coronavirus: Bill Gates, l’Event 201 e come (non) diventare complottisti – 33

non sono complottista, ma… il mio cervello è pur sempre umano…

non sono complottista, ma… sul coronavirus sento il bisogno di ringraziare Bill Gates – e so benissimo di essere uno stupido: il mio bisogno è soltanto animalesco e non va assolutamente preso sul serio: lo dico solo per prenderne le distanze, guardarmi mentre lo dico e disapprovarmi fermamente.

so benissimo che il complottismo è una stortura cognitiva, ma… anche il mio cervello è storto.

e condivido quasi del tutto le considerazioni anticomplottiste che potete leggere qui:
https://www.open.online/2020/01/26/bill-e-melinda-gates-vogliono-ridurre-la-popolazione-attraverso-il-nuovo-coronavirus/

. . .

però, che potenza di fuoco ha il complottismo, provate a guardare…

allora: passi che l’epidemia cinese del coronavirus sia nata proprio a Wuhan, dove nel 2017 è stato inaugurato un laboratorio d’avanguardia per lo studio del coronavirus.

passi che la prima spiegazione data della comparsa del virus è stata la storia del pipistrello morso da un serpente e poi finito in qualche zuppa di pipistrelli al mercato di Wuhan: zuppa prelibatissima in Cina…

passi che adesso si sa con certezza che il primo portatore umano della malattia, invece, non aveva niente a che fare col mercato di Wuhan, anche se deve esserci stato, ma non sappiamo come si era ammalato allora (ma il complottismo dice: non ci viene detto).

passi che adesso si smentisca ufficialmente che il virus venga da un laboratorio che lo studiava per fini militari (visto che si può fare anche guerra a qualcuno con le epidemie…), ma non viene smentito che possa venire comunque da un laboratorio che lo stava studiando a fin di bene, per arrivare ad un vaccino, naturalmente.

ed è qui che occorre ringraziare Bill Gates, che da anni prevede l’arrivo di qualche spaventosa epidemia globale e dice che dobbiamo prepararci con i vaccini, per proteggere noi tutti, naturalmente.

non solo, ma la sua fondazione ha direttamente partecipato ad una simulazione teorica nel mese di novembre degli effetti di una epidemia di coronavirus partita dalla Cina: 65 milioni di morti (in fondo una bazzeccola o quasi su 8 miliardi di esseri umani).

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gli apparati di intelligenza artificiale al suo servizio devono essere davvero straordinari, perché a novembre  il Johns Hopkins Center for Health Security, strettamente collegato al National Institutes of Health(L’Istituto Nazionale della Sanità Usa), ha simulato lo scenario derivante da una pandemia da coronavirus – che naturalmente si sviluppava a partire dalla Cina –. Partner di questa simulazione, chiamata Event 201, la Bill & Melinda Gates Foundation e il Word Economic Forum.

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-coronavirus_epidemia_prevista_con_puntualit_sconcertante/16658_32771/

ed ecco il comunicato ufficiale col quale il Johns Hopkins Center smentisce (?) di avere a che fare con l’epidemia in corso:
Nell’ottobre 2019, il Johns Hopkins Center for Health Security ha ospitato un’esercitazione simulata contro la pandemia chiamata Event 201, in partnership con il il World Economic Forum e la Bill & Melinda Gates Foundation.
Di recente, il Center for Health Security ha ricevuto domande sul fatto che quell’esercitazione sulla pandemia abbia predetto l’attuale nuovo focolaio di coronavirus in Cina.
Per essere chiari, il Centro per la sicurezza sanitaria e i partner non hanno fatto previsioni durante la nostra esercitazione simulata.
Per lo scenario, abbiamo modellato una pandemia immaginaria di coronavirus, ma abbiamo dichiarato esplicitamente che non era una previsione.
Invece, l’esercitazione è servita a evidenziare le sfide di preparazione e risposta che potrebbero sorgere in una pandemia molto grave.
Non prevediamo ora che l’epidemia nCoV-2019
– quella in corso ucciderà 65 milioni di persone – questo era il risultato di quella simulazione.
Sebbene il nostro esercizio da tavolo includesse un finto coronavirus, gli input che abbiamo usato per modellare il potenziale impatto di quel virus immaginario non sono simili a nCoV-2019.

quindi, in soldoni, questo vuol dire che ne potrebbero prevedere anche di più?

