la danza macabra col coronavirus – 98

Marida Lombardo Pijola Giornalista e scrittrice, la definisce l’Huffington Post: peccato che per me i due termini sono incompatibili fra loro.

la testata ospita oggi un suo articolo, ma preferirei chiamarlo pistolotto, anche se si traveste da post di un blog; il suo titolo è:
Ragazzi, restate a casa. Oltre a proteggervi e a proteggerci, potrete godere di un irripetibile tempo per pensare.

ovviamente il pezzo non è scritto per i ragazzi, nessuno dei quali si sognerebbe di leggerlo, dopo un titolo simile, ma per quelli che vogliono leggere delle cose che pensano rivolte a loro, e che chiaramente non sono più dei ragazzi.

Gli anziani, ragazzi, gli anziani, fate mente locale, gli anziani non sono entità astratte, categorie sociali e generazionali aliene, chissà cosa. Gli anziani sono tipo quella signora dalla chioma candida col cagnolino biondo che fino a ieri incontravate ai giardinetti, e vi diceva sempre quanto sei cresciuto, mamma come sta, salutala, e invece, da qualche giorno, non si vede più. Gli anziani sono tipo la vicina del piano di sopra che vi accudiva quando eravate piccoli se mamma usciva, e ora da qualche giorno non scende più a casa vostra per prendere il caffè. Gli anziani sono tipo i vostri nonni. Sono tipo i vostri genitori – i figli oggi si fanno oltre i trentacinque, i quaranta, se si fanno, prima no.

insomma, è stabilito: il coronavirus riguarda gli anziani soltanto; qui sotto, nel penultimo post prima di questo, ci sono le statistiche elaborate dal nuovo coautore di questo blog, che tracciano lo scenario finale prevedibile di un paese incapace di difendersi dal contagio, ma a questo punto forse deciso a non farlo neppure.

tanto, se il virus colpisce gli anziani e ci libera di loro (ma dovrei dire: e vi libera di noi), non è forse una benedizione?

diciamo pane al pane e vino al vino: abbiamo a due passi la soluzione finale del sistema pensionistico, quella che riuscirà a rilanciare perfino quota cento, che non fa più paura se poi il beneficiato muore molto prima; e non vogliamo festeggiare?

. . .

la giornalista scrittrice prosegue:
Pensateci, agli anziani, mentre deridete chi si preoccupa, chi vi informa dei rischi che stiamo correndo, chi vi raccomanda attenti, bisogna cambiare abitudini, bisogna proteggersi, niente è come prima, e voi ma che palle, e quanto siete ansiosi, rompipalle, esagerati. Pensateci, agli anziani, mentre sorteggiare aperitivi, vi accalcate e vi abbracciate nelle piazze nei bar nelle discoteche, vi appartate per baciarvi sulla bocca, viva gli innamorati, via l’amore, viva voi. Però per favore pensate anche agli anziani, mentre continuate a vivere la vostra splendida adolescenza come vi fosse capitata a sorpresa una vacanza, ma guarda che figata, usciamo, niente scuola e chi lo sa per quanto, come fosse estate, come fosse Natale. Pensateci, agli anziani, mentre dalle zone rosse assaltate i treni per raggiungere i vostri cari al Centro e al Sud. Mentre continuate a vivere la vostra giovinezza come se tutto questo fosse solo un’avventura surreale. Roba lunare, roba da cinema. Roba da “Virus letale”, che film da paura. Roba da peste di Camus, se leggere vi piace. Roba da peste del Manzoni, se siete stati attenti nell’ora di lettere, se avete studiato almeno un po’. […]
Ora per carità il coronavirus non è la peste, per fortuna, di rado è mortale, quasi mai per voi, e di questo non ringrazieremo mai abbastanza il Cielo. Il virus è mortale “solo” per gli anziani. […]

l’autrice è nata nel 1956, quindi – mi spiace dire l’età di una signora – va per i 65 anni: non dico proprio che sia anziana, ma piuttosto matura, sì.

ma se questo era un discorso pro domo sua, non faceva prima a dirlo?

io poi sono decisamente più anziano di lei e non sono ansioso di morire, ma neppure mi spaventa più di tanto: non è nell’ordine naturale delle cose? mi spaventano di più le sofferenze della malattia che la calata del sipario della morte.

. . .

negli Stati Uniti il presidente Trump, negatore della crisi climatica, si gioca la presidenza negando anche la gravità del virus: ne uccide di più l’influenza, dice, e se possiamo sopportare qualche decina di migliaia di morti l’anno per le complicazioni normali di questa malattia, che sarà mai il coronavirus?

ci siamo abituati a convivere anche con l’HIV, aggiungo io; che sarà mai convivere con una mortalità globale del 2 o 3 per cento aggiuntiva, anziché dell’1 per mille, come nel caso dell’influenza? che sarà mai un numero di morti 20 o 30 volte più alto?

