il silenzio dell’autunno – 477

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l’autunno non lo sentimmo arrivare.

il vento sembrava quello di sempre,

le nuvole normali. solamente

un po’ piu` fredda l’estate, pareva.

e le splendenti giornate di sole

soltanto di poco piu` intermittenti.

.

ma un giorno ti accorgi che non arriva

piu` la luce del sole alla finestra

nel tramonto, e le rondini scomparse.

.

di prepararsi non c’e` stato tempo

alle buie serate dell’inverno.


4 risposte a "il silenzio dell’autunno – 477"

    1. a me l’avevano fatta studiare di persona.

      ma secondo me e` una cattiva azione far leggere questa poesia ai ragazzini delle medie…

      parla di stati d’animo che gli sono totalmente estranei.

      a meno che non sia un trucco perche` se la ritrovino dentro da vecchi, come capita a me.

      l’altrettanto bello e` esagerato: l’ultimo verso e` insuperabile e riscatta anche qualche altro precedente di Cardarelli, che trovo bruttino, in se stesso, ma serve evidentemente a preparare l’exploit finale.

      grazie comunque, eh? 🙂

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    1. grazie!

      forse e` una risposta, spero non sia un’imitazione, ad un’altra molto piu` bella e un tempo famosa, di Vincenzo Cardarelli:

      Autunno

      Autunno. Già lo sentimmo venire
      nel vento d’agosto,
      nelle pioggie di settembre
      torrenziali e piangenti
      e un brivido percorse la terra
      che ora, nuda e triste,
      accoglie un sole smarrito.
      Ora passa e declina,
      in quest’autunno che incede
      con lentezza indicibile,
      il miglior tempo della nostra vita
      e lungamente ci dice addio.

      da Pensieri Parole

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