sembra che qualcuno non abbia proprio memoria.
ma se hai un blog aperto dodici anni fa, questo ti costringe a ricordare per forza.
cito un mio post del 2007 soltanto per citare il Grillo di allora, che non è diverso da quello di adesso che dice che il razzismo è un fenomeno mediatico: tanto a lui cosa importa degli immigrati o degli zingari che, invece, lo devono sopportare?
fa sempre bene ricordare chi è Grillo agli smemorati:
. . .
Beppe Grullo lo zingarista. 5-6 ottobre 2007
la parabola politica di Beppe Grillo è impressionante.
solo un mese fa portava avanti la proposta ragionevole delle primarie, della riduzione a due dei mandati per i parlamentari, dell’interdizione dei condannati dal parlamento.
poi ha deciso di buttarla in politica.
ed emerge subito il ritratto squallido di un un nuovo leader dell’Italietta stronza degli ultimi anni.
sentite che cosa ha dichiarato oggi:
“Un paese non può vivere al di sopra dei propri mezzi”. […]
pensavo, nella mia ingenuità che Beppe Grillo volesse riferirsi agli oltre 1.500 miliardi di debito pubblico accumulati negli anni dai diversi governi moderati del nostro sventato paese. [… oggi 2.300 miliardi, 800 miliardi di debito in più in meno di dodici anni].
macché: la causa dei mali economici italiani sta, secondo il comico, negli… zingari!
“Un paese non può scaricare sui suoi cittadini i problemi causati da decine di migliaia di rom della Romania che arrivano in Italia».
così, nel momento in cui l’Unione Europea ha aperto una indagine sull’Italia per le discriminazioni a cui sono sottoposti gli zingari e per la mancanza di una seria politica della integrazione, anche dei 150.000 zingari che sono nati qui e non vengono dalla Romania, Beppe Grullo protesta perché l’integrazione italiana degli zingari, cioè quelle lussuose baraccopoli ghiaiose in cui gli zingari bivaccano, costerebbero troppo.
È un vulcano, una bomba a tempo.
Va disinnescata. […]
Un governo che non garantisce la sicurezza dei suoi cittadini a cosa serve, cosa governa?
Chi paga per questa insicurezza sono i più deboli, gli anziani, chi vive nelle periferie, nelle case popolari.
Una volta i confini della Patria erano sacri, i politici li hanno sconsacrati».
le idee di Grullo non sono diverse da quelle di Ronchey […]: per impedire agli italiani di diventare razzisti, poverini, bisogna togliergli gli zingari di torno. […]
ma Beppe Grullo ci aggiunge qualcosa di tutto suo: il populismo ipocrita e voltastomaco, per cui gli zingari danneggerebbero soprattutto “la povera gente” e la riscoperta dei sacri confini della patria.
chi ha studiato il nazismo sa che questa è la ripetizione letterale degli argomenti della propaganda nazista contro gli ebrei.
– nel frattempo IN UN TRIBUNALE ITALIANO dei facinorosi gridano a un povero disgraziato che ha tirato sotto quattro ragazzi, ubriaco come loro il sabato sera, e che è stato duramente condannato dal Tribunale stesso, come meritava (e come meriterebbero anche coloro a cui capita la stessa cosa senza essere zingari):
«Prima o poi ti ammazziamo…», «Vi bruciamo tutti», «Bastardo, non la farai franca».
i giornali riportano asettici l’agghiacciante cronaca di una istigazione ad un progrom razzista che si svolge NELLE AULE DI UN TRIBUNALE:
sono reati precisi, previsti dal Codice Penale.
vi risulta che qualcuno sia stato arrestato, fermato, identificato, denunciato per razzismo?
macché.
essere contro gli zingari mica è razzismo, al massimo è zingarismo!
avanti, Italia, prosegui verso l’abisso: troverai sempre un Beppe Grullo zingarista e non razzista, a guidarti nella difesa dei sacri confini della patria.
. . .
(si poteva pensare – io almeno l’ho creduto per un certo periodo, che il Movimento 5Stelle fosse diverso, visto che l’unica volta che venne consultato sul razzismo si espresse contro: ma questo al capo non piaceva, e la cosa non ebbe seguito alcuno).
nel frattempo il Movimento si è per larga parte adeguato ai voleri del capo e oggi si distingue dalla Lega soltanto dove la Lega ha più ragione di loro.
L’ha ribloggato su Raimondo Bollettae ha commentato:
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