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bene, e questa sia la risposta che tappa la bocca ad ogni complottista.

però manca nel comunicato proprio l’essenziale, cioè come mai si sono preoccupati di prevedere una epidemia proprio di coronavirus e proprio in Cina, ma questo non dimostra altro che la potentissima capacità di previsione che hanno sviluppato.

anche la coincidenza dell’inizio dell’epidemia col forum di Davos dove i potenti della Terra hanno discusso a porte chiuse certamente anche su come fermare la bomba demografica è soltanto una suggestione del nostro cervello distorto.

siccome non siamo capaci di concepire un mondo dell’eterno presente e senza tempo, non riusciamo a cogliere che anche il futuro influenza il passato, e ci accontentiamo di vedere un solo di tipo di relazione, quella dal passato al futuro.

ascoltate me e mettete da parte ogni complottismo: se Bill Gates sembra prevedere da anni l’epidemia del coronavirus in Cina e ciononostante non ha ancora preparato il vaccino adatto avrà i suoi buoni motivi nel futuro.

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non avete capito proprio niente, se poi pensate anche, in un delirio di complottismo, è proprio una mentalità come la sua e l’impulso dato alla ricerca di un vaccino che hanno generato il mostro della pandemia planetaria, che ora si combina con l’effetto serra e con l’esplosione del debito per porre fine  ad una civiltà umana semplicemente assurda.

il complottismo vi acceca: la pandemia non viene dal passato, viene dal futuro.

– ma non chiedetemi che cosa voglio dire esattamente…, più di così non ci arrivo.

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personalmente ritengo Bill Gates non un benefattore dell’umanità (vedi quanto sono ingrato…), ma un pericoloso esaltato in preda a delirio di onnipotenza e uno dei massimi pericoli per l’umanità, non solo per come sta gestendo la rivoluzione informatica, ma quasi ancora di più per come impiega a fini che lui considera benefici le ricchezze mostruose che questa gli sta apportando (metto in fondo i link ai miei post anti-Gates).

qui devo citare me stesso da un post di tre anni fa (trovate il link in fondo anche di questo):
nei giorni scorsi a Monaco si e` svolta la 53esima conferenza sulla sicurezza nel mondo. […]  ha relazionato anche Bill Gates, […] ha detto che la comunita’ internazionale deve prepararsi per affrontare una pandemia su scala mondiale, cosi’ come nel secolo scorso si preparo` ad una possibile guerra nucleare.
ha citato l’epidemia di spagnola di un secolo fa esatto, quella recente dell’Ebola o il rischio di un virus diffuso a fini di terrorismo; e ha detto che e’ assai probabile che ci troveremo a dover affrontare una epidemia nei prossimi 10 o 15 anni.
ha definito ‘probabile’ una catastrofe sanitaria a livello planetario; chiede di investire in tecnologie capaci di creare vaccini nel giro di poco tempo.

download (1)

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ed ecco i link alla mia campagna contro Bill Gates e la sua visione tecno-feudale del mondo:

https://corpus15.wordpress.com/2019/08/20/bill-gates-musk-fermateli-anzi-arrestateli-375/

https://corpus15.wordpress.com/2019/04/29/la-melinda-gates-e-il-copyright-della-patata-201/

https://corpus15.wordpress.com/2019/03/05/carne-mon-amour-ma-non-di-bill-gates-110/

https://corpus15.wordpress.com/2017/02/20/bill-gates-zuckerberg-trump-i-feudo-tecnocrati-e-il-futuro-dellumanita-88/


24 risposte a "coronavirus: Bill Gates, l’Event 201 e come (non) diventare complottisti – 33"

  1. @ fla 29 gennaio 2020 alle 19:50:
    inizialmente presentavano il virus come trasmissibile a distanza molto ravvicinata.
    Se così fosse non vai a delimitare 3 zone negli ospedali prima di entrare dai pazienti.
    I compartimenti ti servono solo se si trasmette molto facilmente.
    Ti vesti, ti disinfetti, entri nel reparto e poi percorso inverso.

    concordo.
    comunque le immagini mi ricordano irresistitibilmente i tre giorni trascorsi in isolamento nell’ospedale di Stoccarda dodici anni fa, quando avevo la setticemia fulminante, e i medici e le infermiere entravano nella mia stanza bardati alla stessa maniera, nelle tute di plastica, ahaha.

    ah, ora ho capito il commento precedente: volevi scrivere: come mai avevano almeno 3 o 4 porte TRA loro e i pazienti

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  2. La filantropia di Bill Gates è probabilmente uno dei motivi principali per odiarlo. Ma non credo stia lavorando per ammazzare della gente: ha bisogno di consumatori.

    Ciò detto, penso che sia facile prevedere un’epidemia da coronavirus: è un virus ad alta contagiosità, e facilmente mutageno.

    Per quanto riguarda la Cina… ha da sola oltre un miliardo di abitanti. È statistica che, se un’epidemia inizia in qualche luogo, debba iniziare da lì.