. . .

la matematica e il buon senso non sono il punto forte di questo presidente, ma la domanda resta questa: ci è o ci fa?

forse qualcuno sta cominciando a marciarci su?

forse chi minimizza lo fa perché pensa di trarre vantaggio dal virus, in qualche modo?

forse il coronavirus ci aiuterà a ridurre la durata media della vita che è già oggi un bel problema?

ma faccio anche per Trump la domanda che ho fatto per la giornalista travestita da blogger: non è anziano anche lui? non ha 73 anni?

pensa forse di ingannare il virus?

. . .

in questa rassegna delle migliori manifestazioni della stupidità umana a proposito del coronavirus, purtroppo breve e non all’altezza della ricchezza degli spunti che la realtà ci offre, un posticino d’onore finale lo devo dedicare anche a Nicola Zingaretti, da poco scopertosi positivo, ma senza sintomi, buon per lui.

era il 27 febbraio, qualcuno se lo ricorda? ecco, come probabilmente Zingaretti è andato a beccarsi il virus, l’idiota.

Coronavirus, Zingaretti aperitivo pubblico a Milano: “Niente panico, isolare i focolai”. Il segretario dem alla manifestazione organizzata dal partito con i giovani nella zona dei Navigli.
Nicola Zingaretti sfida il panico che si è diffuso a causa del coronavirus e questa sera aderisce all’iniziativa #Milanononsiferma promossa dal Partito Democratico Metropolitano milanese. Alle 19 il segretario dem parteciperà ad un aperitivo con i giovani presso il Pinch Ripa di Porta Ticinese 63 e alle 20.30 sarà a Bollate per una cena in pizzeria.

“Bisogna isolare i focolai ma non bisogna distruggere la vita o diffondere il panico. Quindi bisogna dare dei segnali di ripresa e rilancio, la cosa più importante è riaccendere l’economia del Paese con misure straordinarie, ma la prima è ricreare fiducia, speranza e collaborazione, ricostruendo le condizioni per riaccendere il motore dell’economia”. Così Nicola Zingaretti, a Milano per un aperitivo con i giovani Dem sui Navigli, dove i locali hanno riaperto di sera dopo la chiusura per l’emergenza coronavirus. “Mi sembrava giusto, un bel gesto, raccogliere l’invito del sindaco Sala e del Pd di Milano. Un segnale molto chiaro di vicinanza e sostegno innanzitutto al Nord e a Milano che sta vivendo una fase molto difficile. Bisogna sconfiggere il virus seguendo la scienza”, ha aggiunto Zingaretti.

mentre riaccendeva l’economia a suon di spritz e di aperitivi, festeggiando con i giovani del suo partito, il segretario dem s’è beccato il virus, o meglio il virus ha beccato lui.

splendido! e dimettersi, dopo una simile manifestazione di incoscienza, niente, vero?

. . .

questo virus non è intelligente, perché nessun virus riesce ad esserlo, almeno nel senso umano del termine.

ma chi ha inventato le code ai treni per compilare l’autodichiarazione sui motivi per cui si viaggia, secondo voi lo è?

però il virus è la voce tetragona della realtà.

c’è chi lo festeggia con una danza macabra pensando sempre che non tocchi a lui.

ma il virus non ha memoria e non sa fare differenze.

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16 risposte a "la danza macabra col coronavirus – 98"

  1. Alla fine direi che siamo d’accordo, è la privatizzazione il problema. Come dimostra l’America, l’eccesso di privatizzazione produce un sistema sanitario costosissimo, magari anche con delle eccellenze nelle prestazioni sanitarie normali (riservate però solo ai ricchi che possono permettersi le assicurazioni migliori), ma assai inefficiente, e del tutto inadeguato nel fronteggiare le emergenze sanitarie di massa e nella prevenzione di massa.

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    1. P.S. Dimenticavo, Conte ha chiuso tutte le attività commerciali, tranne farmacie, alimentari e trasporti pubblici, che continueranno a funzionare.
      Speriamo che serva davvero a frenare l’epidemia, oggi siamo a 12mila contagi e quasi 827 morti (quasi tutti in Lombardia), una strage!

