coronavirus: nessun virus mortale ancora contro le bufale? – 44

molti risolvono il problema una volta per tutte: o decidono di essere complottisti e allora credono a tutte le teorie del complotto che vengono loro propinate, tanto i protagonisti, in fondo, sono sempre gli stessi; oppure decidono invece di essere anti-complottisti, e allora non ci sarà nessuna ipotesi di complotto che possa farsi strada nella loro mente, neppure, per dire, l’omicidio di Kennedy o l’incendio del Reichstag o le armi di distruzione di massa di Saddam Hussein, inventate dalla CIA.

semplice, no?

del resto farsi un’idea sui complotti è così snervante, occorre studiarli uno per uno; e inoltre, pensa un po’, i complotti sono sempre un po’ occulti, non avvengono alla luce del sole e chi li organizza di solito mette in moto anche dei fastidiosi depistaggi difficili da scoprire…

e così c’è chi si mette a metà strada, né complottista per principio, ma neppure anti-complottista, cercando di distinguere caso da caso, le messe in scena dalla verità, i delitti veri dalle fantasie – ma siamo ben pochi.

teniamo anche conto che chi organizza un complotto vero di solito mette in scena anche un complotto falso, per confondere le acque; quindi niente di strano che, se l’attentato delle Torri Gemelle fu davvero organizzato dai servizi segreti sauditi per portare l’America alla guerra contro Saddam, per prima cosa si siano preoccupati di diffondere teorie assurde di complotti della CIA, che DOVEVANO risultare grottesche e ridicole, in modo che ogni altra ipotesi di complotto più ragionevole finisse nel tritacarne alla stessa maniera.

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lo scenario sopra accennato sta pienamente dispiegando i suoi effetti devastanti sotto i nostri occhi a proposito dell’epidemia legata al coronavirus.

tanto che siamo arrivati al punto che, con buona pace dei poveri 300 morti dovuti a questa infezione sinora – età media loro 75 anni -, di sicuro è ben peggiore nei suoi effetti l’epidemia di panico  da coronavirus che la malattia stessa.

credo che a tutti manchino alcune informazioni essenziali.

per esempio, nella giornata di oggi, 2 febbraio 2020, data palindroma (ne avremo una all’anno fino al 2031, poi si dovrà passare all’ipotetico nuovo secolo), alle ore 20:15 o 8:15 pm, i dati sulla popolazione mondiale erano questi:
7.761.743.688        Popolazione mondiale attuale
324.251                  Nati oggi
136.128                  Morti oggi
188.123                 Aumento della popolazione oggi
12.605.769             Nati quest’anno
5.292.204               Morti quest’anno
7.313.566              Aumento della popolazione quest’anno

 

leggete bene: la giornata di oggi non è ancora finita, siano ai 5/6 della sua durata e sono morte più di 136mila persone; in compenso ci sono più di 324mila nuovi nati del giorno non ancora finito, e quindi la popolazione mondiale in queste 20 ore è cresciuta di 188mila unità (ben più di 7 milioni in più dall’1 gennaio).

non dico che una epidemia non debba portarci a prendere precauzioni, ma certamente neppure una cinquantina di morti su 136mila può diventare un dramma in se stesso spaventoso.

siamo sopravvissuti senza danni collettivi globali gravi perfino all’epidemia dell’aids che ha provocato sinora 35 milioni di morti e non ha ancora finito i suoi tragici effetti.

mi mordo la lingua, ma non posso fare a meno di dirlo: fanno molta più paura i 324mila neonati di oggi che le 5 decine di morti per una epidemia che alla fine verrà, credo e spero, tenuta sotto controllo.

