Brutti ricordi del giorno in cui hanno torturato il nostro futuro….
Cosa sappiamo di quel giorno? Un sacco di cazzate…. Chi c’era forse sa, gli altri si limitano di solito a sparare sentenze dalla loro poltrona….
L’unica verità è che la verità non esiste!
Devi sapere che tutto quello che sai è falso!
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leggo questo post in rete e mi domando: ma che cosa si sa di Carlo Giuliani?
17 anni dopo, dicesi diciassette: e` gia` storia.
si sa qualcosa di piu` che una foto presa con un teleobiettivo da un punto molto distante che ha completamente deformato visivamente le distanze reali?
quanti sanno che Carlo Giuliani era a 6 metri e mezzo dalla camionetta dalla quale gli fu sparato addosso e che il suo estintore non avrebbe mai potuto raggiungerla?
ci chiamiamo tutti Diego Urbisaglia, consigliere comunale del Partito Democratico di Ancona, non di un paesello qualunque?
quello che dice:
«Se ci fosse mio figlio dentro quella campagnola gli griderei di sparare di prendere bene la mira».
e lo dice privatamente, su Facebook, non pubblicamente con un post aperto a tutti, come e` tipico di certa gente, particolarmente simpatizzante per questo partito.
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ci sono pero` cose oramai accertate da anni di indagini giudiziarie.
Carlo non era un facinoroso organico, un professionista di disordini; stava svolgendo il servizio civile presso Amnesty International a Genova, aveva adottato un bambino a distanza mediante la Comunità di Sant’Egidio; era volontario dell’Associazione Nazionale per la lotta contro l’Aids; era stato iscritto per un po’ a Rifondazione Comunista.
altri aspetti della sua vita erano negativi: aveva avuto problemi di droghe ed era stato indagato per traffico di stupefacenti, anche se poi il procedimento era stato archiviato.
stava andando al mare, aveva il costume sotto i pantaloni, e torno` tra i manifestanti all’ultimo momento, furioso per il comportamento della polizia.
dalla camionetta i carabinieri avevano lanciato sassi contro i manifestanti e li avevano provocati.
gia` un altro ragazzo aveva provato a lanciare l’estintore, che era caduto a terra, e Carlo lo raccolse di li`.
questa foto, meno famosa e presa pure con un teleobiettivo, documenta questo momento: in basso a destra lo si vede che raccoglie l’estintore.
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lo sparo che lo uccide e` delle 17:27.
la camionetta dei carabinieri e` poi passata sul suo corpo due volte: una in retromarcia e una in marcia diretta.
alle 19 la sorella chiama Carlo sul cellulare:
Le risponde una persona che le chiede chi parla e, quando lei dice di essere la sorella del proprietario del cellulare, lui mente dicendo che suo fratello è lì vicino e gli ha chiesto di tenere un attimo il suo cellulare e aggiunge che, siccome in quel momento c’è molta confusione, non glielo può passare e la invita a richiamare più tardi.
il corpo di Carlo arriva all’ospedale verso le 20:00/20:30: dov’e` stato prima? sempre in piazza?
l’autopsia mostra che Carlo e` stato ripetutamente ferito alla testa da diversi colpi dati togliendogli il passamontagna.
in un primo momento la stampa viene informata che un manifestante spagnolo e` morto colpito da un sasso.
un sasso viene posizionato dopo la morte a fianco della sua testa nelle prime foto diffuse dalla polizia.
il vicequestore Adriano Lauro che arriva sul posto urla accusando un dimostrante:
«Bastardo! Lo hai ucciso tu, lo hai ucciso! Bastardo! Tu l’hai ucciso, col tuo sasso, pezzo di merda! Col tuo sasso l’hai ucciso! Prendetelo!»
un carabiniere e un agente di polizia effettivamente lo inseguono, ma questo riesce a fuggire.
piu` tardi si dira` che era stato un sasso a deviare il proiettile, sparato verso l’alto.
Eligio Paoni, che fotografa per primo Carlo morto, viene violentemente pestato e la sua macchina fotografica distrutta, con perdita delle foto.
a Placanica, dopo lo sparo, i colleghi dicono: “Benvenuto tra gli assassini”.
lui in seguito dira`:
“Ci sono troppe cose che non sono chiare. […] Perché alcuni militari hanno “lavorato” sul corpo di Giuliani? Perché gli hanno fracassato la testa con una pietra?”
piu` tardi provo` a sostenere che il proiettile che uccise Carlo non era del tipo in dotazione ordinaria dei carabinieri, e quindi non era stato sparato da lui.
vittima del teleobiettivo anche lui?
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i tribunali italiani e la Corte di Giustizia Europea hanno riconosciuto la legittima difesa nello sparo di Placanica
questo non significa che Placanica fosse effettivamente in pericolo; perche` l’autodifesa sia legittima e` sufficiente credere di esserlo, non occorre esserlo effettivamente.
la Corte Europea ha comunque criticato la gestione della polizia in quell’occasione.
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questo post riassume soltanto bravamente le notizie che si trovano nella voce Carlo Giuliani di wikipedia.
chi vuole leggersela…
non stancarsi mai di ripetere le piccole verita` conquistate.
non serve a nulla, perche` la manipolazione delle menti e` piu` forte della protesta della verita`.
ma serve almeno a mantenere integre le nostre dalla menzogna…