dialoghi miei su altri blog, da sabato 16 marzo (da aggiornare via via con gli ultimi commenti in testa).
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https://suprasaturalanx.wordpress.com/2019/03/16/ditelo-a-quelli-chiedetelo-ai-pochi/
bortocal15 March 17, 2019 at 3:55 am
parole sante…, no: parole giuste…, no, parole ragionevoli.
parole.
le parole sono umane, ma gli uomini in maggioranza non lo sono più, o forse non lo sono mai stati.
gaberricci on March 17, 2019 at 5:56 am
Grazie.
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https://veronicaiovino.com/2019/03/17/luoghi-incredibili-monte-fanjing-cina/
BORTOCAL15 Marzo 17, 2019 @ 12:47 pm
incredibile davvero: me lo sono lasciato scappare nei miei tre viaggi in Cina, e sono sicuro che non ce me sarà un altro per me, purtroppo.
sono stato in un luogo solo vagamente simile e mi accontento di ricordarmi quello… 😉
VERONICA Marzo 18, 2019 @ 5:06 am
E ti pare poco? Guarda che posto che hai visto😍😍😍…sono senza parole..
Non avevo mai pensato che la Cina potesse nascondere tanta bellezza…
E tu hai avuto la fortuna di visitarla ben 3 volte!!!!
L’hai vista durante il tuo Bortoround?
BORTOCAL15 Marzo 18, 2019 @ 6:35 am
la terza volta sì, ed è stata la Cina meridionale con Hong Kong, Macau, il Guangxi e lo Yunnan, la regione più vivace e colorata della Cina (è il loro estremo Sud).
ma tieni conto che la mia figlia più giovane è vissuta cinque anni in Cina, e dovevo pure andare a trovarla, qualche volta, no?… 🙂
questo luogo che hai visto è magico, anche per il rapporto con Lao Tse, il fondatore del taoismo.
anche per me la Cina è stata una sorpresa di bellezze incredibili, non fosse per il clima, quasi sempre nebbioso e coperto, oppure piovoso: le giornate di sole si contano davvero sulle dita di una mano: mia figlia diceva che a Pechino ce n’erano 5 all’anno, salvo quelle alle feste nazionali, che vengono realizzate dal Ministero del clima con gli interventi adatti. 🙂
VERONICA Marzo 18, 2019 @ 1:50 pm
Cancella assolutamente quel senso di colpa caro Mauro!!!! E’ così bello, motivante leggere le avventure di chi ha vissuto un luogo che sarebbe un gran peccato tenerselo tutto per sè❤
L’aspetto del blog che mi piace di più è lo scambio di esperienze, sogni, filosofie di vita, conoscenze e viaggi che non sarebbe possibile se nessuno le facesse o le raccontasse❤
Quindi ti auguro di farne ancora tantissime perché è fantastico scoprire il mondo anche attraverso le esperienze degli altri😊
BORTOCAL15 Marzo 18, 2019 @ 3:51 pm
sì, è la giustificazione che mi do anche io, come alibi: ma reggerà? forse dovremmo tutti abituarci a viaggiare piuttosto attraverso di te…
una cosa è certa: che qualcuno deve assolutamente continuare a farlo, effetto serra o no, e fino che ci sarà un pianeta esplorabile… 🙂
VERONICA Marzo 18, 2019 @ 4:25 pm
Potremo fare entrambe le cose: viaggiare fisicamente ma anche con la fantasia, che te ne pare come compromesso?😜
BORTOCAL15 Marzo 18, 2019 @ 4:38 pm
è il mio compromesso preferito, anzi forse l’unico compromesso che mi piace… 😉
(che belle conversazioni che ci facciamo, eh?)
VERONICA Marzo 18, 2019 @ 7:44 pm
Assolutamente fantastiche😍😍😍😍 e spero che continueremo per molto tempo ancora❤
SARINO Marzo 17, 2019 @ 6:36 pm
[…] Vedo che tra i tuoi ospiti sono uno dei pochi che praticamente non viaggia mai, a leggere i commenti di alcuni sembra che non facciano altro che viaggiare. Beati loro!
Beh un po’ d’invidia per questi viaggi che ti lasciano senza fiato potrò pure averla no 🙂
Io posso solo immaginarmeli e goderne anche attraverso post come questi.