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    1. neppure io credo che Bill Gates lavori consapevolmente per un qualche genocidio di massa, ma la sua arroganza semplificatrice nell’affrontare il problema sanitario (che peraltro gli permette enormi ulteriori profitti) è a mio parere la premessa di catastrofi non programmate: se riduci la salute da condizione di un felice rapporto con l’ambiente naturale in cui vivi, a lotta quasi militarizzata contro il medesimo attraverso la tecnica, poni le premesse di malattie iatrogene, che nascono cioè proprio dai metodi sbagliati per combatterle.

      sulla Cina i conti non tornano bene: se i virus fossero di origine meramente naturale, non dovrebbe esserci terreno di cultura migliore dell’India, che ha una popolazione paragonabile (anzi a breve supererà anche la Cina) in un territorio che è un terzo e in condizioni economiche ed igieniche largamente peggiori: come mai allora le epidemie non nascono lì, ma nascono proprio, guarda caso, appena fuori dal laboratorio dove si stanno facendo indagini finanziate da Bill Gates sul coronavirus?

      questi sono semplici dubbi, sia chiaro; non faccio l’errore di trasformare una domanda in una certezza senza prove; però la domanda non mi pare irragionevole e la coincidenza è troppo perfetta per non lasciare aperta l’ipotesi di una contaminazione casuale ad opera di qualcosa sfuggito dall’antro di Frankestein.

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        1. ha bisogno di prove per diventare un’affermazione oppure per essere smentita; quindi per ora resta un’ipotesi da verificare.

          però ripeto anche a te quel che ho appena detto anche ad andrea c.: l’idea che – in pochissimo tempo dopo la scoperta dell’epidemia – già i ricercatori avevano stabilito con certezza che era nata da un serpente che si era mangiato un pipistrello ed era stato a sua volta mangiato da un cinese, perché aveva un DNA misto tra i due, formatosi naturalmente, non me la bevo a cuor leggero.

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            1. certo, i virus hanno il vantaggio di non essere neppure esseri viventi.

              avrei comunque accettato più volentieri che avessero detto che il nuovo virus era nato per caso e che non sapevano bene come.

              mi piacerebbe sapere qualcosa di più sul paziente zero, se possibile, dopo che è stato smentito che il virus venisse dal mercato, cioè la prima versione – ma non ce ne è stata una seconda.

              in ogni caso sappiamo invece che la prima vittima è stato un medico. 😦

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      1. In India hanno tradizioni alimentari diverse, e quindi pur non essendoci mai stato, presumo che nei mercati di megalopoli come Mumbai, Dehli, o Calcutta, NON si vendano animali come pipistrelli, serpenti, tartarughe, ratti, e tanti altri animali selvatici, spesso catturati in natura e rivenduti vivi (in estremo oriente hanno una particolare predilizione, direi quasi ossessione, per il cibo vivo) o comunque macellati “fai da te” senza attenersi ad alcuna norma igienico-sanitaria.
        Forse alcuni animali selvatici particolarmente rischiosi dal punto di vista sanitario vengono mangiati anche in India, ma credo solo in contesti rurali remoti, e che non sia permesso venderli nelle città. Correggimi se sbaglio!

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        1. osservazione acuta.
          in effetti sono stato ad un mercato di Shanghai, che aveva appunto le caratteristiche che dici tu; diciamo anche che per l’occasione mi sono anche mangiato un paio di stuzzichini di serpente arrosto… 😉 o meglio, erano bisce d’acqua, che nuotavano vive in una vasca.

          in effetti non ho mai visto mercati simili in India, con vendita di animali vivi – forse anche per la cultura religiosa diversa-, ma non ho mai montato in video le immagini degli incredibili mercati di Kolkata, dalle condizioni igieniche allucinanti, ma ne ho pubblicate alcune qui:
          https://corpus0blog.wordpress.com/2019/08/02/oh-calcutta-bortolindie-39-xiv-14-31-luglio-2009-744/
          e qui:
          https://corpus0blog.wordpress.com/2019/08/04/la-casa-di-tagore-bortolindie-42-xiv-17-2-agosto-2009-748/

          però oserei dire che quello che in Cina ho visto racchiuso in qualche angolo appartato della città, a Delhi o Kolkata ERA LA CITTA’ storica.
          https://corpus0blog.wordpress.com/2019/10/17/the-life-of-old-delhi-20-july-2009-youtube-40-28-ottobre-2009-999/

          io però l’idea che in pochissimo tempo dopo la scoperta dell’epidemia – già i ricercatori avevano stabilito con certezza che era nata da un serpente che si era mangiato un pipistrello ed era stato a sua volta mangiato da un cinese, perché aveva un DNA misto tra i due, formatosi naturalmente, non me la bevo a cuor leggero.

