un ragazzo di nome Carlo – 274

Brutti ricordi del giorno in cui hanno torturato il nostro futuro….
Cosa sappiamo di quel giorno? Un sacco di cazzate…. Chi c’era forse sa, gli altri si limitano di solito a sparare sentenze dalla loro poltrona….

L’unica verità è che la verità non esiste!
Devi sapere che tutto quello che sai è falso!

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leggo questo post in rete e mi domando: ma che cosa si sa di Carlo Giuliani?

17 anni dopo, dicesi diciassette: e` gia` storia.

si sa qualcosa di piu` che una foto presa con un teleobiettivo da un punto molto distante che ha completamente deformato visivamente le distanze reali?

quanti sanno che Carlo Giuliani era a 6 metri e mezzo dalla camionetta dalla quale gli fu sparato addosso e che il suo estintore non avrebbe mai potuto raggiungerla?

ci chiamiamo tutti Diego Urbisaglia, consigliere comunale del Partito Democratico di Ancona, non di un paesello qualunque?

quello che dice:

«Se ci fosse mio figlio dentro quella campagnola gli griderei di sparare di prendere bene la mira».

e lo dice privatamente, su Facebook, non pubblicamente con un post aperto a tutti, come e` tipico di certa gente, particolarmente simpatizzante per questo partito.

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ci sono pero` cose oramai accertate da anni di indagini giudiziarie.

Carlo non era un facinoroso organico, un professionista di disordini; stava svolgendo il servizio civile presso Amnesty International a Genova, aveva adottato un bambino a distanza mediante la Comunità di Sant’Egidio; era volontario dell’Associazione Nazionale per la lotta contro l’Aids; era stato iscritto per un po’ a Rifondazione Comunista.

altri aspetti della sua vita erano negativi: aveva avuto problemi di droghe ed era stato indagato per traffico di stupefacenti, anche se poi il procedimento era stato archiviato.

stava andando al mare, aveva il costume sotto i pantaloni, e torno` tra i manifestanti all’ultimo momento, furioso per il comportamento della polizia.

dalla camionetta i carabinieri avevano lanciato sassi contro i manifestanti e li avevano provocati.

gia` un altro ragazzo aveva provato a lanciare l’estintore, che era caduto a terra, e Carlo lo raccolse di li`.

questa foto, meno famosa e presa pure con un teleobiettivo, documenta questo momento: in basso a destra lo si vede che raccoglie l’estintore.

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lo sparo che lo uccide e` delle 17:27.

la camionetta dei carabinieri e` poi passata sul suo corpo due volte: una in retromarcia e una in marcia diretta.

alle 19 la sorella chiama Carlo sul cellulare:

Le risponde una persona che le chiede chi parla e, quando lei dice di essere la sorella del proprietario del cellulare, lui mente dicendo che suo fratello è lì vicino e gli ha chiesto di tenere un attimo il suo cellulare e aggiunge che, siccome in quel momento c’è molta confusione, non glielo può passare e la invita a richiamare più tardi.

il corpo di Carlo arriva all’ospedale verso le 20:00/20:30: dov’e` stato prima? sempre in piazza?

l’autopsia mostra che Carlo e` stato ripetutamente ferito alla testa da diversi colpi dati togliendogli il passamontagna.

in un primo momento la stampa viene informata che un manifestante spagnolo e` morto colpito da un sasso.

un sasso viene posizionato dopo la morte a fianco della sua testa nelle prime foto diffuse dalla polizia.

il vicequestore Adriano Lauro che arriva sul posto urla accusando un dimostrante:

«Bastardo! Lo hai ucciso tu, lo hai ucciso! Bastardo! Tu l’hai ucciso, col tuo sasso, pezzo di merda! Col tuo sasso l’hai ucciso! Prendetelo!»

un carabiniere e un agente di polizia effettivamente lo inseguono, ma questo riesce a fuggire.

piu` tardi si dira` che era stato un sasso a deviare il proiettile, sparato verso l’alto.

Eligio Paoni, che fotografa per primo Carlo morto, viene violentemente pestato e la sua macchina fotografica distrutta, con perdita delle foto.

a Placanica, dopo lo sparo, i colleghi dicono: “Benvenuto tra gli assassini”.

lui in seguito dira`:

“Ci sono troppe cose che non sono chiare. […] Perché alcuni militari hanno “lavorato” sul corpo di Giuliani? Perché gli hanno fracassato la testa con una pietra?”

piu` tardi provo` a sostenere che il proiettile che uccise Carlo non era del tipo in dotazione ordinaria dei carabinieri, e quindi non era stato sparato da lui.

vittima del teleobiettivo anche lui?

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i tribunali italiani e la Corte di Giustizia Europea hanno riconosciuto la legittima difesa nello sparo di Placanica

questo non significa che Placanica fosse effettivamente in pericolo; perche` l’autodifesa sia legittima e` sufficiente credere di esserlo, non occorre esserlo effettivamente.

la Corte Europea ha comunque criticato la gestione della polizia in quell’occasione.

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questo post riassume soltanto bravamente le notizie che si trovano nella voce Carlo Giuliani di wikipedia.

chi vuole leggersela…

non stancarsi mai di ripetere le piccole verita` conquistate.

non serve a nulla, perche` la manipolazione delle menti e` piu` forte della protesta della verita`.

ma serve almeno a mantenere integre le nostre dalla menzogna…


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