mini-bot, maxi-botto? – 270

Giorgetti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, smentisce il Presidente del Consiglio e dice, sui mini-bot, che qualcuno al governo propone di introdurre e che la Camera consiglia all’unanimità:
“Tutte le soluzioni nuove sono contestate, non dico che siano la Bibbia, ma sono una proposta per accelerare i pagamenti, una delle possibilità, una delle soluzioni: ma la strada maestra è quella della crescita”.

il fatto è che i mini-bot non sono affatto una soluzione nuova, anzi direi che sono stati abbondantemente sperimentati nella storia.

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non bastasse l’antico esempio degli assignats della rivoluzione francese, di cui ho parlato qui https://corpus15.wordpress.com/2019/06/02/pagare-con-un-paghero-261/, eccone un altro più recente: i patacones introdotti in Argentina nella zona di Buenos Aires nel 2001.

la motivazione era la stessa: le difficoltà del bilancio statale; così gli stipendi della pubblica amministrazione furono pagati in patacones, e con i patacones si potevano pagare le tasse.

vi ricorda qualcosa?

Patacon_Argentina_Bono_1Peso

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non furono un esperimento fortunato, per usare un eufemismo: la gente iniziò a temere il peggio e a ritirare grosse somme di denaro dai propri conti correnti bancari, convertendo i pesos in dollari, non certo in patacones, mandandoli all’estero, e si scatenò una corsa agli sportelli.

il governo fu costretto, con provvedimenti noti come il corralito, a congelare tutti i conti bancari per dodici mesi, permettendo unicamente prelievi di piccole somme di denaro.

iniziarono proteste popolari, note con il nome di cacerolazo, che all’inizio consistevano nel percuotere rumorosamente pentole e padelle, ma presto si trasformarono in distruzioni di proprietà, di banche e compagnie private straniere, specialmente grandi imprese americane ed europee, con rotture di finestre e vetrine, e incendi; i cartelloni pubblicitari di imprese come Coca Cola ed altre furono abbattuti da masse di dimostranti; gli scontri con la polizia divennero una consuetudine, così come gli incendi appiccati nelle strade di Buenos Aires.

il 20 e 21 dicembre 2001 a Plaza de Mayo i dimostranti si scontrarono con la polizia; ci furono diversi morti; il governo cadde; il presidente della repubblica De la Rúa abbandonò la Casa Rosada in elicottero il 21 dicembre, riuscendo a sfuggire a un linciaggio.

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se la gente conoscesse la storia o capisse qualcosa di economia scenderebbe nelle strade già adesso.

questi dicono, tanto per cominciare, che vogliono stampare 70 miliardi di mini-bot per “pagare” 64 miliardi di debiti verso i fornitori privati.

doveroso pagarli, però perché cominciare da subito a stampare più mini-bot di quelli che servirebbero per lo scopo dichiarato?

e “pagarli” stampando carta moneta aggiuntiva che effetti produce?

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siccome la moneta circolante in Italia è attorno ai 1.400 miliardi di euro, indicativamente, introdurre 70 miliardi di moneta alternativa, alla quale non corrisponde ricchezza in più, significa, palesemente, svalutare la moneta che circola pressapoco del 5%.

in sostanza significa tosare i detentori di euro del 5% della loro ricchezza reale.

molto meglio, allora, la rinegoziazione del debito pubblico, evidentemente.

c’è però un problema: che l’euro non può essere svalutato, dato che non è una moneta nazionale.

dunque la svalutazione si riverserebbe quasi completamente e molto rapidamente sui mini-bot stessi, che perderebbero ogni valore.

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questa dunque è solamente una ipotesi di scuola: come ha dichiarato il presidente della Banca Centrale Europea, l’emissione di mini-bot con funzione monetaria è semplicemente illegale, perché è vietata dall’art. 116 del Trattato di Lisbona che regola l’Unione Europea.

quindi emettere i mini-bot ed uscire dall’Unione Europea per svalutare radicalmente i depositi bancari e gli stipendi dei lavoratori dipendenti è la stessa cosa.

questo del resto è l’obiettivo reale, da tempo.

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quello che dovremmo capire è che stiamo entrando in una situazione politica “rivoluzionaria”: non intendo con questo necessariamente i tumulti di piazza, anche se prima o poi si arriverà anche a questo; dico rivoluzionaria nel senso di sconvolgimenti improvvisi e difficilmente prevedibili.

la storia di ogni rivoluzione politica è fatta di ascese improvvise e di crolli traumatici, secondo linee che al momento non si riescono a comprendere razionalmente: è come il crollo di un edificio: ci sono macerie, polvere e morti, ma è difficile capire come è crollato esattamente, e molto di quel che avviene è casuale.