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  2. Caro Mauro siamo in emergenza reale e importante.
    Restano sempre gli scettici, gli increduli, gli Idioti gli anziani impauniti, quelli che sembrano più temerari, alcuni supericiali. Ci sono i ragazzi che non si soffermano ancora a pensare a niente, quelli di media età che vanno predicando e polemizzando ma quando c’è da rigar dritto non lo fanno. Altri lo fanno.
    Sempre pochi e mi ripeto. Troppa ignoranza ed individualismo il che significa ancora più contagi di quelli presumibili.
    Ci vogliono morti perché siamo anziani ? Mah…Io dubito visto che pariamo in parte i colpi dell’economia attuale nostrana sostenendo figli e nipoti. Infine
    non so cosa deciderà il Governo e non è il momento di destra di sinistra ne di centro.
    Io sto pensando che molto presto potrebbe anche avvenire uno stop totale

    Forse spero che pur essendo tutt’altro che onesti o aquile siano costretti a prendere questa decisionè,
    Con tutto il cuore vado riflettendo che la mia non sia solo una speranza…qq
    Preparati anche tu 🐞✌

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    1. ovviamente una delle prime vittime dello stop totale sarò io, se il 18 arrivo a Malpensa e trovo tutto bloccato; però spero che penseranno qualcosa per i casi come il mio.
      siccome mi ha appena scritto una mail Oman Air, che gestirà il mio volo, per chiedermi se voglio passare in business class, per ora sembrerebbe confermato…
      nessuna risposta, ovviamente, dall’Ambasciata italiana in Sri Lanka, alla mail che chiedeva chiarimenti.

      e questa è la mia situazione, al momento.

      sulle tue altre considerazioni, trovo importante e azzeccata questa: che i nonni e spesso anche i genitori anziani, in questa Italia senza grandi strutture pubbliche di sostegno al reddito (salvo il reddito di cittadinanza, precario e malfatto) sono l’unico sostegno si una parte importante di popolazione giovanile senza lavoro.

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  3. Chiudere significa anche che ogni persona che deve recarsi al lavoro o la fa con l’auto propria o sta a casa.
    Altrimenti non trovo il senso di questa chiusura.
    Questi tardivi decreti ta l’altro sono poco chiari e bizzarramente applicabili.
    Cioè di libera interpretazione.
    Perchè sin tanto che sono le persone che impanicate vanno a far spesa la notte, e potrebbe essere pure comprensibile ma che delle persone sostino in aeroporto all’arrivo e NON alla partenza a prendere solo ed unicamente la temperatura è semplicemente ridicolo.

    e qui mi taccio.

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  4. Stasera conferenza stampa di Conte (in cui ha annunciato l’estensione delle limitazioni, fino a ieri previste solo per le ex zone rosse, a tutta Italia), e subito dopo nelle grandi città code ai supermercati aperti h 24!

    Ormai è palese che questo governo non sa comunicare, è composto di individui completamente a digiuno anche della piú ovvia psicologia spicciola (altrimenti sabato non avrebbero reso pubblica la bozza del decreto prima ancora che venisse firmata), ha perso credibilità.

    Non avendo una visione chiara e prendendo giorno per giorno decisioni che si contraddicono tra loro, incutono incertezza e panico nella gente, danno l’impressione di stare su una nave alla deriva senza comandante e senza ufficiali!

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    1. il governo non è difendibile, concordo; a sinistra la confusione ha regnato sovrana; e a destra lo stesso.

      adesso fanno la voce grossa (e meno male), ma due settimane fa non accusavano il governo di fare dell’allarmismo?

      e Trump, che è il capo della destra mondiale?

      non lo dico per sminuire le responsabilità della sinistra, sia chiaro; niente trovo più odioso del mal comune mezzo gaudio.

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      1. Non è questione di destra o sinistra, ma di troppi uomini (e donne) inadeguati per il ruolo che ricoprono, ignoranti e senza capacità di leadership.
        Con il primo Governo Conte le cose sarebbero andate piú o meno allo stesso modo!

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        1. forse persino peggio; del resto il leader è lo stesso, e due governi su diverse linee politiche (a parole) presieduti dallo stesso primo ministro è una follia che si vede soltanto in Italia (però Andreotti ha fatto scuola…); ma la cosa dice da sola che la differenza non è di sostanza.
          quindi visto che l’ignorantissimo Conte avrebbe comunque diretto la situazione, andiamo a vedere Salvini che ha passato il tempo dello scoppio dell’epidemia continuando a parlare dei suoi guai giudiziari e che Berlusconi, fuggito a Montecarlo, ha fatto nel pieno dell’emergenza un comunicato politico di Forza Italia per dire che la Pascale non è la sua amante.

          poi, torno a dire, guardiamo Trump, che dice che il virus è un complotto dei democratici…

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          1. La piú razionale tra i leader occidentali mi pare la Merkel, che dice onestamente ai cittadini tedeschi che il virus non si puó fermare, probabilmente piú della metà della popolazione si infetterà, e si puó soltanto rallentare il contagio (in modo tale da posticipare il picco), e potenziare gli ospedali. Niente balle rassicuranti(e allo stesso tempo ansiogene), niente illusioni di poter fermate l’epidemia, niente comunicazioni contradditorie, solo visione pragmatica della realtà e preparazione ad affrontarla senza nascondere la testa sotto la sabbia!

