l’arbitrio.

la religione che ti impone di amare i nemici e` la stessa che introduce con cio` stesso il concetto del nemico.

la religione che ti impone di amare il tuo “prossimo”, il tuo vicino, e` la stessa che considera gli uomini responsabili dei loro comportamenti e dunque te li rende odiosi.

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e` la stessa religione che si inventa l’arbitrio, e poi lo chiama anche libero.

assurda contraddizione: se e` arbitrario, come puo` essere libero?

l’arbitrio non segue nessuna legge, e` casuale e non prevedibile, per sua definizione.

come potrebbe l’arbitrio seguire la regola della liberta`?

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il paganesimo politeista considerava le azioni umane come espressioni di forze divine esterne all’uomo ed eterogenee fra loro, a volte anche in conflitto.

collocava queste potenze nei cieli, le trovava personificate nei pianeti che attraversavano la volta celeste.

si inventava una spiegazione astrologica di quel che siamo: e l’astrologia di allora funziona ancora.

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secondo questa visione del mondo, ogni umano era condizionato da quelle forze contraddittorie:

gli dei del resto parlavano ancora agli uomini dentro la loro testa.

c’era bisogno di inventare un unico Dio perche` anche l’umano scoprisse di essere un Io unico.

c’era bisogno che gli umani si sentissero responabili di quello che fanno perche` provassero a controllarsi da soli.

c’era bisogno di uomini responsabili per sostituire alla schiavitu` il lavoro salariato, cioe` la schiavitu` interiorizzata e fatta propria regola di vita.

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l’uomo che provava ad addomesticarsi da solo aveva bisogno di un guardiano onnisciente che prendesse il posto del guardiano degli schiavi.

c’era bisogno dell’ipocrisia dell’amore cristiano, se tutti sono stati convinti che chi fa del male vuole farlo.

altrimenti la teoria cristiana dell’anima padrona della propria volonta` e dotata di libero arbitrio porterebbe gli umani a scannarsi fra loro.


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