un papa politico ci sta bene? – 220

non sono credente e qualcuno potrebbe dire che non sono affari miei.

e tuttavia provo un disagio crescente per le esternazioni politiche di papa Francesco.

nome abusato: non risulta che ad Assisi si occupassero di politica, quando sono nati i francescani.

San-Francesco

risulta invece che se ne occupavano molto i gesuiti qualche secolo dopo, e con metodi poco corretti.

tanto che nel Settecento furono anche messi fuori legge in molti stati.

. . .

le posizioni politiche di papa Francesco sono di sinistra.

almeno cosi` pare.

in alcuni casi e su alcuni problemi non proprio.

ma trascuro il dettaglio.

basta questo a farci piacere l’idea che un papa, per fare solo degli esempi:

silura il sindaco di Roma, se e` laico?

lascia intervenire il Segretario di Stato, cioe` in pratica il suo primo ministro, a favore di una candidata a sindaco della capitale?

si schiera apertamente contro un candidato alle elezioni presidenziali americane, dicendo che non e` cristiano?

non aveva detto in tempi recenti chi sono io per giudicare?

ma in questi casi ha giudicato, eccome!

. . .

ora tocca all’Europa ascoltarlo.

papa Bergoglio snocciola le sue ricette, espone il suo programma politico.

parla da leader d’Europa, come faceva Woytjla che pero` era su posizioni di destra integralista, da buon polacco.

il papa spiega ai politici che cosa devono fare.

pontifica come un capo politico.

ma dovrebbe ricordarsi che non e` stato eletto come rappresentante del popolo.

. . .

insomma, da laico coerente, io trovo che un papa che si occupa cosi` pesantemente di politica sta abusando del suo ruolo.

e lo dico con piu` convinzione, proprio perche` molte volte sono d’accordo con quel che dice.

. . .

non mi nascondo che la chiesa e` una potenza politica nella storia da quando e` nata e ne ha seguito da protagonista politica l’evoluzione:

inzialmente il suo progetto politico era di instaurare un impero universale fondato sulla religione ebraica riportata al suo significato originario

poi il progetto politico fu di diventare la religione dell’impero romano e di identificare in questo impero quello che doveva fondare Jeshu

poi ecco il progetto politico di prendere il posto dell’impero romano, quando questo crollo`,

fondando un nuovo modo di controllare il popolo, non solo nei comportamenti, ma anche nei pensieri

poi il progetto politico divenne difendere il mondo cristiano da quello musulmano,

anzi di attaccare l’islam lo con le crociate e di stabilire una propria testa di ponte in Palestina

poi altro progetto politico ancora, per un secolo e mezzo:

combattere sanguinosamente le interpretazioni del cristianesimo che negavano la sua natura di potenza terrena

e assieme contrastare come possibile, con la caccia agli eretici, la nascita della modernita`.

. . .

mi fermo qui in questo excursus di carattere storico troppo rapido e superficiale:

dovrei ricordarmi la chiesa di fronte alla rivoluzione francese,

nella restaurazione,

nel colonialismo,

contro il movimento socialista e le rivoluzioni comuniste,

la Chiesa che ha appoggiato i fascismi.

c’e` una continuita` tutta politica, umanamente molto terrena e legata al potere.

una serie di errori, anche gravi.

. . .

bene: la continuita` c’e`.

papa Bergoglio e` il continuatore di una serie ininterrotta di papi molto politici.

da laico sono del tutto contrario alla continuita` di chi abusa della fede dei semplici (e dei meno semplici) per indottrinarli politicamente e dirgli come devono votare.

. . .

ecco, i laici di oggi sono gli eredi degli eretici del passato, che hanno combattuto il potere clericale come negazione dello spirito cristiano.

che hanno lottato per secoli per una separazione evangelica della Chiesa dallo Stato.

date a Cesare…

ma se Francesco si fa Cesare, chi si occupera` di Dio?

. . .

pare che papa Francesco lasci l’incombenza agli atei,

talmente e` indaffarato con la politica del momento.

francesco-assisi-papa


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