            Presentare al popolo anche lo scenario peggiore (60-70% dei tedeschi contagiati), insieme a un progetto per affrontarlo e gestirlo ragionevolmente senza farsi travolgere dagli eventi, genera molto meno panico( non mi risulta che in Germania ci siano state persone che dopo il discorso della Merkel si sono riversate in massa nei supermercati a fare scorte di cibo e disinfettanti) che indorare la pillola senza sapere che pesci prendere, senza un progetto, con decreti improvvisati( e smentiti) giorno per giorno.

            Anche il provvedimento tedesco di permettere a chiunque abbia sintomi respiratori anche lievi di assentarsi dal lavoro per una settimana (anche senza visite e controlli medici, con una semplice telefonata), mi sembra tutto sommato piú razionale che consigliare alla gente di tapparsi in casa nel tempo libero, Ma continuare ugualmente ad andare a lavoro (in alcuni contesti lavorativi, nonostante il coronavirus, i superiori continuano a pretendere che i dipendenti vadano a lavoro anche con tosse e sintomi simil-influenzali. E chi si mette in malattia viene visto come uno scansafatiche!).

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            1. sono d’accordo a grandi linee, salvo una necessaria precisazione: la Merkel non ha fatto nessuna dichiarazione al popolo tedesco, parlerà venerdì; quella a cui i nostri media danno grande risonanza è una notizia della Bild Zeitung, di solito poco attendibile; e la Merkel viene attaccata pesantemente dalla destra tedesca per questo; però è anche l’unico leader occidentale con una formazione scientifica, pur se in campi diversi: faceva la fisica, prima di diventare la leader della CDU.

              la vera differenza è che la Germania ha 28.000 posti in rianimazione e l’Italia 5.000, con una popolazione che è i 3/4 di quella tedesca.

              il nostro tasso di mortalità, elevatissimo rispetto ad altri paesi, parla da solo; nessuno lo dice, ma negli ospedali si sta già praticando la selezione dei curabili, considerando che siamo al 95% dei posti occupati; e questo spiega la catastrofe in corso e l’impennata nel numero dei morti.

              naturalmente questa è la catastrofe della sanità lombarda, da tempo mangiatoia e luogo privilegiato di sporchi profitti, col dirottamento dei fondi pubblici alla sanità privata, che tuttora nessuno si sogna di coinvolgere obbligatoriamente nell’emergenza.

              che altro aggiungere? qui il centro-destra governa da decenni con percentuali di consenso schiaccianti, e dunque ai lombardi va bene così, anche perché non vi è nessuna informazione seria sulla faccenda.

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              1. Veramente qualcuno lo dice, alcuni medici del Niguarda hanno ammesso in interviste anonime che già si lasciano morire i pazienti piú anziani e compromessi, e anche Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, l’ha dichiarato in un tweet.
                Anche i dati della mortalità in Lombardia parlano da soli.

                Sicuramente in Italia pesano molto i tagli alla sanità, fatti da governi NON di destra populista. Governo Monti e Governo Letta sono stati appoggiati da PD +Pdl, con la Lega e 5stelle all’opposizione. Governo Renzi e governo Gentiloni solo PD, con tutto il centrodestra+ 5stelle all’opposizione.
                Questi sono i governi che hanno tagliato di piú la sanità negli ultimi 10 anni, onestamente per questo non si puó dare la colpa alla Lega di Salvini, e neanche ai 5stelle!

                Con un sistema sanitario pubblico piú attrezzato alle emergenze, avremmo potuto affrontare l’epidemia di coronavirus piú serenamente, senza panico e senza paralizzare quasi tutto.
                Spero che dopo questa epidemia i fanatici delle privatizzazioni stile Renzi vengano azzittiti per sempre con una sonora pernacchia!