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e ci fa tanta paura perché qualcuno ha deciso di investirci miliardi di dollari (Bill Gates, per non fare nomi) e ne profetizza da tempo una e sparge terrore per spingere verso l’acquisto di vaccini.

in effetti è una previsione che ha qualche fondamento, dato che le malattie virali sono la forma evolutiva preferita assunta dalle malattie contagiose nella società tecnologica globalizzata, ma l’idea di contrastarle esclusivamente con terapie vaccinali è demenziale per un motivo che si guarderà bene dal dire chi vuole vendere vaccini e controlla l’informazione:

il numero dei vaccini che un organismo umano può sopportare non è affatto infinito e alla fine un eccesso di vaccini in contemporanea provoca dissesti immunitari forse perfino più gravi delle singole malattie che si vogliono colpire.

trovo emblematico che l’appello al vaccino diventi per l’élite che ci governa la risposta standard ad ogni nuova emergenza sanitaria: è questo il delirio vaccinista di cui parlo e l’idea alla Bill Gates di proteggere l’umanità dalle nuove malattie virali provocate dal modo di vita della moderna civiltà globalizzata, a suon di vaccini, e non con il ristabilimento di una vita sanitariamente equilibrata e coerente con la nostra natura, assomiglia molto al delirio sviluppista di chi pensa che la costruzione di una civiltà umana migliore passi attraverso un analogo aumento illimitato dei beni materiali.

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intanto, difendiamoci non soltanto dalle bufale degli squilibrati evidenti, ma anche – e forse soprattutto – da quelle di sistema, che fanno ben più danno.

ma lascio la parola ad una testata ufficiale, l’Huffington Post, per non essere accusato di complottismo io, che sono notoriamente un anticomplottista accanito, ma non universale né acritico, dato che mi batto contro le teorie del complotto di ogni colore:

Attorno alle cause scatenanti dell’epidemia, regna ancora mistero. La versione ufficiale di fatto latita, mentre quella ufficiosa sembra uscita direttamente da un b-movie dell’orrore: il tutto sarebbe partito da un pipistrello, mammifero che i cinesi mangiano in una zuppa o da un serpente, quest’ultimo detenuto illegalmente nel mercato del pesce di Wuhan, epicentro della crisi sanitaria.
Gli scienziati paiono scettici al riguardo […]. A mettere fortemente in dubbio questa ricostruzione però è un monumento della divulgazione scientifica come la rivista Nature, la quale pubblica un articolo fortemente critico al riguardo. […] A confermare lo scetticismo è Paulo Eduardo Brandão, virologo dell’università di San Paolo del Brasile, a detta del quale “[…] manca una prova certificata rispetto al possibile coinvolgimento di rettili nella sua formazione. Lo stesso vale per altri mammiferi e uccelli“.
C’è però una terza vulgata che, almeno negli Usa, comincia a circolare, sebbene ancora mezza bocca per almeno un paio di motivi. […] Ma resta il fatto che[…] una tesi alternativa cominci appunto a prendere piede. […] Perché il timore è che a Wuhan sia andata in onda la versione reale della Umbrella Corp. di Resident evil, una vera e propria fabbrica di virus e veleni. All’interno della quale, qualcosa sarebbe andato terribilmente storto.
L’ipotesi, al momento tutta da verificare, prende però le mosse un articolo pubblicato nel febbraio del 2017 proprio dalla stessa rivista Nature, un reportage che mostrava dall’interno l’allora nascente bio-laboratorio dell’università di Wuhan, il Center for Immunology and Metabolism del Medical Research Institute.
Qualcosa più di un centro di ricerca, stante le misure di sicurezza estreme che lo caratterizzano: in grado di resistere a terremoti di magnitudo 7, il laboratorio è classificato come Bsl-4, il massimo grado al mondo di bio-contenimento. Acqua e aria, filtrate, vengono trattate prima di essere eliminate e chiunque ci lavori deve fare la doccia all’ingresso e all’uscita e indossare, sempre e ovunque, tute di massima sicurezza. Di più, il primo Bsl-4 fu aperto in Giappone nel 1981 e, nonostante trattasse agenti patogeni a basso rischio, nel 2015 fu chiuso definitivamente per i sempre crescenti timori legati alla sicurezza pubblica.
E cosa viene trattato nel laboratorio di Wuhan? A detta di Nature, “gli agenti patogeni più pericolosi al mondo”. Fra gli altri, la Sars, Ebola, la febbre emorragica del Congo e il Lassa virus dell’Africa occidentale.
E qual è il timore? In prima battuta, una possibile falla nelle procedure di sicurezza del centro: “Il virus della Sars è più volte sfuggito dai centri di ricerca ad alto livello di contenimento situati a Pechino“, dichiara il professor Richard Ebright, biologo molecolare alla Rutgers University in New Jersey.
Secondo e più serio dei sospetti, il fatto che all’interno del bio-laboratorio cinese non ci si limitasse al controllo delle malattie emergenti e allo stoccaggio di virus purificati, come da mandato statutario che ha garantito l’affiliazione del centro al network di ricerca globale dell’Oms ma si andasse oltre. […] La coincidenza geografica fra domicilio del laboratorio e focolaio dell’epidemia ha scatenato più di qualche dubbio, soprattutto a fronte della scelta della solitamente ultra-cautelativa e preventiva Oms di attendere prima di dichiarare lo stato di emergenza a livello mondiale. […] Meglio quindi dare la colpa ad animali esotici e mutazioni incontrollate, perché l’idea di un’Umbrella Corp. che esca dal videogame per divenire realtà fa venire i brividi. Più della zuppa di pipistrello.

