il primo fiasco militare di Trump/generale Custer – 56

nessuna attenzione ha dedicato la nostra stampa online al cambiamento fondamentale delle regole per gli attacchi ad al-Qaida realizzato da Trump.

in un paese come l’Italia, oramai ampiamente razzista, dove i cittadini valgono meno che niente e l’omicidio del vicino di casa puo` essere impunemente rivendicato sui social media e alla fine realizzato, che cosa volete che interessi?

Trump vuole che d’ora in poi gli attacchi ai membri di Al-Qaida coinvolgano anche le loro famiglie, mogli e figli.

lo ha gia` ripetuto in varie occasioni:

“Se questi terroristi ti cadono nelle mani, tu devi liquidare le loro famiglie”.

“Dobbiamo spedire all’inferno con le nostre bombe i terroristi e le loro famiglie”.

con Obama la dottrina militare non era cosi` disgustosa, anche se poi succedeva; e in questo caso ci si giustificava con l’errore.

insomma, eccoci di fronte alla alternativa bloccata che anche le elezioni americane hanno proposto: fra una barbarie dichiarata e una barbarie ipocritamente ammantata di politically correct.

criminale di guerra, passibile di processo internazionale?

in teoria, e qualcuno in America lo dice.

. . .

diciamo pero` pure una cosa sgradevole a prima vista:

Trump e` un presidente di destra quasi fascistoide che ha un punto nettissimo a proprio favore:

fa effettivamente, in apparenza, quello che ha promesso agli elettori.

capite che disastro per i politicanti di sinistra che regolarmente da anni in tutto il mondo si fanno eleggere sulla base di promesse che non mantengono mai.

pensate ad Obama che in otto anni OTTO di ripetute promesse non ha chiuso Guantanamo.

ora arriva Trump, che si fa eleggere promettendo guerra senza quartiere ai nazi-islamisti, e guerra sia!

. . .

uccidere anche i bambini?

disgustoso, barbaro, contrario ai valori minimi della civilta`?

ma e` quello che la minoranza degli elettori che lo ha eletto vuole esattamente da lui.

e lo ha, finalmente!

non importa niente ai cow-boy che lo hanno eletto se i bambini sono per definzione innocenti e nel mondo civile vanno risparmiati.

che cosa volete che importi ad uno stato che e` nato massacrando gli indiani?

e incendiando i loro villaggi…

il fatto e` che oggi attorno agli yankee assassini non c’e` piu` il mondo sdegnato dei loro crimini degli anni Sessanta.

ma un volgo scomposto di tossicodipendenti dei media che applaude in larga parte.

. . .

il problema vero, semmai, e` che Trump assomiglia pericolosamente a un generale Custer.

e` lo Spiegel che ci racconta come e` andata (male) la prima sortita di Trump come capo militare supremo.

la notte scorsa tra sabato e domenica era una notte buia (e tempestosa?), come nella migliore tradizione dei Peanuts.

luna nuova e l’oscurita` sulle montagne dello Yemen hanno offerto la copertura per una nave dei marines per un rischioso attacco ad una base di Al-Qaida.

attacco andato male: vittime civili e bambini, ma questo nell’America di Trump non e` un problema.

ma anche un soldato americano delle truppe scelte.

normali incidenti che capitano in guerra?

non pare: la colpa e` invece personale e diretta di Trump.

. . .

la preparazione della missione era iniziata gia` con Obama, ma non si era potuta concludere sotto di lui perche` si aspettava la luna nuova.

Trump ha dato il via libera alla missione dopo una cena alla quale erano presenti il vice-presidente Vence (segnatevi questo nome…), il ministro della difesa, il consigliere per la sicurezza nazionale, il suo stratega capo e… suo genero!

Trump il decisionista ha deciso in fretta.

non ha badato al fatto che la preparazione non era conclusa:

non c’erano informazioni sufficienti ne` sufficiente appoggio a terra,

ma Trump voleva qualcosa da sbandierare subito ai media.

. . .

e` andata male.

quando le truppe americane sono sbarcate a 8 km dall’obiettivo, al-Qaida era gia` pronta ad attenderli.

eppure gli americani, che avevano ascoltato le loro conversazioni intercettandole, sapevano gia` che il loro obiettivo era in allerta.

il campo oggetto dell’attacco era stato minato.

ecco dunque che il commando ha dovuto chiedere un appoggio aereo,

ma uno dei due aerei ha avuto un incidente al decollo,

e ha dovuto essere bombardato e distrutto dagli americani stessi, per evitare che cadesse nelle mani dei guerriglieri islamisti.

70 milioni di dollari in fumo.

. . .

insomma, una catastrofe.

non soltanto per la vittima americana.

ma anche perche` tre collaboratori dell’esercito americano di alto grado si sono lamentati col New York Times del clima dilettantesco e assolutamente poco professionale col quale Trump ha gestito la vicenda.

notate bene: anche se sono rimasti ovviamente anonimi, e` la prima volta che questo succede.

l’esercito mormora che Trump non e` in grado di fare il comandante in capo.

ma per questo Trump e` costretto a spararle e a farle sempre piu` grosse.

ogni volta che fa lo rafforza e rende sempre piu` difficile la sua rimozione per  vie legali.

. . .

in questo momento sembra che Trump abbia il 45% degli americani dalla sua parte, ma soltanto un 41% di contrari.

e` l’effetto presidenza:

fino a un certo punto e` il consenso che porta al potere.

ma molto di piu` e` il potere che porta con se` il consenso.

. . .

il 45% e` un’ottima percentuale: Hitler costrui` la sua dittatura a partire dal 42%; la stessa percentuale che basto` a Berlusconi per il suo semi-regime

ma che non e` bastata a Renzi, per mancanza di qualita` personali sufficienti.

l’inerzia di chi non si schiera rafforza l’entusiasmo di chi lo appoggia.

su questo piano Trump ha i suoi primi successi di immagine.

ma non e` detto che questo basti.

. . .

anche il generale Custer aveva il ciuffo ed i capelli rossi.

il futuro resta tutto da scoprire, ovviamente.

generale-custer-busti-in


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