Ciao
BORTOCAL15 Marzo 17, 2019 @ 7:11 pm
ciao, Sarino.
mi pare che il tuo commento possa riguardare anche me.
ho una discreta età e ho avuto decenni alle spalle per viaggiare; ho fatto qualche esperienza e non vedo perché tenerlo nascosto; invidiando i viaggi, si possono invidiare anche gli anni, volendo… 😉
ciao… 😉
VERONICA Marzo 18, 2019 @ 5:26 am
Sono convinta che Sarino imtendeva un’invidia buona😊… e poi se non ci fossero viaggiatori come te, tante persone che non hanno la possibilità di viaggiare per svariati motivi, come farebbero a sognare????😉
SARINO Marzo 18, 2019 @ 5:51 am
Il mio commento non voleva essere polemico, ma solo constatare un dato di fatto. Nessuna forma di scortesia o invidia “negativa”. Ciao
BORTOCAL15 Marzo 18, 2019 @ 6:43 am
@ veronica @ sarino
davvero avevo percepito il valore positivo dell’”invidia” di Sarino, che del resto condivido anche io, non solo verso Veronica, ma ad esempio verso Falupe che è stato all’Adam Peak dello Sri Lanka, che invece io mi sono lasciato sfuggire le due volte che sono stato lì.
però non potevo rinunciare certo a cogliere al balzo l’occasione di esprimere quel tanto di senso di colpa che mi porto dietro per l’impronta ecologica del mio tanto viaggiare e per la fortuna di averlo comunque potuto fare.
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Fuffa eco-illogica e auto elettrica
bortocal15 17 MARZO 2019 ALLE 4:50
sono molto d’accordo con le tue considerazioni generali sul problema ecologico e sulla manifestazione di ieri.
sull’auto elettrica devo approfondire e pensarci, in linea generale ritengo tuttavia che la vera soluzione non stia nel cambiare il tipo di auto, ma nel limitare ogni tipo di traffico automobilistico privato.
questi ragazzi, aldilà della giusta sensibilizzazione al problema, sono strumentalizzati in piazza in una protesta che al momento non ha obiettivi precisi e neppure molto senso, ed è chiaramente gestita da precise lobby adulte.
opinioniweb – Roberto Nicolini 17 MARZO 2019 ALLE 8:38
Negli anni 90 mi sembra in Svezia, davano incentivi a chi teneva l’auto oltre 10 anni. Perché a conti fatti nessun auto nuova è realmente più ecologica, produrla ha in costo energetico e ambientale altissimo. Anch’io giro con un’auto a benzina convertita a metano del 2003, ha 220.000 km ma non mi ha dato mai problemi quindi continuerò ad usarla finché funziona (governi eco-illogisti permettendo).
Poi potenziare il trasporto pubblico e disincentivare quello privato è d’obbligo, ma quanta merce viaggia su gomma e disdegna poi il treno? C’è una volontà vera di fare subito qualcosa di concreto e realizzabile? Non mi sembra.
Nel museo dell’auto di Torino puoi vedere con chiarezza che l’auto elettrica ebbe un grande successo fino ai primi anni del 900 e l’evoluzione delle batterie già nell’800 portò ad un’autonomia di circa 80km!
La scelta del motore a scoppio non sono sicuro sia stata dettata da motivazioni tecnico pratiche. Così come oggi non mi sembra ci siano motivazioni tecnologiche o ambientali serie per puntare sull’elettrico.
Grazie Mauro per il commento e buona domenica.
bortocal15 19 MARZO 2019 ALLE 17:29
eccomi qua, dopo averci pensato.
parto da una tabella sulla produzione di CO2:
1.610 g per litro di Gpl consumato
2.380 g per litro di benzina consumato
2.650 g per litro di gasolio consumato
2.750 g per kg di metano consumato
se questa tabella è vera, il metano è il più anti-ecologico dei carburanti rispetto all’effetto serra.
trovo una contraddizione in quello che dici nel tuo commento: mi pare di capire che consideri sospetta, all’inizio del Novecento, la scelta del motore a scoppio prevalsa, e probabilmente hai ragione; ma consideri altrettanto sospetto l’interesse per il motore elettrico che si sta affermando un secolo dopo.
interessi economici stanno sicuramente dietro ogni scelta, ma pensare che basti individuarli per scoprire quale è la scelta più opportuna è molto ingenuo.
nessuna soluzione è priva di controindicazioni, e lo smaltimento delle batterie elettriche è certamente un problema grave, ma certamente i motori elettrici non producono direttamente CO2, e questo pare il problema principale da affrontare oggi.
poi, citare Marchionne come punto di riferimento per qualunque dibattito sul futuro dell’auto mi pare imperdonabile come chiedere all’oste se il suo vino è buono.
ciao, e grazie in anticipo della risposta.
opinioniweb – Roberto Nicolini 19 MARZO 2019 ALLE 19:46
Se consideriamo esclusivamente la co2 bisogna aver chiari i rapporti di conversione tra i tipi di carburanti che hai citati.