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come se questa bufala di regime non bastasse…, ecco un’altra notizia sui danni delle verità di regime conformi, sempre da un quotidiano serio:

Li Wenliang è stato arrestato, insieme a sette colleghi, all’inizio del contagio per aver diffuso “voci false”, quando le autorità locali sminuivano il virus. Non aveva del tutto ragione. La misteriosa malattia che si stava diffondendo a Wuhan all’inizio di gennaio non era Sars. Ma il dottore non aveva neppure del tutto torto. Perché da quel nuovo virus era comunque il caso di proteggersi, molto più di quanto le autorità locali avessero detto ai cittadini.
Dopo aver postato in chat i loro messaggi d’allarme infatti, il medico è stato prima contattato dai dirigenti dell’ospedale e poi dalla polizia. Li e i suoi sette colleghi sono stati convocati dalla polizia locale a “bere un tè”; come si dice da queste parti, e severamente rimproverati per le “bufale” che stavano mettendo in giro. La chat di gruppo cancellata.
Ora Li Wenliang, insieme ai sette colleghi che avevano messo in guardia amici e conoscenti, “proteggete le vostre famiglie”, è diventato un simbolo. L’emblema di come all’inizio dell’epidemia, per diversi giorni, la priorità dei funzionari di Wuhan fosse evitare che la città cedesse al panico, piuttosto che informarla a dovere. Ora è stato riabilitato dalla Corte suprema. A Pechino è già un eroe nazionale, simbolo della lotta contro i silenzi del governo.
Anche l’epidemia di Sars del 2003 aveva avuto una Cassandra simile, il suo nome è Jiang Yanyong. Medico, membro del Partito comunista, denunciò in una lettera come il governo cinese stesse intenzionalmente sminuendo la portata del contagio. Quando la sua lettera finì nelle mani dei media stranieri la storia venne diffusa, provocando le dimissioni del sindaco di Pechino e soprattutto i primi annunci veritieri della Cina sulla gravità dell’emergenza. Se non è stata una pandemia, lo dobbiamo anche a lui.

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Li Wenliang, dopo avere lanciato l’allarme, si è a sua volta ammalato per essere stato in contatto, come medico, con un paziente infetto di coronavirus.

Li-Wenliang

Jiang Yanyong e Li Wenliang erano dei complottisti? assolutamente no.

i complottisti veri erano gli altri: quelli che accusavano loro di esserlo.

e questo valga come morale definitiva del mio post.

troppo comodo essere anti-complottisti (oppure complottisti) una volta per tutte: ci sono anche complotti veri che sembrano finti, e complotti finti che sembrano veri; e ci sono complotti veri che vengono inventati e diffusi nei media per nascondere i complotti veri, quelli del potere.


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