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un vecchio marpione diceva: il caos avanza, la situazione è eccellente. (si chiamava Mao).

non sono affatto così ottimista; in ogni caso il caos aspetta noi, che non facciamo nulla per evitarlo, ma anche coloro che lo provocano.

teniamo ben conto di questo, comunque, quando dovremo chiedere conto della catastrofe: TUTTI i partiti politici presenti in parlamento si sono espressi a favore dei mini-bot.

tutti dovranno essere spazzati via dalla catastrofe che i mini-bot provocheranno, se effettivamente introdotti.


12 risposte a "mini-bot, maxi-botto? – 270"

  1. Non so con quale intenzione ‘il governo’ voglia emettere o emetterà i mini Bot;
    probabili le conseguenze di cui parli, parlate e parlano … a me sembra che questo ‘governo’ in modo cosciente o forse incosciente, stia portando l Italia ed i sieme l Europa ed il mondo intero a seguire, verso il crack finanziario mondiale. Ciò non trovo totalmente insensato, seppure le conseguenze saranno lacrime e sangue per tutti, specie per noi non avvezzi ai rigori dell estrema povertà.
    Se’visto che cambiare il sistema di potere fondato sull egoismo e l avidità è impossibile senza avere il potere militare dalla parte del più debole, dalla parte dei popoli sfruttati e impoveriti sempre più.
    Della giustizia e dell equità se’ persa traccia nonostante le costituzioni ed i proclama del mondo intero ne citano il vocabolo …. privandolo di fatto, di ogni suo reale potere d’essere esecutivo.
    Resta che il punto forte ma anche il più debole del sistema e’ la finanza a cui tutto si piega…seppure scricchiola, seppure sappiamo essere sostenuta da migliaia di miliardi di file o bit di ‘moneta inesistente’ che dal nulla si crea per sostenere un sistema corrotto ed ingiusto ma che da nulla di reale è sostenuta …
    Dunque un sistema ormai basato su di un fragile castello di carte da gioco, una partita di poker che pochi giocano rischiando nulla, consapevoli di schiavizzare l intera umanità, di depauperare risorse, di inquinare aria, suolo, mari e falde irrimediabilmente e per sempre, per il loro scaltro, cinico gioco.

    Se questi mini Bot o altra azione riuscisse a far crollare il Grande Castello/Cartello dei prepotenti e dal popolo risvegliato al senso civico ed etico, sorgesse il volere di un nuovo ordine mondiale, sottoscriverei questa azione che è solo … la scintilla che potrebbe far bruciare il sistema su sé stesso poiché insopportabilmente ingiusto, anti etico, schiavista e sfruttatore.
    Rivoluzione?? Si grazie, mi raccomando in guanti bianchi per cominciare…poi chi sopravviverà, vedrà!!

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    1. l’intenzione è chiara, chiarissima, conoscendo la base dell’economia: generare inflazione, cioè svalutare i redditi fissi (salari e pensioni) a favore di imprenditori e liberi professionisti; l’inflazione secondo loro favorirebbe le esportazioni.

      è un mantra leghista non per niente pluridecennale, ed è la stessa finalità che sta dietro all’aumento del debito e al sogno di uscire dall’euro e di disgregare l’Europa che limita per statuto l’inflazione, cioè protegge gli strati sociali deboli.

      ha di contro proprio il fatto che il successo internazionale del pensiero politico di destra sta riportando in auge i dazi nazionalistici e dunque puntare sull’esportazione è stupido.

      le tue considerazioni finali mi paiono un po’ fantasiose…, sinceramente.

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    1. bravo fla: io impiego pagine e pagine a spiegarlo, ma tu l’hai detto in una frase sola, cristallina!

      aggiungo che i fornitori che verranno pagati in mini-bot e non riusciranno a scaricare la patata bollente a qualcun anno, saranno presi per i fondelli in una maniera tale che si incazzeranno veramente.

      ovviamente a questo punto sarebbe molto più semplice – in astratto – prevedere che chi ha dei crediti verso lo stato possa scaricarli dalle tasse…

      ma questo impedirebbe proprio quel taglio di valore della moneta che i sostenitori dei mini-bot perseguono.

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          1. ho visto l’aggiunta dopo. Il problema di questo meccanismo di taglio dei debiti è che scaricandoli su altri rischia di mettere in difficoltà quelli. Quindi chi riceve la patata bollente potrebbe anche decidere di chiudere tutto. Sarà un bene per per il PIL? Sembra più una martellata sulle dita.

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            1. adesso comincio a scrivere un terzo post sull’argomento: vorrei ricordare la moneta padana di Bossi del 2011.

              il fatto è che la Lega esprime il punto di vista degli industrialotti padani che vorrebbero tornare a fare affari svalutando la moneta, e cioè il reddito di tutta Italia a favore del proprio.

              ma l’assurdo di questa proposta è che penalizza alcuni di loro per primi, quelli che hanno dei crediti verso lo stato.

              naturalmente questo fa capire che si tratta soltanto di un grimaldello per arrivare a pagare tutte le uscite dello stato con questo nuovo strumento: un esproprio mascherato.

              per fortuna siamo ancora in Europa e per ora l’Europa ci difende.