Ad occhio il primo è il gasolio (in passato i motori a gasolio avevano un rendimento del 30% maggiore del benzina) seguito dal metano, GPL e benzina. Infatti un kg di metano corrisponde a 1,5 litri di benzina, invece un litro di GPL ha un rendimento di circa il 20% inferiore ad uno di benzina.
Se poi consideriamo la produzione di particolato e monossido di azoto è il diesel ad essere penalizzato.
Bisognerebbe considerare anche i costi energetici collegati al trasporto e alla raffinazione (il metano è “naturale”,cioè non raffinato).
Ma al di sopra di ogni considerazione vince sempre il vecchio sul nuovo: non ci sono tecnologie che giustifichino davvero la rottamazione di un mezzo ancora funzionante, neanche se andiamo sull’elettricità.
Ho citato Marchionne perché mi aveva colpito il suo discorso che avevo trovato condivisibile, se c’è in rete ti consiglio di leggerlo (ho citato un po’ a memoria).
Quello che penso è che soprattutto sulle batterie non ci sono stati cambiamenti tecnologici significativi.
Invece sono stati brevettati motori diesel convertiti a metano con rendimenti doppi rispetto a quelli convertiti a benzina (con 2,5kg 100km di autonomia).
Uno è di un meccanico italiano, non so se a tutt’oggi qualche produttore di auto abbia acquistato il brevetto, ma ragioniamo sul fatto che auto diesel a metano avrebbero percorrenze enormi e consumi bassissimi: è davvero questo che vogliono?
bortocal15 21 MARZO 2019 ALLE 0:20
la tua prima obiezione è poco chiara: la tabella, infatti, si riferisce già ai litri e non al peso del carburante; poi accenni al rendimento, che è questione diversa, ma nell’esempio che fai il GPL, anche se ha un rendimento inferiore alla benzina del 20%, risulta comunque meno inquinante lo stesso.
naturalmente ci sono anche altri aspetti dell’inquinamento, ma qui volutamente ho ristretto la riflessione alla produzione di CO2.
l’idea che un motore altamente inquinante non vada penalizzato per indurre il proprietario a disfarsene farebbe indubbiamente felice le giubbe gialle, ma mi pare totalmente assurda.
non ho capito bene che cosa sono i motori diesel convertiti a metano, che però – se non capisco male – funzionano ancora a diesel; la notizia peraltro la dai i n modo tale che dubito fortemente che sia una leggenda metropolitana.
ciao.
opinioniweb – Roberto Nicolini 21 MARZO 2019 ALLE 19:07
Come hai scritto anche te sopra, il metano alla pompa si carica a kg, idem i consumi si riferiscono a kg. Per chiarire faccio un esempio con la mia auto una Zafira 1.6 con impianto metano del 2003 che emette 140 g\km di co2. Le versioni attuali zafira 1.6 dichiarano queste emissioni: Diesel 119g\co2 km, metano 129g\km, GPL 167g\km, benzina 180 g\km. Come vedi fra la mia auto del 2003 e una del 2019 con motorizzazione simile non c’è tanta differenza, almeno tale da giustificare la produzione di un auto nuova che ha costi energetici elevatissimi.
opinioniweb – Roberto Nicolini 21 MARZO 2019 ALLE 19:29
Attualmente anche in Ancona girano molti autobus vecchi diesel che sono stati convertiti completamente a metano. Nel 2015 un sistema analogo era stato fatto per le auto diesel, è andato in onda un servizio sulle iene che trovi in rete. Personalmente non credo sia una bufala, piuttosto il problema potrebbero essere i costi elevati (convenienti nel caso di autobus che ritornano ad essere “ecologici”)! Il motore diesel ha una compressione più elevata e col gas riduce tantissimo l’emissione di polveri e co2 diminuendo i consumi. Se il problema sono le emissioni questa sarebbe la prima opzione per convertire rapidamente auto inquinanti. L’elettrico per me sarà il futuro, ma ora come ora mi sembra pura propaganda sostenuta da precisi interessi economici. Il solito Bill Gates parla già di ritornare al nucleare ” pulito” per produrre energia senza emissioni! Visto le passate e recenti esperienze disastrose a me sembra una follia
bortocal15 21 MARZO 2019 ALLE 0:26
e come si può dire, poi, che sulle batterie non ci sono stati cambiamenti tecnologici significativi, se le auto elettriche funzionano grazie a batterie?
bortocal15 21 MARZO 2019 ALLE 21:27
per non perdere il filo tra mille divagazioni non pertinenti, io mi sono limitato a dire tre cose:
1) in linea generale ritengo che la vera soluzione alle emissioni inquinanti da traffico non stia nel cambiare il tipo di auto, ma nel limitare ogni tipo di traffico automobilistico privato.
