tu non sei scomparsa. ti ho sentita nelle onde scure, nella notte. . ti sei soltanto ampliata: ora tu sei il mare, e sai parlare ancora.

e intanto le rose buttano le gemme, nei giorni della Merla.

raspano la terra le galline. strana felicità del sole di gennaio.

cantano più forte finita la caccia degli uomini i passeri sui rami. . . . spargo il letame: ronzano mosche, finte vespe. stagioni imbizzarrite. . . . lotta canora di galli (nei cesti moltiplicandosi le uova). senza vedersi.  

entra l’aria pungente della sera. latrano cani.

un’ape in anticipo una cavalletta in ritardo nel dicembre primavera.

la brina sparsa all’alba scopro. stupito: siamo noi il tempo.

c’è il sole, oggi, la suprema saggezza: senza un perché.

non sei sparita, il vento disperde le nebbie. l’ombra mi segue ancora.

un sopracciglio bianco – l’altro è grigio. ha il suo oro il mattino.

piovi, qui, ora. cielo mai esistito. fu troppo sogno il sole.

no, non vedi più. sotto le foglie è passato anche il tuo autunno.

sofferenza, capelli grigi: e il dolore ti trasforma, sei un bambino che piange.

la pioggia grigia picchietta attorno e qui sopra.   ascolto: giorno dei morti perfetto.

la notte sogno haiku. la notte dimentico gli haiku. troppi haiku.

suona il campanello. ma è soltanto un sogno. che risveglia dal sogno.

riesco ancora a parlare con te come prima. direi che ancora mi rispondi un poco come prima. che cos’è mai l’eclisse? mai è scomparso il sole. che cos’è il tramonto se l’alba torna di nuovo.

il profumo dei funghi riempie la casa. la diresti putrefazione?

lo scroscio notturno della pioggia. e ad ogni goccia cade sul tetto un universo in più. 

ammetto l’errore, gli errori, la vita intera sbagliata, fondata, come la relazione con te, sull’idea che fossimo, noi tutti, come sassi, montagne, tu ed io, solidi muri di volonta`.   non si sopporta d’essere invece nubi che la tempesta sparpaglia, sparite come la nebbia del mattino alla brezza che scende gelida e taglia dolore alla pelle … More e non eravamo niente – 55

tempo, mi prendo il mio tempo. ma il tempo forse che e` mio? padrone del tempo non e` soltanto dio?    l’allegro con fuoco, allegro con brio, diventa un andante, ed e` solo questo  il tempo che e` mio.   ora che e` meno, lo butto via. ogni ansia disperdo con allegria. e questa gioia e` mia. … More datemi il tempo – 482

Autoterapia: vedersi, non per quello che abbiamo sognato di essere (o ci è stato detto che siamo), ma per quello che si è. Quindi (sia pure con fatica) accettare la constatata identità. Terapia della rassegnazione? No! Terapia della sincerità! citazione dal blog https://perdamascoinblog.com/ . . . molto piu` facile alla fine della vita, quando la … More curarsi da soli.

vi guarderò corrucciato, da dietro le palpebre chiuse, ovviamente senza vedervi, ma voi vi sentirete osservati lo stesso come da una domanda silenziosa: . come per dirvi che non era questo che mi avevate promesso. e non è di qualche singolo voi, ovviamente, che intendo parlare, ma di un voi collettivo inesistente. . che erano queste … More lo sguardo – 240