Costituzione art. 71
.1. L’iniziativa delle leggi appartiene al Governo, a ciascun membro delle Camere ed agli organi ed enti ai quali sia conferita da legge costituzionale.
.2. Il popolo esercita l’iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli.
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Costituzione art. 71 riforma Berlusconi (in neretto le modifiche o le aggiunte)
.1. L’iniziativa delle leggi appartiene al Governo, a ciascun membro delle Camere nell’ambito delle rispettive competenze ed agli organi ed enti ai quali sia conferita da legge costituzionale”.
.2. immutato
L’aggiunta e` assolutamente pleonastica: risponde solo al bisogno di un piccolo sfregio al testo della Costituzione vigente, con un piccolo inciso in burocratese, del tutto ovvio.
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Ed ora vediamo che cosa succede con Renzi:
Costituzione art. 71 riforma Renzi (in neretto le modifiche o le aggiunte)
.1. immutato
.2. Il Senato della Repubblica può, con deliberazione adottata a maggioranza assoluta dei suoi componenti, richiedere alla Camera dei deputati di procedere all’esame di un disegno di legge. In tal caso, la Camera dei deputati procede all’esame e si pronuncia entro il termine di sei mesi dalla data della deliberazione del Senato della Repubblica.
.3. Il popolo esercita l’iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno centocinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli. La discussione e la deliberazione conclusiva sulle proposte di legge d’iniziativa popolare sono garantite nei tempi, nelle forme e nei limiti stabiliti dai regolamenti parlamentari.
.4. Al fine di favorire la partecipazione dei cittadini alla determinazione delle politiche pubbliche, la legge costituzionale stabilisce condizioni ed effetti di referendum popolari propositivi e d’indirizzo, nonché di altre forme di consultazione, anche delle formazioni sociali. Con legge approvata da entrambe le Camere sono disposte le modalità di attuazione.
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E` una raccolta di disposizioni esemplari:
- Se il Senato propone una legge la Camera ha sei mesi di tempo per esaminarla. Ma quando la Camera manda una legge al Senato, questo ha 15 giorni di tempo per pensarci.
- Si alza a 150.000 da 50.000 le firme necessarie per presentare una proposta di legge di inziativa popolare.
Queste, come noto, languono inosservate in qualche archivio per anni.
Ma ecco che Renzi finalmente si muove, e decide che vanno esaminate entro un termine.
Quale? Non si sa.
Ci penseranno i regolamenti parlamentari.
Prima o poi.
Era cosi` difficile mettere il termine qui?
- La stessa operazione per i referendum popolari propositivi e altre pinzillacchere varie.
Restano nel vago.
E in pratica sono rinviate alle calende greche.
In piu` ci tocca anche lo sberleffo di sentirci dire Al fine di favorire la partecipazione dei cittadini alla determinazione delle politiche pubbliche…
E` lo stesso Renzi che parla che e` riuscito in tutti i modi a far fallire il referendum sulle trivelle.
Possiamo ben capire che credibilità` ha quando parla di favorire la partecipazione popolare un premier che ha fatto la pubblicita` all’astensione e dice tutti i giorni che l’astensione non e` un problema per lui.
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Ma il meglio e` nemico del bene, vero?
Si`, ma dobbiamo ammettere che sia bene fare qualche promessa vuota.
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Consiglio di leggere anche, di Mario Ivan Grossi,
http://ivanve1.blogspot.it/2016/05/come-cambia-la-costituzione-larticolo-71.html
come sempre, presenta considerazioni molto puntuali.
succede anche che ci troviamo d’accordo nelle valutazioni, ma credo dipenda soltanto dal fatto che entrambi ci sfoziamo di dare una lettura obiettiva dei testi.
o forse che siamo tra i pochi che li hanno letti davvero.
purtroppo, al momento, sembra sia l’ultimo articolo della Costituzione del quale si occupa lui.
invece la pubblicazione dei miei commenti, articolo per articolo, continua.
(del resto i post sono tutti pronti: li ho scritti mentre ero in Germania).