2) le emissioni si riducono indubbiamente con le auto elettriche (ma se ci sono altre soluzioni migliori, ben vengano)
3) è giusto che un motore altamente inquinante vada penalizzato per indurre il proprietario a disfarsene.
in conclusione, mi pare di capire che tu non sei d’accordo soprattutto col punto 3, e ritieni che la qualità dell’aria non sia un bene pubblico da tutelare; come ho scritto, sei su posizioni affini alle giubbe gialle.
ti mando questo link sul tema, dato che l’ho trovato interessante ed equilibrato; le sue conclusioni (puntare ad elettrificare prima i trasporti collettivi anziché quelli privati) sono vicine alle mie, anche se io dico più chiaramente che i trasporti privati vanno limitati per quanto possibile:
https://aspoitalia.wordpress.com/2019/03/21/gli-effetti-collaterali-dellauto-elettrica/
ma credo che la nostra discussione possa chiudersi qui, dato che non sono in vista sviluppi ulteriori.
buona serata.
opinioniweb – Roberto Nicolini 21 MARZO 2019 ALLE 21:47
Ho letto l’articolo che condivido nella sostanza.
Siamo d’accordo su tutti i puniti compreso il 3: ho semplicemente detto che nella sostanza non ci sono differenze tali tra vecchio e nuovo da giustificare ecoincentivi che spingono a consumismo insensato.
Ma posso sbagliarmi.
Chiudo qui la discussione.
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bortocal 17 marzo 2019 alle 04:33
mi prenderò del rompiballe di nuovo, ma se Trump avesse in realtà una visione più ampia e precisa della situazione dell’America di quanto non abbiano i generali?
in fondo Trump è l’unico presidente americano che sta picconando la lobby militare, e, considerando che anche Obama era sulla stessa strada (ma senza coraggio), credo che si debba mettere sul piatto la situazione del bilancio americano, sempre più precaria, per capire davvero che cosa costringe Trump ad una politica apparentemente quasi “pacifista”.
https://corpus15.wordpress.com/2018/12/21/trump-il-pacifista-e-linizio-del-crollo-del-populismo-474/
Anghessa 17 marzo 2019 alle 13:53
Nessun dubbio sul suo “”Rompiballismo” ma il suo assunto -rispettabilissimo -(viziato da antimiltarismo 68sco).
Trump ha fin dall’inizio la corte all’apparato Industrial Militare!! – che è uno dei serbatoi elettorali – programmando le spese militari più ampie costose “aggressive”! Ma DEVE titillare la base profonda – che è Antisistema -addirittura racchiusa nel sovranismo da “Contea“.
Creda i “”Militari“ ”NON sono le macchiette da cinemina! fin qui addirittura hanno FRENATO le frenesie di Trump.
bortocal15 19 marzo 2019 alle 17:45
sottoscrivo tutto (rompiballismo a parte, ovviamente), e come figlio di un ufficiale, educato alla militare, so bene di che cosa parlo.
la replica mi permette di – o meglio mi costringe a – mettere meglio a fuoco la questione: credo di avere male identificato i generali col blocco industrial-militare, mentre esiste una differenza.
Trump vuole favorire il primo, come mostra l’aumento delle spese militari strategiche, ma poi vuole tirarsi fuori in fretta dalle guerre locali, infischiandosi del parere contrario dei suoi generali.
dunque probabilmente la mia analisi sui limiti di bilancio che imporrebbero la seconda scelta è sbagliata, ed è più credibile la Sua, cioè la ricerca di popolarità elettorale, sempre più difficile per lui.
rimane aperto tuttavia il problema della grave crisi di bilancio provocata dalla politica fiscale di Trump, e delle inevitabili conseguenze in prospettiva anche sulla limitazione delle spese generali globali degli USA.
Anghessa 19 marzo 2019 alle 18:08
Dopo aver letto il suo commento, ho osservato il cielo preoccupato dei possibili disastri… Che si condividano pareri è già notevole, che poi lei “condivida” è evento rimarchevole…
Per lo sfascio dei conti economici Trump se ne infischia come per il cambiamento climatico! è un ottuso egocentrico da “dopo di me venga il diluvio“!
Saluti – sempre – cordiali.
bortocal15 19 marzo 2019 alle 18:45
sì, però direi, per non smentirmi troppo (ma alla fine tutto dipende dal peso delle argomentazioni…), che Trump può ben infischiarsi dei conti economici – come fa anche il nostro Capitone -, ma anche i conti economici si infischiano di lui, e credo di capire chi ha la forza maggiore.
quanto al diluvio della metafora, è già in corso, anche se però qui, al momento, sotto forma di siccità quasi africana.