sono andato a vederla, incuriosito, la nuova ciclovia del Garda, o meglio il suo inizio, dato che e` stato appena inaugurato il suo primo tratto: in fondo non e` troppo lontana da casa mia e posso arrivarci scendendo in auto a Salo` e risalendo la Gardesana fino a Limone, oppure per la via delle montagne, risalendo la Val Sabbia fino ad Idro e da li` poi passando al Garda a Gargnano, attraverso la Valvestino, e poi di nuovo verso nord, ancora lungo la Gardesana.
avevo scelto la seconda alternativa, ma le code mostruose di chilometri per la strozzatura della strada a Nozza – Vestone, mi hanno indotto ad una spericolata inversione di marcia proprio dove la superstrada va a finire sulla strada normale: e, incredibilmente, la Gardesana era meno devastata dalle code della Val Sabbia.
e fatemi tirare due moccoli all’indirizzo di Regione e amministratori locali che hanno appena deciso di impiegare i fondi disponibili per un allungamento della superstrada valsabbina a nord verso il Trentino non per aggirare il centro di Vestone, ma il paese successivo di Lavenone, che gia` oggi si attraversa in un momento, in un tratto di strada davvero spettacolare.
decisive in questa scelta dissennata che penalizzera` per decenni il futuro turistico della valle Sabbia, le pressioni dei commercianti di Vestone che temono di perdere chissa` quali introiti se il paese viene privato del traffico di attraversamento, anche pesante.
il limite insuperabile della nostra cultura sta in decisioni clientelari di questo tipo.
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ma bando alle ciance e attraversate con me, in una successione quasi cinematografica, il tratto piu` bello della Gardesana: passiamo dall’alto sopra Salo` – io ci arrivo da nord, quando posso, da una scorciatoia per Roe` Volciano, evitando la lunga galleria che discende dai Tormini, e dunque mi affaccio sul golfo ancora piu` su, da un paio di tornanti tra gli ulivi, su questo paesaggio incredibilmente pittoresco.
poi il monumentale, e purtroppo inaccessibile, palazzo Terzi Martinengo, del Cinquecento, subito dopo Salo`: dalla strada se ne vede l’aspetto piu` ostico, che lo rende simile ad una cupa fortezza.
ma non si fa fatica ad imaginarne l’altro lato, aperto sul lago:
poi e` la consueta successione di meraviglie:
Gardone Riviera:
Maderno:
Toscolano:
Gargnano, col suo palazzo Bettoni:
poi inizia il tratto piu` pittoresco paesaggisticamente, dove la riva si fa montuosa, sotto Tignale e Tremosine; e il Pra` de la Fam ricorda i fortunosi approdi dei barcaioli del lago in caso di tempesta, costretti a rimanere su questo esiguo fazzoletto di terra fino a che tornava il beltempo, visto che la strada, costruita negli anni Trenta a forza di gallerie nella viva roccia, non c’era ancora.
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le gallerie conducono infine a Limone: parcheggio in un prato, prima del paese, un autentico colpo di fortuna.
chiedo, e mi spiegano che la pista ciclabile inizia a nord del centro abitato, sono solo 4 o 5 km da fare a piedi: ed e` una vera delizia dovere scendere alla spiaggia, costeggiare il porto nuovo, entrare nel vecchio borgo.
ma ve lo descrivo meglio in un videoclip, d’accordo?
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Limone fino agli anni Trenta del secolo scorso era raggiungibile soltanto in barca oppure per incredibili e lunghissime mulattiere fra i monti.
un borgo isolato dal mondo, un tempo; lo ritrovo incredibilmente trasformato da un fastoso benessere: faccio perfino fatica a riconoscerlo da come lo ricordavo dal tempo (quarant’anni fa, piu` o meno) dei miei soggiorni nell’appartamento che allora avevo a Voltino, Tremosine, proprio sulle Balze di quei monti.
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e soprattutto eccolo ora prolungarsi, il paese di Limone, verso la punta Reamol, all’inizio per viottoli, in un percorso che in parte esisteva gia`, in parte nuovo, e sfocia nella nuova straordinaria pista ciclabile, costruita a sbalzo, a strapiombo sul lago, che dovrebbe entrare a far parte di un anello che circondera` tutto il lago.
anche qui lascio la parola alle immagini:
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ma giunto alla parte finale della ciclovia mi lascio semplicente cullare, dalle evoluzioni dei windsurfer e dalle straordinarie danze dei loro aquiloni.
Discorsi sulle decisioni clientelari a parte (che condivido)… vogliamo fare un post in tandem, la prossima volta che farò una puntata sul versante veronese oppure (e sarebbe meglio, perché a mio modesto parere è il più bello) su quello trentino? 🙂
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lo sai che e` una bellissima idea? un’ottima occasione per conoscerci dal vivo.
aspetto che tu mi faccia sapere dove e quando 🙂
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Ci vorrà un po’ causa impegni :-).
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aspettero` con calma, anche io ho impegni, a fortunatamente stanno volgendo al termine…
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Grazie, grazie e grazie!
Bellissimo reportage :))) La pista ciclabile è notevole … luoghi incantevoli…
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grazie anche a te di questo commento entusiasta ed entusiasmante… 🙂
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