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    1. scusa se approfitto della tua frase per un pistolotto che spero breve, e che non è indirizzato specificamente a te.

      ho avuto la fortuna di studiare in tempi di egemonia culturale marxista, quando l’economia (marxista) veniva da molti considerata la chiave di volta per l’interpretazione del mondo sociale; ricevevamo allora, assieme alle forzature ideologiche di Marx nel campo, i concetti base dell’economia classica, da Smith in poi, per intenderci, che hanno dato alla mia generazione una buona dose di presunzione di capirci qualcosa, e anche l’idea che non fosse particolarmente difficile arrivarci.

      poi a Marx subentrò nella storia del pensiero economico il marginalismo e da lì in poi una serie di evoluzioni del pensiero economico, forse paragonabili, nel campo, a quel che la relatività einsteiniana fece nel campo della fisica, o peggio è nata una economia paragonabile alla fisica quantistica, quindi proprio contraria, nei suoi fondamenti, all’economia classica.

      ciò non toglie – come non lo impedisce la fisica moderna – che la vecchia fisica o le vecchie idee economiche funzionino ancora bene per l’interpretazione del mondo nella dimensione della vita comune: perché dobbiamo pure arrenderci all’idea che un elettrone riesca a passare contemporaneamente su due passaggi diversi di una fenditura o che ad un certo livello la realtà rimanga in uno stato indistinto fino a che non viene osservata, ma queste novità non fanno ancora in modo che i gravi cadano verso l’alto nell’esperienza comune.

      purtroppo in campo economico si leggono in giro delle boiate tali, variamente giustificate, come se si fosse diffusa la moda di dire che gli asini volano, e hanno così largo spaccio, proprio perché manca nella nostra cultura una formazione economica di base: cosa che ci mantiene in uno stato di minorità e di analfabetismo culturale.

      perché è chiaro che è possibile far passare più facilmente scelte anche devastanti in una situazione in cui tutti sono convinti di non capire nulla.

      ma, ad esempio, il concetto che la moneta moderna, oramai puramente simbolica (a differenza di quella antica a base aurea o argentea, e dunque dotata di un suo valore intrinseco), esprime il valore dei beni sociali sottostanti, per cui, se aumenta la massa monetaria in circolazione, diminuisce il valore reale unitario della moneta simbolica, a me pare immediatamente intuitivo.

      quindi aumentare la circolazione del denaro è una tassa occulta che priva di tasso corrispondente il valore reale detenuto da chi ha della moneta da parte.

      lo dovremmo ricordare bene, e lo ricordiamo facilmente noi che abbiamo vissuto gli anni Settanta quando l’aumento della circolazione monetaria in lire, e dunque dell’inflazione, e dunque della svalutazione del denaro, giunse fino al 25% annuo.

      se l’Unione Europea ha una Banca Centrale che ha come obiettivo fondamentale la lotta all’inflazione, in modo che non superi il 2%, questo è un punto essenziale di un patto sociale che mira alla difesa del risparmio (valore nostro costituzionale, fra l’altro) e cerca di evitare un ECCESSIVO depauperamento della ricchezza accumulata che il capitalismo per natura sua persegue,

      concetti di economia classica molto elementari, come si può vedere, ma travolti da una campagna ben orchestrata che mira da anni al ritorno al furto legalizzato contro i cittadini: un furto attraverso l’inflazione, ben più grave dei prelievi fiscali, perché va a vantaggio degli imprenditori e non dello stato.

      la campagna leghista sui mini-bot ha questo significato; del resto potremmo anche fare un altro piccolo sforzo di memoria e ricordarci delle monete padane… e della fine che fecero.

      (chiedo scusa se non sono stato breve come pensavo, o, meglio, speravo).

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      1. A questi concetti di economia arrivo anche io, in effetti. E non serve una laurea in economia per comprendere che questi mini-bot sono un modo artefatto per costruire nuovo debito, visto che, tagliando con l’accetta, mi sembrano la versione “ripulita” di un pagherò.

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        1. versione neppure tanto ripulita, del resto…

          chiaro che questi concetti economici di base li hai anche tu! chiaro che un solido lasciato sospeso nell’aria precipita verso terra!

          ma allora perché ci lasciamo convincere di non poter parlare di economia e che solo certi soloni alla Bagnai (che mal maneggia concetti perfino elementari) sono gli unici che possono parlarne?

          come mai sta diventando senso comune che si diventa più ricchi aumentando il debito?

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