto alle pene delle pratiche on-line, non solo quelle dei visti, sono quasi una rubrica fissa in questo blog…. 🙂
il formato delle foto, poi, è un problema quasi irrisolvibile, se hai un qualunque tipo di apparecchio che te le produce in un formato che dall’altra parte non accettano: d’accordo, dovresti andare in qualche sito online per convertire il formato, ma è anche così che si beccano i virus….
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Fare le foto tessera digitali è diventata la mia specialità riconosciuta, non solo a casa ma anche fra i colleghi. E uso cellulari da 2 soldi e software di 23 anni fa…Se hai bisogno per la prossima volta…
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ma… devo venire a trovati per fare la foto? 🙂
buona idea, comunque 😉
oppure vieni a trovarmi tu, per farmela qui…
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non so quanto possa fare la polizia postale italiana.
Ma tipo non c’è un modo per scrivere a qualche ambasciata indiana in Italia per accertarti che sia autentico.
Immagino che per 80 euro la prossima volta dovrai essere più cauto, ma almeno che il visto sia regolare.
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caro fla,
non mi farò prendere dall’ansia fino a questo punto; parto dall’idea che i tipi abbiano ben calcolato che una truffa di 80 euro con biglietto la digerisco, ma senza biglietto farei troppo casino.
e poi questi si sono perfino offerti di mandarmi una regolare fattura…
il massimo che mi può succedere è di essere respinto all’aeroporto indiano: mi è già successo nel 2009 – mi ero dimenticato il visto, ahaha.
e gli 80 euro significano nel mio budget che il mio viaggio durerà 3-4 giorni di meno, tutto qui.
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penso si siano accontentati degli 80€ anch’io. Però io sono meno abituato ai viaggi rispetto a te quindi controllo 3 volte tutto.
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ehe, mi serviresti come consulente, per rendermi più prudente e attento…
io sono uno uno a cui le cose vanno sempre vigliaccamente bene, comunque, e se ci sono disgrazie, sono tutto sommato minori, come questa; e così mi sono abituato ad essere imprudente; ma la statistica e la legge della probabilità dicono che una volta o l’altra la pagherò.
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notizia letta poco fa. Turisti di Taiwan che hanno viaggiato in lungo e in largo per l’Italia già con la tosse sono risultati positivi al virus a Taiwan.
Altri Britannici di ritorno da Singapore si sono fatti la vacanza vicino al Monte Bianco in Francia. Non vorrei pensare male ma direi che è impossibile che non abbiano infettato qualcun altro.
Ti conviene scappare in India finché sei in tempo. Questa volta è un consiglio 🙂
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ho appena letto anche io dei due cinesi di Taiwan, e ci ho appena scritto un post (in realtà un posticino).
capisco che ti senti vicino al Monte Bianco, ma per ora la possibilità di essere infettato dal coronavirus in Italia è paria, dati alla mano, al 2,2 su 60milioni…
accetto entusiasta il consiglio sulla fuga in India, in effetti tuttora miracolosamente indenne dal contagio: forse perché lì di turisti cinesi ne bazzicano pochi, o forse perché non riescono neppure a distinguerlo dalle altre normali polmoniti cause di morte…
e con questo ho dato fondo al mio qualunquismo per oggi: la sua funzione, giuro, è soltanto quella di un uso ironico per stornare il malocchio…
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sempre che il visto sia valido e non completamente farlocco. Lo scoprirai alla frontiera…
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ma tu mi vuoi male!!!! 🙂
non me lo avrebbero rifiutato la prima volta dicendo che la foto non andava bene, se fosse completamente falso!
e poi la scritta stessa in fondo , che mi ha fatto scoprire la truffa…
è autentico, dai.
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beh… per farti credere che sono reali ti hanno chiesto delle foto migliori. Se non ti hanno mai visto come facevano a sapere che le foto non andavano bene?
Giusto per metterti un po’ di ansia prima della partenza.
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ma io li avevo già pagati!
– in effetti, credi che potrei rivolgermi alla polizia postale, almeno?
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Sono andato per curiosità su uno di questi siti pubblicizzati da google cercando “visto india”, e c’è scritto (in fondo, in caratteri piccoli) che non sono affiliati al governo indiano. Insomma, si presentano( anche se in maniera ingannevole) come intermediari, mi sa che dal punto di vista legale hanno il culo parato!
In India non ci sono mai stato, sono curioso di leggere i tuoi racconti al ritorno, buon viaggio!
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grazie degli auguri.
effettivamente i tipi sono assolutamente a posto dal punto di vista legale, naturalmente se il visto che mi hanno procurato è effettivamente valido, e non ne dubito.
quanto ai resoconti di viaggio spero di riuscire a mantenere la tradizione di farli più o meno in itinere, come in passato.
questo significa che, se vuoi, puoi leggerti già adesso – ripubblicati da una piattaforma poi chiusa su questo blog: https://corpus0blog.wordpress.com/ – i miei resoconti di viaggio indiani – ma è come affrontare la lettura di una mezza enciclopedia o di una collana di libri; e in effetti facevano parte proprio di una raccolta immaginaria intitolata bortolindie.
quindi ti do soltanto un assaggio delle cronache del mio secondo viaggio in India del 2005-2006, che fu anche il primo raccontato nel blog https://corpus0blog.wordpress.com/
metti nel motore di ricerca di quel blog, in ordine:
33-06 FINALMENTE
48. ora
49. Bombay
34-06
37-06
53-06
97-06
98-06
104-06
122-06
177-06
178-06
179-06
208-06
287-06
421-06
422-06
423-06
poi ci sono anche quelle dei viaggi successivi, volendo, e da un certo momento in poi anche le cronache visive sul mio canale Youtube, ma presentate dal sito in modo molto disordinato, reperibili con questo link: https://www.youtube.com/user/bortocal/search?query=India
penso di averti asfissiato abbastanza già così, ciao. 😉
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