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          1. Sull’origine esatta di questo nuovo coronavirus non ci sono ancora certezze, ma credo che il fatto di catturare, trasportare, vendere e mangiare animali selvatici (anche animali noti per l’alto rischio virale, come roditori e pipistrelli), senza alcuna precauzione sanitaria, aumenti di molto il rischio di epidemie virali. Anche la SARS di 2003 è stata trasmessa dai pipistrelli!
            Mentre le ancor piú scarse condizioni igieniche dei mercati indiani (e della popolazione indiana in genere) sicuramente rappresentano un rischio molto elevato di infezioni batteriche (che magari nel loro complesso fanno anche molte piú vittime del coronavirus, ma a differenza dei virus a trasmissione aerea non si diffondono rapidamente nella popolazione, ma restano un problema sanitario confinato localmente).

            Interessanti le tue foto scattate nei mercati indiani!

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            1. considerazioni molto giuste, ma – non so perché – non le trovo completamente convincenti, anche se sono indubbiamente fondate. sto cercando lumi ragionando, e lo farò in un nuovo post.

              il paradosso attorno al quale mi sto arrovellando questo: che le malattie batteriche sono tipiche di società meno tecnologiche, e invece le malattie virali sono quelle tipiche della nostra civiltà tecnologica: come se si fosse una specie di selezione naturale delle malattie…

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  3. Intanto in giro c’è già una bella epidemia di bufale, ma il vaccino per quelle non c’è…
    tutto può essere, naturalmente, anche che i cinesi si siano portati avanti facendo una enorme esercitazione anti- contagio: avrei voluto vedere da noi isolare le città così…
    ad ogni modo non mi pare che siamo molto preoccupati, finora: di mascherine in giro non ne vedo, e si che di luoghi affollati ne frequento…
    di Bill Gates e della sua “filantropia” penso tutto il male possibile, ha un potere troppo grande, non solo lui ma tutti questi straricchi, con una concentrazione di ricchezza spudorata…

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    1. faccio un grosso sforzo per tenermi lontano dalle bufale, quelle almeno conclamate, ma sta diventando sempre più difficile>: perché non è affatto vero che sono soltanto alcuni siti internet malfamati che le diffondono: il primato spetta indubbiamente ai media autorevoli e seri.
      ovviamente al momento qui non si preoccupa nessuno, sarebbe follia e isterismo puro; però dai tempo al tempo, forse non ne servirà neppure molto, prima che la massa si renda conto che può anche non restare un problema dei musi gialli.

      quanto ai nuovi faraoni tecnologici e filantropi, la loro costitutiva alleanza con la nuova destra fascistoide è oramai conclamata e se per Trump quattro anni fa fecero propaganda di nascosto, oggi la fanno a viso aperto.

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        1. lo stesso software con cui Bill ha fatto la sua simulazione. Gentile concessione sua al governo cinese aha.
          Immagino il comune. Qualcuno deve portare il cibo a chi è rimasto bloccato in casa, giusto? Probabilmente metà non risponde. O sono spaventati o sono scappati.

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                1. in effetti… l’ironia risparmia tanti problemi. Penso invece sia geniale a Wuhan l’idea di urlare fuori dalla finestra per farsi coraggio. Così almeno il virus lo si condivide con gli altri.
                  Il caso tedesco sembra indicare una estrema facilità di diffusione per via aerea. Infatti mi chiedevo come mai avevano almeno 3 o 4 porte la loro e i pazienti in un video su youtube.
                  Il loro presidente chiama il virus “demone” ma forse quelli siamo noi.

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                    1. inizialmente presentavano il virus come trasmissibile a distanza molto ravvicinata. Se così fosse non vai a delimitare 3 zone negli ospedali prima di entrare dai pazienti. I compartimenti ti servono solo se si trasmette molto facilmente. Ti vesti, ti disinfetti, entri nel reparto e poi percorso inverso.

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  4. Non ho finito di leggere il post (riprendo in alro momento).
    appena saputo del virus ho pensato alla vendita di vaccini, così d’acchito. Senza nessun ragionamento: nessuno

    Sono arrivata al primo link e sono andata a leggere, ho letto tutto… e guarda non mi sono meravigliata. Saranno congetture ma non sono secondo me molto lontane dalla realtà.

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    1. non ti so dire, sinceramente; ho l’impressione che la realtà stia diventando troppo complicata per riuscire a capirla; comunque credo sempre nell’utilità del dubbio critico; non abbiamo bisogno di certezze, ma piuttosto di incertezze, pare. e queste non ci mancano. 😦

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