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                1. sul primo punto: certo che qualcuno lo sta dicendo: medici in forma anonima, soprattutto; altrimenti io come farei a saperlo? ma la grande stampa lo sta negando, spudoratamente.

                  sul secondo punto, con tutto il rispetto, la tua mi sembra una versione molto faziosa; non sono in grado di quantificare i tagli specifici alla sanità che fece il governo Monti, in una situazione di emergenza drammatica, peraltro; tu sì, immagino, e sarà utile per me leggerli; vero, come dici, che questi tagli sono stati la costante della politica economica della destra e della sedicente sinistra, che ha fatto esattamente le stesse cose; né mi sembra – ma correggimi se sbaglio – che il bicolore giallo-verde avesse invertito la tendenza. ma i tagli erano cominciati ben prima con Berlusconi, assieme a quelli sulla scuola: leggo, aprendo a caso con google: Il Governo Berlusconi riduce di 30.000/50.000 i posti letto per gli ammalati acuti negli ospedali, dove già mancano i posti letto per lungodegenti.

                  però ti garantisco, dal punto di vista di cittadino che vive in Lombardia, che il cuore del problema sanitario di questa regione, che adesso sta espoldendo, sta nelle politiche della destra che la governa ininterrottamente da decenni; hai presente o no Formigoni che si sta facendo perfino anni di carcere per questo?

                  poi, naturalmente, non basta criticare i tagli, visto che questo son capaci di farlo tutti; si tratta di dire che cos’altro si doveva tagliare invece; e questa in Italia è una abitudine che si è persa del tutto, per cui siamo precipitati nel quadro della demagogia insensata.

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                  1. Ti linko un riepilogo dei tagli degli ultimi 10anni.

                    https://appelloalpopolo.it/?p=56535

                    Ovviamente i tagli alla sanità non sono iniziati negli ultimi 10 anni, sicuramente anche i governi Berlusconi hanno fatto tagli e privatizzazioni.
                    A livello regionale lombardo certamente la responsabilità delle privatizzazioni selvagge è del centro-destra anche leghista. Ma a livello nazionale anche la sinistra è andata piú o meno (con qualche eccezione locale) nella stessa identica direzione!
                    Voler incolpare soprattutto la Lega di Salvini mi sembra esagerato.

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                    1. per fortuna non mi hai dato affatto un riepilogo dei tagli degli ultimi anni, perché altrimenti saremmo alle solite: un ritaglio artificiale del campione da osservare, a dimostrazione di tesi precostituite, ma un quadro dei tagli degli ultimi vent’anni.

                      questo permette di mettere a fuoco alcuni passaggi, anche se su cifre globali molto rozze e non depurate dall’inflazione (sarebbe bello rifare il grafico introducendo questa correzione):
                      1) con i governi di Berlusconi dal 2001 al 2005, la spesa sanitaria nominale sale da 71,3 a 93,2 miliardi e viene stabilizzata su questo livello solo nell’ultimo anno, quindi viene ridotta in valore reale.
                      2) l’incremento riprende col secondo governo Prodi che tra il 2006 e il 2008 la porta da 93,2 miliardi a 101,6
                      3) nei successivi tre anni berlusconiani la spesa passa, fino al 2011, a 106,9 miliardi
                      3) nei due anni di Monti , dal 2011 al 2013 si ha una contrazione reale molto modesta e la spesa finale del 2013 è di 107 miliardi.
                      4) l’andamento successivo nei 5 anni di governi di centro-sinistra, a volere considerare tali i governi Renzi, vede la spesa nominale arrivare a 113,4
                      5) il governo giallo-verde non inverte questa politica che si può riassumere in una crescita nominale non al passo con l’inflazione.

                      una tabella con l’inflazione in Italia negli stessi anni si trova qui:
                      https://it.inflation.eu/tassi-di-inflazione/italia/inflazione-storica/cpi-inflazione-italia.aspx

                      non ho tempo di fare calcoli esatti, ma ad esempio, nei primi anni berlusconiani (2001-2005) si ha una crescita della spesa sanitaria del 31,2% e dell’inflazione del 13; cioè un aumento del 18% in termini reali.
                      ecc. ecc.

                      le considerazioni interessanti e condivisibili dell’articolo che citi alla fine portano alla domanda: come mai in questi anni la sanità pubblica ha subito tagli pesanti, mentre la spesa sanitaria certamente no, non nella stessa misura, anzi alla fine si deve parlare di una spesa stagnante più che di una spesa veramente tagliata?

                      la risposta è semplice: perché le risorse sono andate alla sanità privata (oltre che alle mangerie).

                      e, per sgombrare il campo da una tua obiezione, Salvini come persona non c’entra niente con questa politica; il suo è un partito relativamente nuovo (che non ha cambiato la tendenza): quando parlo di Lega al governo dal 1994 non sto parlando di Salvini: quella Lega era anzi in parte diversa politicamente (anche se rubava soldi pubblici alla stessa maniera).

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