populisti e democrazia.

populisti dovremmo chiamare coloro che approfittano delle debolezze del popolo per fargli credere di fare i suoi interessi e ingannarlo facendo il contrario.

quelli che invece davvero seguono gli interessi del popolo non sono populisti, ma democratici.

. . .

succede che quegli stessi poteri che inventano i populismi, si servono del termine anche per screditare i democratici.

per loro la democrazia stessa e` populista, dato che il potere va esercitato in nome dell’economia, non del popolo.

questo oramai e` soltanto una variabile dipendente e populista viene volentieri definito colui che si ostina a non considerarla tale.


2 risposte a "populisti e democrazia."

  1. La parola populismo fino a qualche tempo fa di fatto non esisteva nel lessico quotidiano ….. anche se il populismo è ciò che ha tenuto e tiene in piedi le cosidette democrazie.
    come sarebbe altrimenti possibile che i tanti votino per togliere a sé per dare ai pochi…..

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    PAROLA NUOVA

    Una parola nuova
    Per dispiegarsi
    Ha bisogno di maturazione.

    Poi, in auge,
    Spopola fino all’abuso.
    Finito il suo tempo,
    Repelle.

    Abbandonata
    In un “attimino”
    Marcisce.

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    1. e` vero, c’erano soltanto i populisti russi nei libri di storia…: movimento politico non a caso sviluppatosi in una societa` fortemente autocratica e che contribui` addirittura alla soppressione della servitu` della gleba decisa dallo zar nel 1861.

      il nome sembrerebbe di ottimo auspicio dunque.

      ma proprio i limiti di quella riforma spinsero il movimento in direzione rivoluzionaria.

      fu dai fermenti dei vari movimenti populisti che si formo` il quadro politico che qualche decennio dopo porto` alla rivoluzione russa.

      il mio vecchio amico Pie Paolo Poggio scrive in un saggio intitolato Il populismo russo: percorsi carsici:

      Nel lessico politico della sinistra populismo è parola bollata negativamente, su ciò
      concordano le due principali correnti intellettuali e di pensiero politico dell’Otto e del
      Novecento, quella liberale e quella marxista. Anche in un contesto profondamente diverso
      dal nostro, quale quello americano, le cose non cambiano: i liberali e i progressisti
      individuano nel populismo il loro peggiore nemico; rimando in proposito al libro
      fondamentale, anche se discutibile, di Christopher Lasch, Il paradiso in terra. Populista è
      stato considerato il fascismo, così come il nazismo, nonché il comunismo sovietico,
      ovviamente il peronismo, le dittature sudamericane, ma anche Bossi e Berlusconi sono
      etichettati come populisti (io stesso ho curato una raccolta di saggi intitolata Dal
      leghismo al neopopulismo).
      Secondo Lasch sono le ideologie del progresso che individuano nel populismo
      l’avversario da sconfiggere.

      piu` avanti cita Guerra santa contro Mcmondo di Benjamin R. Barber

      «il capitalismo cerca consumatori disposti a lasciare plasmare i loro bisogni e manipolare i loro desideri, mentre la democrazia ha bisogno di cittadini autonomi nel pensiero e indipendenti nei loro giudizi».

      verrebbe voglia di dire che il moderno populismo ha carattere internazionale e rappresenta la politica dominante dell’epoca nella quale la trasformazione degli esseri umani in consumatori manipolati e plasmati nei loro desideri e nei loro bisogni e` oramai completamente riuscita, mentre una autentica democrazia e` diventata impossibile per via della trasformazione dei cittadini autonomi nel pensiero, indipendenti nel giudizio e adeguatamente informati in una rarita` antropologica/

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