piccolo ripasso di strategia (sempre per coglioni) – 395

“Chi è prudente e aspetta con pazienza chi non lo è, sarà vittorioso”
Sunzi, L’arte della guerraSūnzǐ Bīngfǎ, 孫子兵法 – sesto secolo a.C.

. . .

chi l’ha detto che è segno di coerenza accettare lo scontro col nemico quando lo decide lui?

chi l’ha detto che è vile decidere in proprio quando è il momento migliore di combattere?

. . .

ma, soprattutto, se pensi che esercitando il potere, rafforzerai il nemico, allora pensi di non essere capace né di governare né di vincere e che il nemico è migliore di te.

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altre citazioni di Sunzi, che cadono molto a proposito:

In ogni conflitto le manovre regolari portano allo scontro, e quelle imprevedibili alla vittoria.

Combatti con metodi ortodossi, vinci con metodi straordinari.

Il più grande condottiero è colui che vince senza combattere.

Se sei inattivo mostra movimento, se sei attivo mostrati immobile.

Conosci il nemico, conosci te stesso, mai sarà in dubbio il risultato di 100 battaglie.

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i coglioni non sono da una parte sola: destra, sinistra; sinistra, destra.

è una vera fortuna, pensateci bene: se i coglioni fossero solo a sinistra – come diceva Berlusconi -, la sinistra vincerebbe sempre il confronto democratico; e se fossero solo a destra, sarebbe questa ad avere assicurata la vittoria sempre.

per fortuna basta guardarsi attorno, per vedere che ce n’è dappertutto: Calenda, Di Battista, Meloni, Annunziata…

e poi ci sono anche i coglioni autolesionisti 🙂

a

 


2 risposte a "piccolo ripasso di strategia (sempre per coglioni) – 395"

  1. Annunziata chi?

    P.S.: “chi l’ha detto che è segno di coerenza accettare lo scontro col nemico quando lo decide lui?”
    Nessuno. Anzi, Napoleone ha vinto molte sue battaglie decidendo quanto attaccare.

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    1. ce l’ho in particolare con Lucia Annunziata perché viene dal Manifesto, come me, ed oggi fa la spadaccina all’Huffingon Post.

      anche l’Anabasi di Senofonte, che ho appena finito di leggere (come saprai dal prossimo post) mette bene in chiaro che il primo segreto dell’arte militare è decidere quando attaccare e quando invece lasciare che il nemico si scorni aspettando un attacco che non verrà e che magari gli farebbe anche molto comodo.

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