si annida a Repubblica il nauseante neo-nazismo italiano di Natale – 444

stavo per scrivere due righe di soddisfazione natalizia (comunque) per il primo (e anche ultimo?) “volo umanitario all’aeroporto militare di Pratica di Mare”, col quale sono stati accolti – dice La Stampa – i primi 160 rifugiati evacuati dalla Libia.

be’, i primi non proprio.

siccome non sono uno stupido, capisco benissimo che ad attenderli c’era il ministro Minniti, che almeno a Natale deve togliersi di dosso la qualifica di aguzzino, conquistata sul campo.

e dunque l’intera operazione è biecamente pre-elettorale, per provare a convogliare i voti residui dell’area buonista.

comunque ero disposto a fare il finto ingenuo e a dirmi contento lo stesso: importante è il risultato, mi dicevo.

un piccolo modesto passo in avanti verso un paese civile che sa accogliere dignitosamente i non moltissimi che sono autentici profughi di guerra e forse impostare una politica di integrazione ed accoglienza che sinora manca.

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ma mi ha rovinato la festa il quotidiano Repubblica, quello che fa parte della stessa area politica di riferimento di Minniti e da anni usurpa l’immagine di giornale progressista, facendo propaganda razzista, occulta, ma neppure tanto.

guardate questo titolo:

Hawala, ecco come lavoratori stranieri, scafisti e terroristi trasferiscono soldi senza lasciare tracce

la normale pratica di un immigrato di mandare i soldi a casa (le famose rimesse degli emigranti) diventa una attività criminale.

lavoratori stranieri, scafisti e terroristi sono messi tutti sulla stessa barca, verrebbe voglia di dire, se non fosse una battuta molto macabra.

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se pensate che io esageri come al solito, aggiungo la foto di contorno, che ricorda in maniera inequivocabile quelle della propaganda nazista durante la seconda guerra mondiale:

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i peggiori stereotipi criminalizzanti sono concentrati in questa immagine: l’immigrato è disgustoso, vestito male, infido e anche pieno di soldi illeciti.

non ve ne eravate accorti, vero?

ma è proprio in questo modo che funziona la propaganda: si insinua nella mente approfittando della disattenzione.

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questo è lo stesso quotidiano che denuncia il pericolo neonazista se quattro ragazzotti di destra vanno a contestarlo.

questo è uno dei protagonisti della campagna mediatica contro le fake news.

le sue?

eccolo, il co-protagonista della campagna internazionale dei poteri forti contro le notizie loro sgradite, mentre riorganizzano internet in modo da emarginare e rendere insignificante l’informazione alternativa. 

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e intanto la concentrazione neo-feudale della ricchezza è giunta ad un punto tale che 8 soli nazi-plutocrati detengono la stessa ricchezza della metà più povera del mondo, cioè quasi di 4 miliardi di persone 

loro sono quelli che si presentano con le faccine pulite di Bill Gates o Zuckerberg, i benefattori dell’umanità,

e i disperati della Terra, tra i quali stanno progressivamente gettando anche il vecchio ceto medio occidentale, sono quelli che poi rappresentano come abbiamo appena visto sui media che loro controllano.

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Repubblica: questo è il periodico che fa le sue quotidiane campagne politically correct e sostiene il buonismo acritico che è diventata una cappa asfissiante di perbenismo benestante che ci soffoca le menti.

il giornale che si dice antifascista e assieme sostiene l’alleanza subordinata del Partito neo-renzista con Berlusconi, mentre questo dichiara che Mussolini non era un dittatore.

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buon Natale a tutti?

proprio a tutti?

no: a Natale stiamo tutti più in campana che mai.


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